Al signor Presidente della Repubblica
Sergio Mattarella
c/o Palazzo del Quirinale
00187 – Roma
Egregio Signor Presidente,
nel complimentarci con Lei per l’elezione a Capo dello Stato,
desideriamo innanzitutto porgerLe i nostri più sinceri e calorosi auguri
di buon lavoro.
Ascoltando il suo primo discorso a Camere riunite, abbiamo
particolarmente apprezzato l’attenzione che ha voluto riservare al
diritto allo studio e al futuro dei nostri studenti: “garantire la
Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri
ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro
diritto al futuro”.
Chi le scrive rappresenta il Coordinamento nazionale a sostegno della
Legge di Iniziativa Popolare “Per una buona scuola per la Repubblica”,
un insieme che raccoglie attorno a sé decine di migliaia di cittadine e
cittadini, insegnanti, studenti, genitori, tecnici di laboratorio,
collaboratori scolastici, personale amministrativo, studiosi ed esperti,
da sempre fermamente impegnati nella promozione dei valori e dei
princìpi incarnati dalla scuola pubblica così come disegnati dalla
nostra Costituzione: una scuola accogliente, aperta a tutte e tutti,
inclusiva, capace di confrontarsi con le migliori tradizioni europee,
garanzia di uguaglianza e pari opportunità nella formazione delle nuove
generazioni. Un vero e proprio Organo Costituzionale, come ebbe a
definirla l’indimenticabile giurista Piero Calamandrei.
Il nostro impegno per la scuola della Repubblica ci ha portati ad
elaborare collettivamente, una Legge d’Iniziativa Popolare nata
direttamente dalla passione e dalla sensibilità di chi studia e lavora
nelle scuole del nostro Paese: quell’articolato, sottoscritto in modo
certificato da oltre 100.000 elettori dieci anni fa, fu affidato a chi è
delegato dal popolo a fare approvare le leggi; purtroppo nelle due
legislature da allora trascorse, non venne mai discussa.
Riconoscendone ancora oggi l’importanza e l’attualità, negli ultimi
mesi, parlamentari di tutte le forze politiche ne hanno riproposto il
testo, opportunamente aggiornato: “Norme generali sul sistema educativo
d’istruzione statale nella scuola di base e nella scuola superiore.
Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di nidi
d’infanzia” questo è il titolo del disegno di legge che ne è seguito,
presentato sia alla Camera (Ddl 2630, 12/9/2014) che al Senato (Ddl 1583, 2/8/2014), primi firmatari, rispettivamente, Paglia e Mussini.
E’ ormai di dominio pubblico l’intenzione del Governo di procedere, per
il riordino del nostro sistema scolastico, con “un decreto in cui ci
starà dentro tutto quello che riteniamo utile per la scuola italiana. Lo
strumento del decreto ci consente di fare tutto in fretta perché sono
molte le riforme che vanno in Parlamento ma poi si perdono in quella
palude, quindi non si conclude mai una riforma utile della scuola”
(Davide Faraone, sottosegretario alla pubblica istruzione, nel corso
della trasmissione radiofonica Fahrenheit, canale pubblico Rai 3, 13 febbraio 2015)
Ci chiediamo e chiediamo a Lei, unica Istituzione legittimata a
giudicare in tal senso, se su una materia così complessa e di interesse
generale, sia giustificabile il carattere “d’urgenza e di straordinaria
necessità” dell’annunciato decreto legge.
Sull’uso abnorme della decretazione d’urgenza Lei si è già
opportunamente espresso nel suo discorso di insediamento e già ebbe modo
di esprimersi a proposito della Riforma Gelmini (L. 133/2008) quando scrisse:
“Ma il vero colpo di mano, sostanziale, sta nell’aver deciso una
questione di questa portata con decreto legge: con poche righe viene
travolto l’ordinamento, il modo di essere di un intero settore
scolastico fondamentale. In questo modo si è riusciti a eludere
confronto, discussione e un vero esame parlamentare”.
Come non essere d’accordo!
Siamo francamente convinti che la nostra proposta di legge,
unitamente a quella prefigurata dal Governo, potrebbe avviare in
Parlamento un fruttuoso e approfondito confronto, al fine di giungere ad
una necessaria e peraltro attesa riforma del nostro sistema scolastico.
Dopo i tanti insuccessi del passato, sarebbe più che auspicabile far sì
che i rappresentanti del popolo che siedono in Parlamento progettassero
il futuro della scuola con quanti, in essa, operano e vivono ogni
giorno.
Il Governo, viceversa, pare intenzionato ad includere nel decreto
annunciato, non solo la regolarizzazione del personale precario imposta
dalla recente sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea del
26 novembre 2014 – unico aspetto dove il carattere d’urgenza appare
indubbiamente giustificato – ma anche “tutto ciò che si riterrà utile
per una riforma della scuola”.
Ci appelliamo pertanto al Suo ruolo di Garante della Costituzione e
alla Sua sensibilità istituzionale perché intervenga nei modi che
riterrà più opportuni, al fine di evitare il rischio di una palese
forzatura nell’uso della decretazione d’urgenza inibendo in tal modo
anche le istanze di partecipazione dei cittadini.
Auguri di buon lavoro, signor Presidente.
per il Coordinamento nazionale a sostegno della Legge “per una Buona scuola per la Repubblica”:
Antonia Baraldi Sani, Marina Boscaino, Giovanni Cocchi
15 febbraio 2015
Sottoscrivi anche tu [clicca qui].
Hanno sottoscritto tra gli altri:
- Danilo Lampis, UDS – Unione degli Studenti
- Domenico Pantaleo, segretario generale FLC-CGIL
- Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti
- Sandra Bonsanti, presidente Libertà e Giustizia
- Riccardo Laterza, Rete della Conoscenza
- Alberto Campailla, Coordinamento Universitario LINK
- Brunella Guida, Assemblea genitori-insegnanti delle Scuole di Bologna e provincia
- Giansandro Barzaghi, Associazione NonUnodiMeno, Milano e Lombardia
- Matteo Viviano, Coordinamento Genitori Democratici della Liguria
- Anna Angelucci, Associazione nazionale “Per la Scuola della Repubblica”
- Marcella Raiola, Coordinamento Precari Scuola di Napoli
- Nadia Urbinati, Docente di scienze politiche Columbia University
- Felice Besostri , Gruppo di Volpedo, Milano
- Bruno Moretto, “Comitato bolognese Scuola e Costituzione”
- Marta Gatti, “Retescuole”, Milano
- Luciana Castellina, giornalista, scrittrice
- Carlo Salmaso, Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova
- Roberta Roberti, Associazione “La scuola siamo noi”, Parma
- Sonia D’Aniello, “Coordinamento Genitori Democratici” di Pordenone
- Renato Caputo, lavoratori autoconvocati delle scuole di Roma e del Lazio
- Francesco Mele, Associazione Scuola Futura di Carpi (Mo)
- Francesco Casale, Assemblea Difesa Scuola Pubblica, Vicenza
- Giancarlo Vitali, Ass.ne nazionale “Una nuova primavera per la scuola pubblica”
- Mariagrazia Contini, professore ordinario di Pedagogia, Università di Bologna
- Antonio Genovese, già ordinario di Pedagogia interculturale, Università di Bologna
- Maurizio Matteuzzi, associato Filosofia e Comunicazione, Università di Bologna
- Ivano Marescotti, regista, attore, insegnante di teatro
- Giorgio Tassinari, ordinario di Statistica aziendale, Università di Bologna
- Renzo Cremante, già ordinario di Letteratura italiana, Università di Pavia
- Lella Costa, attrice
- Antonella Palumbo, prof. associato di Economia politica all’Università Roma 3
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