10 gen 2010

il tetto del 30% di alunni stranieri per classe: un arbitrio della Gelmini che richiede una risposta chiara e concreta (di corrado mauceri)

La raccomandazione della Ministra Gelmini (in realtà la Circolare è firmata da un suo Direttore Generale) oltre ad essere rozza e discriminatoria, è anzitutto arbitraria.

Sarà opportuno ricordare alla Ministra Gelmini (ma anche ai suoi funzionari!) che i criteri per la composizione e la formazione delle classi sono di competenza esclusiva degli organi di democrazia scolastica e cioè dei collegi dei docenti e dei consigli di istituto. L'art.10 del T.U. n. 247/94 stabilisce difatti che Il consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi e l'art. 7 attribuisce al collegio dei docenti la competenza di formulare le specifiche proposte, tenendo conto di detti criteri generali.

Nessuna competenza ha in materia il Ministro. La circolare con cui è stata diramata la raccomandazione di stabilire un tetto del 30% di alunni stranieri per classe è quindi anzitutto arbitraria, priva di alcuna efficacia ed invasiva dell'autonomia scolastica. Le scuole devono pertanto considerarla per quello che è : una peregrina pensata della Ministra, molto probabilmente mal consigliata da qualche solerte funzionario.

Non può però essere sottovalutata perché è indicativa di una idea sbagliata che la Ministra si è fatta della scuola e dei suoi complessi problemi didattici e pedagogici. La Ministra ritiene che le scuole siano uffici alle sue dipendenze e soprattutto che complessi e delicati problemi come quello dell'inserimento degli studenti stranieri (ma molti sono in realtà italiani!!) si possano affrontare in modo burocratico, espropriando gli organi della scuola che invece possono intervenire con maggiore cognizione di causa e in modo più efficace.

Piuttosto la Ministra, se veramente vuole garantire una più efficace integrazione degli studenti stranieri, provveda a ridurre il numero degli alunni per classe, a garantire le risorse finanziarie necessarie per consentire alle scuole tutte le più opportune iniziative a sostegno dell'integrazione, ecc.

La circolare è quindi priva di alcuna efficacia; sarà però opportuno che il mondo della scuola dia un segnale concreto di rifiuto di questa politica ministeriale, contestando tali comportamenti che invadono le competenze della scuola e propongono soluzioni burocratiche e discriminatorie per problemi seri di natura didattica. Sinistra per la Costituzione che ha aderito al Tavolo Regionale per la difesa della scuola Statale proporrà nella prossima riunione l'impugnativa di tale circolare. E' auspicabile però una risposta unitaria del mondo della scuola e delle istituzioni democratiche.

Corrado Mauceri
(di SpC)

Dal sito www.pubblica.istruzione.it:
- La Circolare del Ministero (c.m. n. 2): leggi qui
- Il comunicato stampa del Ministero: leggi qui

1 commento:

Marta Rampichini ha detto...

Ho appena letto la circolare e l'articolo di Mauceri, concordo con quest'ultimo.
Il cappello introduttivo della circ. parla di "diversa provenienza sociale, culturale, etnica e con differenti capacità ed esperienze": a questo punti TUTTI siamo "stranieri"! Chi di voi ha in classe due (non il 70%) studenti con la stessa provenienza sociale e con le stesse capacità ed esperienze?!? Poi si parla di "garantire [...] condiz. di parità"... e invece si chiede di non iscriverne più del 30%! Dov'è la parità? Perché uno straniero, per avere la parità, non può andare nella scuola richiesta quando il suo vicino di casa, solo perché italiano, invece può? e in che scuola lo mandiamo? Facile, nelle scuole "paritarie" (quinto puntino del punto 3a). Chi gliele paga?
Invece si parla di "mediatori culturali" solo in nota, quando questa potrebbe essere una delle risorse da potenziare, assieme ai corsi di lingua italiana per stranieri, i corsi di formazione per gli insegnanti ecc. ecc.