Di seguito un intervento del Presidente regionale del CGD-Coordinamento Genitori democratici Lombardia.
CGD Lombardia – Lettera aperta sulla possibile interruzione del servizio mensa scuole a:
Sindaco di Corsico
Direttore Generale USR Lombardia,
Coordinatore FoRAGS
In relazione all’annunciata interruzione dell’erogazione del servizio di refezione scolastica per le figlie e i figli delle persone non in regola con i pagamenti, (nota del Comune di Corsico del 16 12 2015), come Presidente regionale del Coordinamento Genitori Democratici della Lombardia, Associazione riconosciuta dal Ministero (MIUR) e che da 40 anni si occupa di Diritti dei Minori, nonché presente nel FoRAGS Lombardia (Forum Regionale delle Associazioni dei Genitori della Scuola), presso l’USR della Lombardia, ritengo necessario rivolgermi al Lei, signor Sindaco, per porre in evidenza quanto segue:
- se il suo vero obiettivo è recuperare i crediti della refezione scolastica, è Suo compito nonché Suo Diritto, utilizzare tutti gli strumenti consentiti dalla normativa vigente per il recupero coattivo dei crediti (citati nella nota di cui sopra).
- nel nostro ordinamento democratico non sono però previste le assunzioni di colpe di terzi, infatti ogni individuo maggiorenne è personalmente responsabile delle proprie azioni.
I Diritti dei Minori sono sacri in un paese civile e non tenerne conto per raggiungere un obbiettivo, seppur lecito, non ci può lasciare indifferenti.
Togliere loro la possibilità di usufruire del servizio mensa, che non è solo nutrimento della persona ma è tempo scuola, quindi inserito nei programmi dell’Autonomia Scolastica quale momento di relazione e di apprendimento, è mettere in discussione un Diritto allo Studio sancito dalla Costituzione.
E ancora, quali effetti produrrebbe, sui bambini, il vedersi diversi e probabilmente additati dai compagni?
Su questo si sono espressi, con chiarezza, molti esperti, paventando effetti devastanti sulla psicologia dei piccoli oltre alle ricadute negative sugli stessi nella futura adolescenza.
Per questo concludo ponendole questa, apparentemente semplice, domanda:
Non le sembra che sarebbe di buon esempio, in qualità di Primo Cittadino ma anche di uomo e di padre, utilizzare gli strumenti che la normativa le accorda per redimere i cittadini debitori lasciando nel frattempo che i loro bambini continuino a crescere sereni in un ambiente accogliente quale deve essere quello della Scuola?
Pensi a come saranno migliori questi CITTADINI di domani e a come sarà migliore tutta la nostra comunità. Esattamente quello che vorrebbe ogni buon Sindaco.
Sperando voglia accogliere queste riflessioni, la saluto con cordialità.
Gianni Alberta
Presidente regionale CGD Lombardia
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