A Cochabamba, in Bolivia, l’autunno è stagione di raccolto. I ragazzi della scuoletta di Santa Rosa de Lima hanno coltivato ortaggi e ora possono godersi il frutto della loro fatica. Li aiuta la Fundación Abril, diretta da Oscar Olivera, il protagonista più noto della guerra dell’acqua del 2000. Il progetto agroecologico educativo serve a “imparare facendo”, a rafforzare i legami comunitari, a non sprecare l’acqua e a migliorare l’alimentazione di ragazzi che, in Bolivia come qui, mangiano troppo cibo-spazzatura
Mercoledì 30 ottobre, nella scuoletta Santa Rosa de Lima del municipio di Arbieto, dipartimento di Cochabamba, Bolivia, è stato fatto il secondo raccolto negli orti scolastici. Con allegria ed emozione i ragazzi e le ragazze hanno raccolto gli ortaggi: lattughe, cipolle, ravanelli, oltre ad alcune specie native come la quirquiña (una pianta sudamericana il cui sapore somiglia a un mix tra la ruta, il coriandolo e la rucola, ndt). Più tardi, con l’aiuto degli insegnanti, di alcuni componenti della Fundación Abril e di altri volontari venuti a dare una mano, il raccolto è stato lavato e preparato per una enorme e deliziosa insalata fresca, che tutti hanno potuto gustare.
Questa attività fa parte del progetto Orti scolastici per la vita e l’allegria e serve a dimostrare come attraverso il lavoro concreto produttivo e l’agroecologia gli studenti e le studentesse non solo possano imparare facendo, ma riescano a rafforzare i loro vincoli comunitari e migliorare la loro alimentazione alimentandosi di un cibo che è frutto delle loro mani. Una volta conclusa la prima parte del progetto, quella che riguarda gli ortaggi, si passerà a cereali, farinacei e leguminose come la quinua, l’amaranto, l’orzo e il lupino.
Il direttore della Fundación Abril, Oscar Olivera, spiega che è indispensabile e urgente migliorare la qualità dell’alimentazione degli scolari di Cochabamba (e del mondo intero) perché molti di loro hanno perso la consuetudine di mangiare ortaggi e cereali per rimpinzarsi di caramelle e gassose. La prossima scuola che sarà sostenuta dalla Fundacion (ricerca sul campo e monitoraggio delle possibilità, formazione agli insegnanti, ai genitori e ai ragazzi, fornitura di sementi e strumenti per la coltivazione) sarà la scuola andina di Cliza. Gli obiettivi, spiega Oscar Olivera, sono gli stessi: che i ragazzi si mettano in relazione in modo diretto con la natura, che diano il giusto valore all’importanza dell’acqua e che apprendano a condividere le risorse ed essere solidali tra loro.da http://comune-info.net/
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