Lo scorso 17 ottobre al Ministero dell’Istruzione si è tenuto l’incontro
di insediamento dell’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli
alunni stranieri e per l’intercultura, tornato a riunirsi dopo
sette anni. A istituirlo, con un apposito decreto [d.m. 718 del 5/9/2014], il ministro dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini con l’obiettivo di
individuare soluzioni per l'adeguamento delle politiche di
integrazione scolastiche alle reali esigenze di una società sempre più
multiculturale e in costante trasformazione. L’Osservatorio avrà
compiti consultivi e propositivi. Dovrà, in particolare, promuovere e
“suggerire” politiche scolastiche per l’integrazione degli alunni con
cittadinanza non italiana e verificarne la loro attuazione (anche
tramite monitoraggi), incoraggiare accordi interistituzionali e
favorire la sperimentazione e l’innovazione metodologica didattica e
disciplinare. Tra i compiti dell’Osservatorio anche quello di esprimere
pareri e formulare proposte su iniziative normative e amministrative
di competenza del Miur.
Al termine dell'incontro il Ministro Stefania
Giannini ha dichiarato la necessità di integrare il
documento “La Buona Scuola” con un capitolo finale in cui includere il
tema dell’integrazione scolastica degli alunni con cittadinanza non
italiana.
In effetti, avevamo immediatamente segnalato questa carenza nel documento "La buona scuola" [cfr. il ns post del 3/9/2014]:
"Ancorché
sia prematuro esprimere un giudizio su un documento così ampio ed
articolato, ci sembra molto deludente non aver trovato alcun riferimento
ed attenzione ai bisogni e alle necessità di centinaia di migliaia di
studenti stranieri che frequentano la scuola italiana. Probabilmente è
nostra disattenzione. Cercheremo con maggiore attenzione nelle pieghe del documento"
Meglio tardi che mai. A redigere il
capitolo saranno, su decisione del Ministro, i membri dell’Osservatorio.
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