"La
scuola la vorrei senza pagelle e con tante cordiali chiacchiere con i genitori,
perché, alla fine, invece di una bella pagella, si abbia un bel ragazzo, cioè
un ragazzo libero, sincero, migliore comunque"
Le parole di Mario Lodi fanno da cornice alla campagna "Togliere il voto" lanciata da dirigenti ed insegnanti della Rete Scuole Senza Zaino.
Proponiamo
in questa sede il testo della petizione e l'invito a firmarla e a farla firmare
(la petizione può essere firmata anche on-line: clicca
qui).
In una scuola che si basa sull'Ospitalità, sulla Responsabilità e sulla Comunità il Voto, inteso come Numero, rappresenta la metafora della negazione di questi Valori.
Quando si parla di scuola ospitale, infatti, intendiamo una scuola che accoglie tutte le diversità in una logica di valorizzazione, di inclusione, di ben-essere. Quando introduciamo competizione, tensione verso il risultato, disuguaglianze per gradi di prestazione, classificazioni, divisioni, neghiamo in pratica il diritto delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi al piacere di apprendere, di star bene con gli altri, di imparare ognuno con i propri tempi facendo quel che può. Il voto disturba la crescita, l'autostima, abbassa la considerazione di se stessi e degli altri.
Togliere
il voto in questo senso significa sostenere i nostri studenti nei momenti di
difficoltà e rimotivarli, attraverso un processo di ricerca di strategie di
cooperazione e astensione dal giudicare in base alle prestazioni, fondato sul
rispetto della diversità.
Per
scuola della responsabilità intendiamo una scuola dove gli alunni sono
protagonisti nel e del loro apprendimento, che decide con loro i punti di forza
e i punti deboli su cui occorre migliorare. Se utilizziamo la valutazione per
costringere, intimidire, giudicare, confrontare produciamo e distribuiamo
feedback valutativi che sostanzialmente i traducono in giudizi su se stessi e
sul loro valore come persone.
Togliere
il voto significa sostenere invece la motivazione intrinseca degli studenti
attivando le condizioni per il loro senso di controllo e di scelta, per
incontrare compiti sfidanti ma non minacciosi, per divenire autonomi nello
studio, nei compiti, nella responsabilità scolastica e nell'autovalutazione fin
dalle prime classi della scuola primaria.
Nella
scuola comunità, infine, abbiamo investito sulla collaborazione di docenti,
studenti e genitori anche al fine di un processo valutativo il più possibile
trasparente, dove obiettivi, modalità, criteri e scale di valutazione sono
condivisi da tutti gli attori. Quando questi aspetti non vengono curati possono
sorgere contestazioni, giudizi ingiustificati, incomprensioni, divisioni.
Togliere
il voto significa riflettere e discutere insieme, accettare i giudizi di
valutazione dei propri prodotti e accrescere l'impegno a migliorarli. Così come
l'apprendimento, anche la valutazione è promossa nella relazione e i genitori
contribuiscono e compartecipano concordando piani di intervento per superare e
non cristallizzare le difficoltà.
Come
professionisti dell'educazione dire che non vogliamo il voto però non ci basta
perché vorremmo aiutare il legislatore e le scuole a costruire strumenti per la
valutazione formativa. La nostra esperienza di scuole Senza Zaino ci ha
permesso nel tempo di raccogliere materiali e strumenti che vanno in questa
direzione e siamo disponibili a confrontarci e contribuire alla costruzione di
nuovi criteri valutativi.
Sulla
base di queste considerazioni la Rete "Scuole Senza Zaino per una scuola
comunità" lancia la campagna "Togliere il voto per aggiungere",
rivolge un appello al Governo per l'abolizione del voto numerico nel primo
ciclo d'istruzione e invita dirigenti, docenti e genitori a condividere e
sostenere la campagna sottoscrivendo la petizione.
"La scuola la vorrei senza pagelle e con tante cordiali chiacchiere con i genitori, perché, alla fine, invece di una bella pagella, si abbia un bel ragazzo, cioè un ragazzo libero, sincero, migliore comunque" (Mario Lodi)
Documento approvato dal Gruppo di Coordinamento Nazionale della Rete Senza Zaino - Firenze, 11 marzo 2016
Il testo della petizione in formato pdf: [clicca qui]
Il
modulo cartaceo per la raccolta delle firme [clicca
qui]
Il
modulo on-line: [clicca
qui]
Dell'esperienza della Rete Scuole Senza Zaino ce ne siamo già occupati nel 2012 [clicca qui] e [clicca qui] e nel 2014 [clicca qui].
Rassegna stampa:
-
articolo di Alex Corlazzoli, Il Fatto Quotidiano, 5 aprile 2016 [clicca
qui]
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