Il diffondersi della festa di Halloween in Italia è legato non solo alla
globalizzazione, ma anche all'introduzione nella scuola pubblica
italiana dell'insegnamento della lingua inglese. I docenti specialisti
di inglese, da sempre, fanno di questa data un momento di festa per
tutti gli alunni e, sinceramente, per me non fanno alcun male. Anzi.
Come non credo facciano male né debbano suscitare scandalo, all'interno
delle scuole pubbliche, ma anche delle private, la presenza di alunni
immigrati magari dal Marocco o dalla Cina che, interrogati dai compagni,
magari non sanno bene cosa è il Natale e chi è Gesù. Lo stupore dei
compagni italiani è grande, ma può rivelarsi proficuo per tutti
discuterne insieme, - anche al di fuori delle ore dedicate dalla nostra
scuola pubblica all'educazione cattolica - per parlare insieme delle
religioni: della nostra, della loro.
A ogni modo, nella chiesa
cattolica, da decenni, le vocazioni sono in calo. È cosa nota. Forse è
anche per questo che alcune comunità cattoliche, in Italia, si sentono
disturbate dalle cosiddette religioni alternative. O dallo gnosticismo.
Dal millenarismo. Dal panteismo. Dal relativismo. Dal sincretismo.
Da
chi crede nella reincarnazione, ma anche nella divinazione e nella
cartomanzia. Forse è per questo che pare irritata da chi si avvicina
alla cosiddetta filosofia new age, allo yoga, al salutismo,
all'ufologismo, alla magia, all'occultismo e alla stregoneria. E, per
non farsi mancare niente, è irritata da chi festeggia la festa di
Halloween. Questa della festa di Halloween è una campagna - stavo per
dire una crociata - che da un decennio e più, in questo periodo
dell'anno, viene regolarmente lanciata. I vescovi dell'Emilia-Romagna,
da sempre i più attivi nel contrasto delle tipologie di credenze e
concezioni di vita che, a loro parere, sono fortemente negative,
quest'anno hanno dato alle stampe addirittura un libretto di un
centinaio di pagine. Firma: Conferenza episcopale regionale
dell'Emilia-Romagna. La black list delle pratiche considerate tra le
cause dell'allontanamento di giovani e giovanissimi dalla Chiesa
cattolica è lunghissima.
Sostiene monsignor Luigi Negri, arcivescovo
di Ferrara-Comacchio: «In questo momento la società pullula di
religioni fai da te. È un fenomeno molto complesso che ha anche motivi
economici e che investe giovani e giovanissimi: le grandi discoteche
sono i primi luoghi di reclutamento e iniziazione». Nel documento si
parla di «devianze religiose» e di «derive spiritualistiche». La new
age? Riduce l'incontro con Dio «a una specie di viaggio dentro il
proprio io» e commette il peccato - scusate il gioco di parole, - di non
contemplare «la concezione di peccato né il bisogno di redenzione». Ce
ne è anche per il salutismo. Che fa? Semplice: «Finisce per dissolvere
Cristo nell'animismo pagano». Inoltre «è bene non sottacere la
pericolosità per la salute delle persone causata dalla frequentazione di
corsi che prevedono l'uso di tecniche mutuate dalla psicoterapia, dallo
yoga, dal training autogeno, applicate in modo spurio e disordinato da
persone incompetenti, senza adeguati controlli. L'elemento
egocentrico-narcisistico, introdotto dall'uso improprio di certe
tecniche, può incidere sull'equilibrio psico-affettivo e provocare
particolari patologie e disturbi». Colpisce come si faccia di tutte le
erbe un fascio: dallo yoga al satanismo, dalle religioni orientali alle
mode. Colpisce la leggerezza liquidatoria non priva di ignoranza
sull'argomento, non si capisce se voluta o casuale. Ma la scomunica e la
rabbia nei confronti della crescente diffusione della festa di
Halloween, come sempre, se non raggiungono proprio altezze mistiche,
sono comunque esemplari: «Una festa importante per i satanisti», che è
«contraria all'autentica vocazione cristiana». Per una Chiesa che
dovrebbe parlare al mondo intero, non è male. Chissà cosa ne penseranno i
paesi di lingua anglosassone. La Cei dell'Emilia-Romagna non ha nessuna
voglia di scherzare o prendere sotto gamba i nefasti segni dei tempi.
Halloween,
per il teologo don Lorenzo Lasagni, è addirittura «l'anticamera verso
percorsi esoterici, fino ad arrivare al satanismo». Già, quanti sono
oggi gli esorcisti nella nostra Chiesa? Anche loro sono in crisi di
vocazione?
Vabbé, questo articolo è finito. Alcune domande
conclusive: solo a me pare un po' esagerata e leggermente strumentale
questa preoccupazione tutta cattolica per la festa di Halloween e le
religioni non monoteiste? Ma al mondo non ci sono proprio altri problemi
più degni di attenzione e di risoluzione? Possibile che feste religiose
e non religiose possano convivere? E perché prendersela con la
commercializzazione di Halloween e non anche con l'Albero di Natale, già
che ci siamo?
(Giuseppe Caliceti, il manifesto, 29 ottobre 2013)
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