25 giu 2015

approvata dalla regione lombardia la legge che promuove e finanzia gli orti didattici, sociali, urbani e collettivi

Il Consiglio regionale lombardo ha approvato all’unanimità, nella seduta del 23 giugno 2015, la legge che riconosce, promuove e finanzia gli orti didattici, sociali, urbani e collettivi.
Il dispositivo consente ai Comuni, agli Istituti scolastici e agli enti gestori di aree protette, in collaborazione con le associazioni di cittadini e aziende agricole senza fine di lucro, la possibilità di presentare progetti e concorrere a realizzare l’orto.

I progetti devono riguardare la valorizzazione, la condivisione e la diffusione di conoscenze in campo alimentare e agricolo, con lo scopo di favorire famiglie ed enti che intendono anche in contesti urbani produrre orti o coltivazioni, salvaguardando dal degrado il verde urbano e perturbano e limitando il consumo del suolo.

Tra i requisiti, l’applicazione di tecniche di agricoltura sostenibile con particolare attenzione al risparmio idrico, al riciclo dei rifiuti e alla salvaguardia della fertilità dei suoli.

Per accedere ai contributi regionali i proponenti devono inviare i progetti alla Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia entro il 30 novembre di ogni anno.
Per il 2016 lo stanziamento previsto è di 150 mila euro, destinati a coprire il cinquanta per cento delle spese sostenute, per un importo massimo di 300 euro ciascuno per gli orti sociali, periurbani e urbani e 600 euro per ogni orto didattico e collettivo.



Per orti didattici si intendono aree all’interno dei plessi scolastici, o gestite attraverso convenzioni con enti/aziende agricole, destinate alla formazione degli studenti a pratiche ambientali sostenibili. Gli Istituti Scolastici e i Comuni devono presentare progetti di durata almeno triennale rivolti agli studenti delle materne, elementari e medie inferiori. L’orto didattico dovrà avere una dimensione di almeno 25 metri quadrati e includere almeno 5 varietà orticole e frutticole diverse.



Altre definizioni:

orti sociali: appezzamenti di terreni agricoli nella aree periferiche delle cità individuati quale possibile strumento di aggregazione sociale per gli anziani e di sostegno alle categorie sociali più deboli.

orti urbani: aree all’interno dell’agglomerato cittadino che contribuiscono al recupero di aree degradate, abbandonate e sottoutilizzate delle città, configurandosi quali innovativi elementi del paesaggio urbano contemporaneo.

orti collettivi: appezzamenti di terreni gestiti da associazioni organizzati con la finalità di dare l’opportunità a chi non ha un orto e non ha sufficienti conoscenze tecniche di beneficiare di un lavoro collettivo.


Il testo della Legge Regionale 1. Luglio 2015 n. 18 "Gli orti di Lombardia. Disposizioni in materia di orti didattici, sociali periurbani, urbani e collettivi": [clicca qui]

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