17 set 2015

progetto "scuole aperte": la graduatorie delle scuole milanesi finanziate

E’ stata pubblicata dal Comune di Milano la graduatoria dei soggetti disponibili alla realizzazione delle azioni previste nel progetto istituzionale del VI Piano Infanzia e Adolescenza ex Legge 285/97 [clicca qui], ovvero il progetto “Scuole Aperte”.
Il progetto “Scuole Aperte” intende favorire l’ampliamento dell’orario di apertura delle strutture scolastiche al di fuori del normale orario scolastico: nei pomeriggi, nei fine settimana e nei periodi di chiusura scolastica in modo che siano a disposizione del territorio nel quale sono inserite, attraverso attività rivolte agli studenti e, in linea con la Legge 285/97, ai bambini e agli adolescenti del territorio.
Le scuole coinvolte sono le secondarie di primo grado in quanto, a detta dell’amministrazione, quelle più sprovviste di opportunità extra didattiche e con una relazione scuola-famiglia non sempre semplice e sinergica.
I progetti potevano essere presentati dalle Associazioni dei Genitori legalmente costituite, in accordo con il Dirigente Scolastico e il Consiglio di Istituto. 
La graduatoria: [clicca qui]

16 set 2015

i libri all'indice degli omofobi

Uno dei primi atti del neoeletto sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, è stato l’invio di una circolare al personale docente delle scuole comunali, asili nido e scuole dell’infanzia, per richiedere il ritiro di 1098 libri di favole rivolti ai bambini da zero a cinque anni - 10 titoli per i nidi e 39 per la scuola per l'infanzia - che attraverso disegni e storie di animali introducevano al tema delle differenze di genere, religione, nazionalità, culture.
<< Si chiede di voler raccogliere i libri “gender”, genitore 1 e genitore 2, consegnati durante l’anno scolastico e prepararli al fine del ritiro che avverrà al più presto da parte di un incaricato. Con i migliori saluti.>> (circolare PG n. 282873 del 24 giugno 2015).
I libri erano stati acquistati all'inizio del 2014 nell’ambito del progetto “Leggere senza stereotipi”, promosso a Venezia da Camilla Saibezzi, delegata del sindaco Giorgio Orsoni ai Diritti civili e alla lotta per le discriminazioni.
Tra i libri [leggi l’elenco completo qui oppure qui] un piccolo capolavoro come "Little Blue and Little Yellow” (Piccolo blu e piccolo giallo) scritto ed illustrato nel 1959 da Leo Lionni, scrittore, pittore, illustratore di libri per bambini. Una storia semplice, due colori tanto diversi sono così profondamente amici da mescolarsi per creare il verde. Un messaggio evidentemente eversivo ...
Nell’elenco compare anche “Piccolo Uovo” di Francesca Pardi edito dalla casa editrice Lo Stampatello [clicca qui] e illustrato da Altan, il papà della Pimpa. E’ la storia di Piccolo Uovo che non vuole nascere perché non sa dove andrà a finire e parte allora per un viaggio che lo porterà a conoscere i più diversi tipi di famiglia. Lo scorso giugno l’autrice ha scritto a Papa Francesco inviandogli in omaggio l’intero catalogo della casa editrice Lo Stampatello, di cui è fondatrice insieme a Maria Silvia Fiengo, tra cui “Piccolo Uovo” e “Perché hai due mamme”, chiedendo tutela nei confronti degli attacchi volgari, diffamanti, discriminatori di diverse organizzazione cattoliche, ma non solo, che additano la casa editrice come strumento di divulgazione tra i bambini della cosiddetta “teoria gender” [il testo completo della lettera al Papa].
Tra lo sconcerto di taluni ambienti, il Papa ha risposto auspicando “una sempre più proficua attività al servizio delle giovani generazioni e della diffusione degli autentici valori umani e cristiani” e impartendo la benedizione apostolica alle due editrici [la foto della busta].

Torneremo ancora sulla questione della cd “teoria gender” per comprendere come mai molti genitori sono allarmati dal fatto che i loro figli potrebbero essere sottoposti in ambito scolastico all'idea di un'indifferenziazione tra generi allo scopo di screditare la "famiglia tradizionale" e di promozione della diffusione dell'omosessualità.

Recentemente abbiamo pubblicato un intervento di Paolo Zaffaina, autore e regista di teatro veneziano che predilige l'uso della satira e del grottesco [clicca qui] e di Natalino Balasso, autore e attore di teatro [clicca qui].


piccolo blu e piccolo giallo, il primitivismo culturale degli omofobi (di natalino balasso)

Piccolo Blu e Piccolo Giallo sono due amici per la pelle. Stanno sempre insieme e, a furia di stare insieme, si mescolano e danno forma al Verde.
Questo il plot di un libro per l'infanzia scritto da Leo Lionni, diventato in breve un classico. Secondo l'amministrazione comunale di Venezia, questo libro spingerebbe i bambini a diventare in futuro stupratori e pedofili.
Quale sia la mente geniale che ha censurato i così detti "libri gender", definizione data un po' a cazzo a qualunque libro parli di diversità, di omofobia e di solidarietà, non è dato di sapere, né ci è dato sapere quale sia la commissione di supergenii che ha salvato le fragili menti degli infanti, minacciate da raccapriccianti messaggi terroristici subliminali, contenuti in libri dai titoli pericolosi come: "A caccia dell'orso" (premio Andersen 2013, il più prestigioso riconoscimento italiano ai libri per l'infanzia!), "Salverò la principessa" ed altri libri nei quali la fantasia è a ruota libera, ma i bambini sono colpiti dallo stravolgimento della realtà, a loro piace la fantasia e non è che questo rovinerà loro la vita.
Inoltre, pensare che la scuola della prima infanzia debba forgiare l'ideologia dei bambini è ottocentesco, oltre che fascista.
Ma c'è qualcosa di più pericoloso in questo pensiero: il primitivismo cerebrale di affermare che essere omosessuali significhi essere stupratori e pedofili.
Ma stiamo scherzando? Il mondo è pieno di stupratori eterosessuali! Il mondo è pieno di pedofili eterosessuali! Non è un insulto creare questo link ingiustificato? Perché attraverso l'attacco a quella che viene chiamata "ideologia gender", un'etichetta che non significa nulla, visto che ognuno la usa come gli pare, c'è un evidente attacco al "mondo omosessuale", altra etichetta insignificante, perché non esiste un mondo omosessuale come non esiste un mondo eterosessuale o bisessuale o asessuale.
I bambini, da grandi, si chiederanno che ci facesse Biancaneve tutto quel tempo in una casetta con sette nani, ma da bambini che gli frega? Gli piacciono le storie fantasiose e pretendere di farne già dei piccoli bigotti, mi sembra molto triste.
Una volta che un bambino ha imparato che con la fantasia si può immaginare qualsiasi cosa, ed è proprio l'immaginazione che rende la specie umana così speciale, non c'è censura che tenga. In effetti possiamo fargli leggere qualsiasi tipo di aberrazione, spesso riescono a fare il giro prima di noi, pensate che ai bambini fanno leggere un libro dove c'è un essere incredibile che può fare sprofondare i nemici dei suoi seguaci dentro il mare, può fargli arrivare il terremoto e anche rovinare i loro campi dalle cavallette, ma noi, che siamo i buoni, possiamo salvarci, però a questo essere incredibile piace farsi pregare e, anche se il papà e la mamma, che sono rigorosamente un maschio e una femmina, si sposano per avere e accudire i bambini, lui può fare nascere i bambini secondo regole sue. Lui è molto buono, ma dobbiamo pregarlo, se no non ci caga. È lui che ha creato questo mondo in cui ci sono le malattie, i terremoti e la morte, e l'ha fatto per noi.
Ma, a differenza dei libri per l'infanzia censurati, ai bambini viene detto che quello che è scritto in questo libro è tutto vero!
Credo che per un bambino uscito da questi racconti, Piccolo Blu e Piccolo Giallo sia una passeggiata.
Altre amministrazioni comunali prima di Venezia, avevano messo all'indice libri "pericolosi" per l'infanzia, e meno male che non si sono accorti di Lady Oscar! Nel frattempo, in famiglia, la famiglia quella vera, tanto cara alle amministrazioni bigotte, i genitori e i loro bambini mangiano con il telegiornale a tutto volume, e gl'infanti possono così imparare quanto sono stronzi gli adulti. Se la fantasia va censurata, cosa dovremmo fare con la realtà?
Natalino Balasso (dalla pagina FB di Natalino Balasso - 7.9.2015 ore 23:08)

14 set 2015

nuovo caso di contaminazione da ideologia gender: bambino (maschio) si lava le mani con il sapone neutro e gli crescono le tette (di paolo zaffaina)

Continua inesorabilmente a mietere vittime la famigerata IDEOLOGIA GENDER. Questa volta a farne le spese è stato un alunno di una scuola elementare del veneziano. Dalle prime indiscrezioni pare che ieri mattina al termine del laboratorio di “COMPORTAMENTI DA CAMIONISTA”, una delle nuove materie introdotte dalla Regione Veneto allo scopo di far comprendere ai giovani virgulti il “maschio”, l’alunno abbia chiesto di andare al bagno con l’intento di ripulirsi dall’olio di motore utilizzato durante la lezione.

Non si conoscono ancora bene le dinamiche dei fatti, quel che si sa per certo è che il bambino, una volta entrato in bagno, ha prelevato il sapone dal dispenser senza rendersi conto, probabilmente distratto da delle scie chimiche nel cielo, che la sostanza non era il solito sapone da maschio bensì del pericolosissimo sapone neutro riconoscibile dalla densità cremosa e dal colore biancastro chiaramente allusivo. Nonostante l’innocente, compreso immediatamente quello che stava accadendo, abbia cercato di pulirsi con del dopobarba come indicato nella procedura prevista in casi di contaminazione, l’effetto del contatto con il pericolosissimo veleno e risultato comunque fatale. Nel giro di pochi istanti, infatti, l’alunno ha visto il proprio petto crescere assumendo la forma di due tette molto femminili. Attirati dalle urla gli insegnanti e pure il bidello si sono precipitati immediatamente all’interno del bagno (dei maschi) trovando il bambino disperato seduto a terra vicino al lavandino. Purtroppo però non c’è stato nulla da fare, il processo di tettizzazione era già in atto e ogni tentativo di contenere la crescita delle due protuberanza è risultato vano. I soccorritori non hanno potuto far altro che prendere atto della crescita di due tette chiaramente femminili. Una volta giunta la squadra di anticontaminazionegender il bambino è stato fatto uscire dalla scuola, nel dileggio di tutti gli alunni (che non è una bella cosa) e trasportato nel più vicino campo di accoglienza per malati gender. Attualmente si trova rinchiuso in una cella di contenimento in attesa di essere gettato da una rupe come previsto dalla nuova normativa della Regione Veneto per i casi di contaminazione.

Raggiunta al telefono da uno dei nostri giornalisti la Presidentessa del Comitato “NO GENDER, SI KINDER” ha dichiarato ”Ciò che è accaduto questa mattina è a dir poco gravissimo. Non è la prima volta che si verificano casi del genere e c’è il forte sospetto che non si tratti di eventi casuali. Infatti, anche se al momento non risultano prove concrete, si pensa che dietro a certi drammatici fatti potrebbero esserci le famigerate lobby gay il cui chiaro intento, com’è noto, è quello di creare confusione nelle menti dei nostri giovani puri ed incontaminati distribuendo a caso peni, tette e vagine gettando nel caos l’intera umanità e poter dominare il mondo".

Successivamente è stato raggiunto al telefono anche lo psichiatra della scuola che ha dichiarato “Non ho mai assistito ad un fenomeno del gender… genere…genero…ad un fenomeno come questo. Ogni giorno decine di bambini si recano nel mio studio facendo domande sul loro corpo. Una curiosità che definirei quasi ossessiva, contro natura (non è normale che un bambino sia incuriosito dal proprio corpo) e chiaramente indotta da elementi terzi con palesi intenti di controllo. Tenga conto che questi innocenti sono anche continuamente sottoposti al bombardamento di messaggi subliminali presenti ad esempio in certi disegni animati in cui compaiono immagini sapientemente occultate ma con un chiaro significato sessuale quali ad esempio Mammolo, Cip e Ciop, la carrozza di Cenerentola, la bacchetta di mago Merlino e potrei continuare per ore. La situazione risulta essere molto complessa e, per essere adeguatamente affrontata, richiederebbe una buona dose di intelligenza e cultura strumenti di cui, al momento, sono assolutamente sprovvisto. E tenga conto che io faccio questo mestiere da trent’ani… ano… da diecimilanovecentocinquanta giorni.”

Attacco terroristico dunque, questa sembra la pista che anche gli inquirenti stanno seguendo. Certo è che ci si potrebbe trovare di fronte ad una situazione di non facile soluzione. Al momento si stanno intensificando i controlli all’interno delle scuole da parte delle autorità. Il comitato “NO GENDER, SI KINDER” ha dato la sua disponibilità a collaborare inserendo nelle scuole dei genitori che possano monitorare costantemente la situazione compresa l’osservazione dei bimbi anche all’interno dei bagni.

In attesa di nuovi sviluppi nelle indagini ci si augura che nel frattempo non avvengano più casi del genere. Gender. Casi come questo.

di Paolo Zaffaina, autore e regista veneziano 
(pubblicato da ellessedi.wordpress.com/ il 12 settembre 2015)

la nuova scuola al centro (commerciale) (di g. mosconi)

Un noto centro commerciale dell’Eur, a Roma, organizza per novembre "Openweek-Incontra le scuole a Euroma2": per cinque giorni, per 9 ore al giorno, le scuole superiori di zona pubblicizzeranno la propria ‘offerta didattica’ nei sontuosi boulevards di Euroma2 (Shopping experience), contendendosi iscrizioni a suon di dépliants colorati e video promozionali (si chiama ‘orientamento’). Nei pomeriggi si rivolgeranno ai clienti della struttura, fra cui i genitori in cerca della futura scuola dei figli; la mattina, il docile gregge degli alunni delle terze medie sarà direttamente portato al centro commerciale e visiterà, fra una jeanseria e un fast food, gli stand delle scuole superiori. Tutto perfetto, dunque?
In realtà quel che offre il centro commerciale (“stand” e “servizio di trasporto da scuola a Euroma2 e ritorno”) è ben ripagato dall’afflusso di mille, duemila tredicenni, seguiti dai loro genitori: incassi extra e pubblicità gratis. È la sacrosanta logica di una azienda. Ma può essere la logica delle scuole pubbliche? No: anche perché da molti anni ci sono già incontri di orientamento, mattutini e pomeridiani, nelle scuole medie come nelle superiori. Se istituti scolastici pubblici si prestano a questo gioco (che costa, ad ognuno, oltre un migliaio di euro per gli straordinari), è solo perché la scuola dell’autonomia è alla disperata ricerca di iscrizioni: quando un solo concorrente si fa avanti, tutti gli altri concorrenti si sentono in obbligo di rimanere al passo. In tutto ciò, ovviamente, la qualità effettiva dell’insegnamento va sullo sfondo. Anzi, illudendosi di offrire un servizio in più all’utenza, le scuole si fanno strumento di una attività commerciale; peggio ancora, abdicano alla propria funzione educativa e conducono i propri alunni, in orario scolastico, non a conoscere il mondo, ma in un centro commerciale. È una nuova materia: educazione alla shopping experience. Non serve dir altro.
Gianfranco Mosconi
13/09/2015 - 16:58
 

l'italiano impazza, corso di formazione italiano L2

L'Italiano in Piazza è la scuola di italiano per stranieri dell’Associazione TodoCambia di Milano. La scuola aderisce, insieme ad oltre una ventina di scuola di Milano e dintorni, alla Rete Scuole Senza Permesso.

Le scuole aderenti alla Rete, pur diverse fra loro, condividono la quotidiana esperienza a diretto contatto con gli immigrati di cui vengono a conoscere le motivazioni all’emigrazione, le condizioni abitative, di lavoro e i progetti di vita, grazie a una relazione di scambievole crescita umana, culturale e politica.

I corsi, che avranno inizio a partire da lunedì 5 ottobre 2015, sono tenuti da volontari e sono aperti alle persone di ogni provenienza geografica, anche se non in regola con le norme italiane sul soggiorno. 
Anche quest’anno la Scuola cerca cerca volontari per i corsi, sia Insegnanti che Accoglienti.
Per i futuri Insegnanti è stato organizzato un breve corso di formazione che si terrà sabato 26 e domenica 27 settembre 2015 presso la sede dell’Associazione. Il corso è comunque aperto a tutti, anche a chi non svolgerà attività di volontariato presso la Scuola. E’ consigliata la preiscrizione al seguente indirizzo: https://goo.gl/v1wvg1. 
Gli Accoglienti si occupano delle iscrizioni degli studenti, dei test d'ingresso e sono un solido punto di riferimento per la scuola.
Per tutti i futuri volontari, Insegnanti ed Accoglienti, il 24 settembre 2015 ci sarà una serata di presentazione dell’Associazione e della Scuola.

Il programma del corso di formazione per gli Insegnanti [clicca qui]
La ricerca di Accoglienti [clicca qui]



Il volantino per gli studenti (aiutateci a distribuirli):

- versione italiano / arabo / inglese / spagnolo [clicca qui]
- versione albanese / arabo / inglese / bengalese [clicca qui]

L'Associazione Todo Cambia ha sede presso ARCI CORVETTO in via Oglio 21, Milano

10 set 2015

da bologna riparte la lotta contro la “buona scuola” per una scuola laica, inclusiva, democratica e pluralista: per una buona scuola per la repubblica

9 ore di lavori, la presenza di 350 persone rappresentanti 130 soggetti del mondo della scuola, 90 interventi serrati e articolati nel merito e nel metodo hanno fatto sì che da Bologna il 6 settembre 2015 si sia levata – ferma ed inequivocabile – la voce della scuola, chiamata a pronunciarsi su due temi precisi dalla precedente assemblea del 12 luglio a Roma: la continuazione della mobilitazione e il referendum.

Sul primo tema la risposta è stata: adesione alla riunione nazionale delle RSU l’11 settembre a Roma; Notte Bianca della scuola il 23 settembre in tutti i territori; spinta e appoggio ai sindacati per una manifestazione nazionale e sciopero generale unitari della scuola in tempi brevi; definizione di una serie di azioni di contrasto rispetto ai singoli provvedimenti: assemblee sindacali in tutti gli istituti scolastici il primo giorno di scuola; determinazione di mozioni per ostacolare il voto sul comitato di valutazione, che andrà combattuto anche con la fondamentale collaborazione degli studenti; flash mob davanti alle sedi delle Regioni; fiaccolata il 19 dicembre; adesione al 9 ottobre, giornata di mobilitazione degli studenti. Fortemente sentito il tema del precariato: presente una consistente rappresentanza delle principali vittime della demagogia e del dilettantismo della Buona Scuola.

Sul referendum l’assemblea ha concordato l’inizio di un percorso che vagli la fattibilità – sia nel metodo che nel merito – di un referendum da celebrare nella primavera del 2017 e che tenga dentro da una parte il monito dei costituzionalisti, che hanno sottolineato la delicatezza del tema sia per motivi tecnici che politici; dall’altra la necessità di intervenire su un piano sociale più ampio, associando il tema della scuola con altri elementi dell’attuale emergenza democratica: ambiente, lavoro, riforme istituzionali ed elettorali.

Sia per ciò che attiene la mobilitazione che il vaglio del percorso referendario è stata registrato l'appoggio di forze politiche parlamentari (Sel, M5s, alcuni parlamentari del gruppo misto, Altra Europa con Tsipras) e non (Prc, Azione Civile, Sinistra anticapitalista) e l'interesse dei sindacati intervenuti (Flc, Gilda, Unicobas, Cobas, USB) che valuteranno nelle loro specifiche sedi le decisioni da assumere.
Analogamente faranno il Comitato Acqua Bene Comune, il Coordinamento per laDemocrazia Costituzionale, Giustizia e Libertà, Fiom - intervenuti nell'assemblea - relativamente alla questione referendaria alla quale si sono dimostrati interessati.

L’assemblea, organizzata dal comitato a sostegno della Lipscuola, i cui comitati locali si sono incontrati il giorno precedente per attualizzare il testo della Lip sui temi più strategici e procedere, dalla prossima primavera, alla raccolta di firme per la ripresentazione della Lipscuola come legge di iniziativa popolare, si è data appuntamento per l’8 novembre per aggiornare il percorso comune.

Ma soprattutto da Bologna il messaggio più esplicito è stato: il movimento della scuola – unito e senza primogeniture e protagonismo - rilancia attraverso la pratica democratica una nuova stagione unitaria di mobilitazioni contro la legge 107 e per la scuola della Costituzione, ribadendo la necessità di allargare trasversalmente la sua battaglia di civiltà per una scuola di tutte e di tutti.

Il documento relativo all’assemblea del 6 settembre è pubblicato sul sito LIPscuola: lipscuola.it/blog/documento-assemblea-nazionale-6-settembre/



La presidenza dell’assemblea nazionale del 6 settembre 2015

7 set 2015

bologna, il no alla buona scuola: gli incontri del 5 e del 6 settembre 2015

Pubblichiamo un breve resoconto dell'incontro di Bologna del 5 settembre 2015.
Sulla giornata del 6 settembre, in attesa del verbale definitivo, riportiamo i link a due articoli e alla registrazione degli interventi della giornata:
- il fatto quotidiano del 7 settembre 2015:  [clicca qui] 
- la tecnica della scuola del 7 settembre 2015 [clicca qui
- la registrazione degli interventi trasmessa in streaming dal vivo il 6 settembre 2015 da Bologna [clicca qui]

Il giorno 5 settembre 2015 a Bologna si sono riuniti presso l'università degli studi di Bologna i Comitati LIP e alcune realtà del mondo della scuola.
Hanno partecipato oltre 130 persone, provenienti da 31 differenti realtà territoriali.

Nella relazione introduttiva sono stati proposti i seguenti temi di intervento per attualizzare il testo della Legge di iniziativa popolare “Per la Buona scuola per la Repubblica”: valutazione, innalzamento dell'obbligo scolastico, gratuità, diritto allo studio, modalità di determinazione di un biennio unitario e percorso scuola secondaria, percorso nidi e scuole infanzia, organi collegiali. Si è deliberata inoltre l'integrazione dei temi già assunti attraverso uno specifico trattamento delle seguenti problematiche: abolizione del voto numerico alla scuola primaria, istruzione tecnico-professionale, abolizione del dlgsl 29/93, ruolo delle istituzioni scolastiche nell'alternanza scuola-lavoro, enfatizzazione del ruolo delle famiglie, contrasto della canalizzazione precoce, provenienza dei fondi per garantire il 6% del PIL all'istruzione, innovazione, reclutamento e formazione e autoformazione dei docenti.
Ai temi precedentemente individuati, sono stati aggiunti, nel corso del dibattito, i seguenti, ulteriori, ambiti di riflessione ed intervento: ata, concetto di autonomia e sostegno.
Per ognuno degli ambiti di riflessione è stato individuato un referente/coordinatore dei lavori (i nomi e le relative mail saranno presto pubblicate sul sito lipscuola.it).
Si sono deliberate le seguenti modalità di prosecuzione dei lavori: ai referenti individuati per ciascuna delle tematiche assunte, i comitati si sono impegnati ad affiancare singoli nominativi che lavoreranno sulla tematica specifica trasformandola in articolato.
Si è stabilita la data del 12-13 dicembre Napoli della prima assemblea plenaria per valutare e analizzare le proposte intanto intervenute. In quella sede si discuteranno e decideranno le modalità di approvazione finale delle modifiche proposte.
All'inizio della primavera verrà fissato un incontro di due giorni per la stesura definitiva della nuova legge di iniziativa popolare, le cui firme saranno raccolte - nel caso di referendum - contestualmente a quelle del/dei referendum stesso/i.

L’assemblea ha infine approvato il documento introduttivo ai lavori del 6 settembre proposto dal Comitato nazionale per il sostegno alla lip.
Bologna, 5 settembre 2015

3 set 2015

a bologna il 5 e 6 settembre 2015 per un'alternativa alla legge 107

Lavorare a una nuova legge d’iniziativa popolare, in opposizione alla legge 107, che restituisca alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna? 

Lavorare in vista di un possibile referendum abrogativo della legge 107 o di parte di essa ? 

Immaginare e preparare iniziative di contrasto alla legge 107 alla riapertura del nuovo anno scolastico?

Queste le domande cui sarà chiamato a rispondere il mondo della scuola il 5 e il 6 settembre 2015 a Bologna. La legge 107 appena approvata in via definitiva è ritenuta totalmente inaccettabile perché cancella, di fatto, l’impostazione costituzionale della scuola di tutti e per tutti, fondata sul principio della libertà di insegnamento e garanzia di uguaglianza, inclusività e solidarietà.
In un tempo in cui gli spazi di democrazia e partecipazione tendono palesemente a restringersi e, le istanze provenienti dal mondo della scuola, del lavoro e della società a rimanere inascoltate, riteniamo doveroso, oltre che necessario per il bene del Paese tutto, aprire una nuova stagione di rivendicazioni, di riflessione e di lotte, in vista di un obiettivo comune: restituire alla scuola pubblica la centralità e il ruolo che la Costituzione le assegna.
Tale possibilità deve però nascere a partire dal mondo della scuola, con l’intenzione di allargarsi a tutta la società, nella presunzione/necessità di farne una battaglia generale, culturale e di civiltà in grado di parlare trasversalmente a tutte e tutti, genitori, insegnanti, studenti e studentesse, cittadine e cittadini. 
Sabato 5 settembre l’Assemblea nazionale dei comitati territoriali per una nuova legge d’iniziativa popolare di riforma del sistema scolastico, procederà nella discussione già avviata da mesi per fare il punto sul lavoro fin qui svolto e giungere alfine a un articolato di legge condiviso.

Domenica 6 settembre l’Incontro nazionale di mobilitazione della scuola si interrogherà sulla possibilità concreta di indire un referendum abrogativo della legge 107 verificando se esistono le condizioni tecniche, politiche e sociali per procedere in tal senso.

Entrambi gli incontri si terranno presso Università di Bologna – Scuola di Economia - Aula 3 Piazza Scaravilli, dalle ore 10.00 alle ore 18.00.
Tutti coloro che hanno a cuore le sorti della scuola pubblica sono caldamente invitati a partecipare.

Hanno finora comunicato le loro adesioni all’incontro del 6 settembre le seguenti realtà (elenco aggiornato al 2 settembre):
COMITATI E GRUPPI LOCALI
Coordinamento scuole del VII Municipio di Roma, Comitato bolognese Scuola e Costituzione, Comitato genitori ed insegnanti per la Scuola pubblica di Padova, Coordinamento Genitori Democratici (Genova), Comitato docenti autoconvocati di Cosenza, Coordinamento scuole Versilia, Comitato scuola Corato (Bari), Autoconvocati della Scuola Roma e Lazio, Autoconvocati della scuola – Coordinamento scuole in mobilitazione di Padova, Mida precari, Retescuole Milano, CESP Centro studi per la scuola pubblica di Padova, “Cattive maestre”, “Sostengo il sostegno”, Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia, Manifesto dei 500, Assemblea sciopero della fame Bologna, Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza, Gruppo L.S. Amaldi di Bitetto-Bari, Coordinamento scuole Viterbo, Partigiani della scuola pubblica, Snals Bologna, Coordinamento docenti Marche, Comitato Diecincondotta Città di Castello (PG), Associazione Trapani Cambia, Coordinamento Campano Lavoratori della Scuola, Coordinamento docenti Caserta, Docenti Campani, Comitato “Articolo 33 per la difesa e il rilancio della Scuola Pubblica” di Bari, Comitati Lip di Trentino, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna. Sindacato ORSA della Calabria.
SINDACATI e ASSOCIAZIONI NAZIONALI
FLC, Gilda, Cobas, Unicobas, USB (nazionale e Bologna), Il sindacato è un’altra cosa – opposizione Cgil in Flc, Per la Scuola della Repubblica, Una nuova primavera per la scuola pubblica, Non Uno di Meno, Gessetti Rotti, Illumin’Italia, Unione degli studenti, Rete della conoscenza, Link – Coordinamento Universitario, Sempre in Lotta – Coordinamento studentesco, Coordinamento nazionale per la scuola della Costituzione, Coordinamento Nazionale Professori Associati (Conpass), FIOM, Forum italiano dei movimenti per l’acqua bene comune, Libertà e Giustizia (nazionale e Bologna),  Coordinamento democrazia costituzionale, ACT (agire, costruire, trasformare) nazionale ed Emilia Romagna, Coordinamento delle Ricercatrici e dei Ricercatori non Strutturati.
PARLAMENTARI e GRUPPI POLITICI
Movimento 5 Stelle, SEL, Gruppo Misto Senato, PRC, Altra Europa con Tsipras, Azione civile, Sinistra anticapitalista.