In occasione della Giornata della Memoria 2015 il Cesp-Centro Studi per la Scuola Pubblica
ha curato la pubblicazione del volume “Sui banchi del Regime. Studiare
nella scuola fascista”. Le firme dei testi sono di storici esperti
nonché profondi conoscitori della scuola dall’interno.
L’oggetto
cui questi materiali di riflessione rivolgono lo sguardo è il fascismo,
il regime che varò una legislazione razzista e antisemita, discriminò
ebrei e africani, perseguitò chi non si piegava al razzismo di Stato e
partecipò attivamente alla deportazione degli ebrei verso lo sterminio.
In particolare si è scelto di puntare i riflettori storici sulla scuola
del regime, soprattutto quella elementare, che si avviava ad accogliere
percentuali della popolazione italiana sempre più ampie e che quindi
funzionò come un potentissimo dispositivo di educazione (e
indottrinamento) delle classi popolari. Il regime ne comprese subito
l’importanza.
Una pubblicazione utile per far riflettere gli studenti sulla cultura fascista, sulla propaganda e sulle leggi razziali.
Il testo completo del volume “Sui banchi del Regime. Studiare nella scuola fascista” [clicca qui]
L’indice della pubblicazione:
- Piero Fossati, Perché i maestri divennero fascisti ( pag. 7)
- Alberto Gagliardo, Il fascismo in aula: occupare lo spazio per colonizzare l’immaginario (pag. 10)
- Fabio Targhetta, Quando anche le pagelle erano uno strumento di indottrinamento (pag. 14)
- Alberto Gagliardo, Militarizzare la scuola (pag. 17)
- Gianluca Gabrielli, Come nacque la “scuola di razza” (pag. 20)
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