Ritorna alle stampe Giuseppe Caliceti, insegnante elementare, ma anche poeta, scrittore, organizzatore culturale.
Il nuovo libro, “Una scuola da rifare, Lettera ai genitori” (Feltrinelli), parte da uno scenario drammaticamente noto: i tagli che a partire dal 2008 i ministri Tremonti e Gelmini abbattono sulla scuola italiana. Caliceti, sotto forma di una lunga lettera ai genitori, analizza lo stato di salute della nostra scuola e provoca i genitori: l’istruzione primaria non è una bambinaia che tiene impegnati i figli per qualche ora, l’istruzione primaria è il momento fondamentale della loro formazione. Dice Caliceti: “A chi mi chiede in cosa consiste esattamente il mio lavoro potrei rispondere che insegno a leggere e a scrivere, ma preferisco dire che gestisco gruppi di bambini. I contenuti delle materie che insegno in questi trent’anni sono cambiati più volte – pensate alla storia, alla geografia, ma anche all’italiano o alla matematica. Sono cambiate le materie stesse: ne sono state introdotte nuove, ne sono state soppresse o ridimensionate altre. Una cosa è rimasta: la funzione educativa. L’impegno, attraverso l’istruzione a questa materia o a quel contenuto, di educare. è una responsabilità non piccola. Per questo mi sforzo di trovare sempre il tempo per affiancare a ogni attività di apprendimento un’attività parallela: quella della condivisione”.
La scuola pubblica non è morta, e ricostruirla dall'interno è un dovere
Una recensione del libro a cura dello stesso Giuseppe Caliceti dal sito di ReteScuole [clicca qui].
Una breve biografia di Giuseppe Caliceti [clicca qui].
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