Con
l'inizio del prossimo anno scolastico 4.650 alunni e studenti lombardi
con disabilità rischiano di restare a casa o ridurre la frequenza
scolastica poiché privi dei servizi di assistenza alla comunicazione,
assistenza educativa e trasporto.
Il problema nasce a seguito del riordino delle funzioni delle vecchie provincie previsto dalla legge Delrio. Sembra
che né il Governo, né la Regione Lombardia, né le vecchie e nuove
Province, né la Città Metropolitana di Milano abbiano trovato il modo di
garantire il diritto allo studio a questi bambini e ragazzi: ad oggi
infatti nessun ente pubblico accetta ufficialmente
le domande di attivazione dei servizi di assistenza e trasporto per il
prossimo anno scolastico.
Si
tratta di servizi che la legge 104 del 1992 prevede come diritti
esigibili e gratuiti, che devono essere garantiti, indipendentemente dai
problemi gestionali
o economici degli enti pubblici.
Sulla vicenda si è espresso anche il Difensore Civico Regionale: “Considerata la delicatezza della questione
prego codesti enti di voler fornire rassicurazioni alle famiglie circa l’individuazione di idonee soluzioni
e soprattutto di volere fornire notizie in merito alle iniziative
che si intendano intraprendere per permettere agli studenti con
disabilità un regolare inizio del nuovo anno scolastico, assicurando il
pieno soddisfacimento della domanda di istruzione”.
L’Associazione LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità - ha predisposto delle
lettere/diffida
che
i genitori possono inviare alla propria Provincia o alla Città
Metropolitana di Milano per chiedere l'attivazione dei servizi di
assistenza
alla comunicazione, assistenza educativa e trasporto. Qualora gli enti territoriali coinvolti non procederanno con l'attivazione del servizio richiesto, sarà possibile
procedere con un ricorso in tribunale.
le famiglie interessate possono scaricare la modulistica dal sito internet di LEDHA, che per comodità riportiamo di seguito:
le famiglie interessate possono scaricare la modulistica dal sito internet di LEDHA, che per comodità riportiamo di seguito:
- Lettera numero uno - Province
- Lettera numero due - Città Metropolitana
- Istruzioni per la compilazione
- Il testo del documento LEDHA
Riportiamo dal sito della Ledha la cronistoria di questa vicenda:
Diverso il quadro del servizio di assistenza educativa e del trasporto per gli studenti. Il servizio è stato garantito per molti anni dai Comuni ma sempre con forte conflitto di competenze con le Province: la normativa nazionale (legge 59/1997 e D. Lgs. 112/1998, art. 139) stabilisce che il supporto organizzativo al diritto allo studio nelle scuole del primo ciclo debba essere compito dei Comuni, mentre nelle scuole del secondo ciclo spetta alle Province.
Solo dal 2013, grazie a una sentenza del Consiglio di Stato, è stato definitivamente accertato che assistenza educativa e trasporto per gli studenti delle scuole superiori e dei corsi di formazione professionale spettano alle Province, che da allora vi hanno provveduto grazie a stanziamenti straordinari della Regione, provenienti non solo dalla compartecipazione delle Province al gettito regionale della tassa automobilistica ma anche da residui di fondi regionali per le persone con disabilità (v. Fondo per l'occupazione dei disabili).
In questo quadro interviene la Legge Delrio che ha ridefinito profilo e funzioni delle Province, delle Città Metropolitane e delle unioni e fusioni di Comuni. Ma non prevede in modo esplicito queste funzioni tra quelle “fondamentali” che rimangono in capo ai nuovi Enti di Area Vasta. Circa un terzo dei cittadini lombardi vive nell'area della nuova Città Metropolitana di Milano, che sostituisce di fatto la vecchia Provincia di Milano.
La Regione ha espresso l'intenzione di confermare sostanzialmente le competenze già precedentemente affidate alle Province (ad eccezione di agricoltura, foreste, caccia e pesca, che avocherebbe a sé) in un Progetto di Legge (223 del 30/12/2014) di attuazione della Legge Delrio, che ancora una volta non nomina esplicitamente i servizi per garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità e non fa passi avanti in Commissione Seconda del Consiglio Regionale, benché sia stata annunciata la sua presentazione in Consiglio Regionale alla fine del mese di giugno.
Nel frattempo, nel mese di aprile 2015, è stato sottoscritto un Protocollo di intesa tra Regione e l'Unione delle province lombarda (Upl), che impegna la Regione a provvedere, con trasferimenti di risorse per 205 milioni, alle funzioni che resterebbero in capo alle province. Di questi fondi, 10 milioni di euro destinati, solo per l’anno 2015, “per far fronte alle criticità legate all’inclusione scolastica, all’assistenza educativa e al trasporto delle persone disabili, in attesa del ripristino da parte dello Stato della necessaria copertura finanziaria”. Espressione generica che sembra non comprendere nello stanziamento l’assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale di tutti gli ordini e gradi di scuola. Nel frattempo il tempo passa e i problemi rimangono sul tappeto (rimandati con ennesima proroga governativa al 30 luglio) e mette per la prima volta in discussione anche l’erogazione anche dei servizi per gli alunni con disabilità sensoriale.
Paradossale, quasi kafkiana, la situazione a Milano. Il Comune di Milano (sindaco Giuliano Pisapia) avvisa, con una lettera, le famiglie che non potrà più sostenere il servizio di trasporto e assistenza educativa nelle scuole superiori perché di competenza della Città Metropolitana. Le stesse famiglie ricevono però un'altra comunicazione da parte della Città Metropolitana (sindaco Giuliano Pisapia) che le informa che gli uffici non riceveranno neanche le domande di attivazione del servizio perché nessuno ha attribuito loro questa competenza. >>
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