Sabato 24 maggio 2014 (ore 15:00) a Macao verrà proiettato il film Scuola senza fine di Adriana Monti. Il film racconta l'esperienza di Lea
Melandri, Adriana Monti, Amalia Molinelli, Ada Flaminio, Antonia
Daddato, Teresa Paset, Rina Aprile, Micci Toniolo, Paola Mattioli, Maria
Martinotti, alcune delle protagoniste di un’esperienza inedita
avvenuta tra il 1976 e il1986: le 150 ore delle donne organizzate nella
scuola di via Gabbro del quartiere Affori-Bovisasca di Milano. Un
percorso che seppe dare voce, e quindi corpo ed esistenza, a un certo
gruppo di donne casalinghe attraverso la scrittura, e che si trasformò
in gruppo di studio e ricerca da cui nascerà, dieci anni dopo, la Libera Università delle Donne di Milano.
«I
loro scritti mostravano una capacità di pensiero indipendente non
bloccato da paroloni o da ideologie o teorie intimidatorie; loro
giocavano con le teorie o le usavano come formule magiche ma arrivavano
sempre a porre domande alle quali nessuno aveva ancora risposto. Questo
tipo di approccio con la cultura causò ovviamente una serie di problemi
non indifferenti, ma questo non fa parte di ciò che si mostra nel film.
Lascio il compito di tracciare questa parte della storia a scritti e
documenti che verranno nel futuro.» (Adriana Monti)
Introduzione alla sceneggiatura del film, di Adriana Monti [clicca qui]
MACAO, nuovo centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca
Viale Molise, 68 Milano h. 15.00
Dibattito e istallazione permanente
Con Lea Melandri
Hangar – sottotetto
Lea Melandri ha
insegnato in vari ordini di scuole e nei corsi per adulti. Attualmente
tiene corsi presso l’Associazione per una Libera Università delle Donne
di Milano, di cui è stata promotrice insieme ad altre fin dal 1987. È
stata redattrice, insieme allo psicoanalista Elvio Fachinelli, della
rivista L’erba voglio (1971-1978), di cui ha curato l’antologia L’erba voglio. Il desiderio dissidente (Baldini & Castoldi 1998). Ha
preso parte attiva al movimento delle donne negli anni Settanta; di
questa ricerca sulla problematica dei sessi, che continua fino a oggi,
sono testimonianza le pubblicazioni: L’infamia originaria (Edizioni L’erba voglio 1977, Manifestolibri 1997); Come nasce il sogno d’amore (Rizzoli 1988, Bollati Boringhieri 2002); Lo strabismo della memoria (La Tartaruga Edizioni 1991); La mappa del cuore (Rubbettino 1992); Migliaia di foglietti (Moby Dick 1996); Una visceralità indicibile. La pratica dell’inconscio nel movimento delle donne degli anni Settanta (Fondazione Badaracco, Franco Angeli Editore 2000); Le passioni del corpo. La vicenda dei sessi tra origine e storia (Bollati Boringhieri 2001); Preistorie. Di cronaca e d‘altro (Filema 2004; cura e posfazione di Manuela Fraire e Rossana Rossanda); La perdita (Bollati Boringhieri 2008); Amore e violenza. Il fattore molesto della civiltà (Bollati Boringhieri 2011). Ha tenuto rubriche di posta su diversi giornali: Ragazza In, Noi donne, Extra Manifesto, L’Unità. Collaboratrice della rivista Carnet e di altre testate, ha diretto, dal 1987 al 1997, la rivista Lapis. Percorsi della riflessione femminile, di cui ha curato, insieme ad altre, l’antologia Lapis. Sezione aurea di una rivista (Manifestolibri 1998). Il 2 ottobre 2011 è stata eletta presidente della Libera Università delle Donne di Milano. Il 7 dicembre 2012 è stata insignita dell’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano.
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