Il
Progetto Alice nasce nel 1994 a cura di un insegnante trevigiano,
Valentino Giacomin, che, dopo aver lavorato come maestro in Italia nella
scuola pubblica, ha deciso, insieme con Luigina De Biasi, di continuare
la propria ricerca educativa e spirituale nel subcontinente indiano. Lo
scopo del progetto è di:
1.
realizzare delle esperienze e delle ricerche per un’Educazione
Integrata nella scuola primaria, secondaria e superiore nei villaggi
rurali di tre degli stati più problematici dell’India (Bihar, Uttar
Pradesh e Arunachal Pradesh) ;
2. offrire un’educazione e istruzione di alta qualità anche alle categorie meno abbienti;
3.
rispondere alle esigenze delle moderne società multiculturali,
multietniche e plurireligiose. Il concetto base riguarda la ricerca
dell’Unità, oltre le divisioni create dalle nazionalità, dalle
tradizioni, dalle religioni per educare gli studenti ad una pacifica
convivenza nelle società multiculturali e pluraliste.
La prima scuola nasce a Sarnath, nello Stato dell’Uttar Pradesh, luogo sacro per gli induisti e i gianisti, a 12 chilometri da Benares. Da
allora, molte scuole sono nate dalle iniziative di studenti e
"seguaci", in Italia, Germania, Francia e Taiwan, e il progetto ha
ricevuto in più occasioni l'apprezzamento del Dalai Lama, che gli ha
conferito il suo patrocinio dal 2006.
Alice
Project è una scuola interculturale e interreligiosa che pone al centro
del proprio programma la conoscenza di se stessi e l'amore nei
confronti del mondo e di ogni creatura vivente. La premessa della
metodologia del Progetto è che la sofferenza è causata da una errata
percezione della realtà che è comunemente conosciuta come ignoranza.
Questa ignoranza è la causa dell’inquinamento della mente!
Il
Progetto deriva il suo nome dal famoso libro di Lewis Carrol: “Alice
nel Paese delle Meraviglie” e, come Alice, la scuola invita i bambini a
entrare nella terra magica della nostra mente inconscia, esplorando il
mondo interiore di pensieri, sentimenti ed emozioni e ad attraversare i
confini tra la nostra interiorità e le realtà esterne. In questo modo si
spera, essere in grado di capire e affrontare meglio le sfide e le
contraddizioni del nostro mondo quotidiano.
Il programma scolastico unisce tre discipline fondamentali :
1.
Le tradizionali materie imposte dal governo indiano, cioè: Matematica,
Scienze, l’Hindi, il Sanscrito, Inglese, Storia, Biologia, Chimica e
Geografia;
2. Le antiche discipline indiane di yoga, meditazione, medicina ayurvedica e massaggio;
3.
I rami universali integrati di apprendimento, per esempio danza,
dharma, teatro, arte, mitologia, ecologia, agricoltura, lavoro sociale,
insegnamenti etici e la filosofia.
Per approfondimenti sul metodo della scuola, rimandiamo al sito ufficiale [il metodo].
Il
prossimo 26 settembre verrà presentato alla libreria Lovat di Villorba
(Tv) il libro di Gloria Germani "A scuola di felicità e decrescita:
Alice project" (Terra Nuova Edizioni,
2014), prefazione del Dalai Lama [locandina]. Il libro è il risultato
di numerose visite che l'autrice ha compiuto a Sarnath nel corso degli
anni, colpita dalla serenità degli studenti e dall'educazione alla
sostenibilità e alla pace. Nel libro le parole e l'esempio di Giacomin
si intrecciano con le voci dei molti pensatori (Terzani, Illich,
Latouche) che in questi anni stanno smascherando i limiti e le
contraddizioni dei modelli di conoscenza e di sviluppo dell'Occidente
industrializzato. Nel volume, capitolo dopo capitolo, si delinea la
forza di un progetto che pone l'educazione alla consapevolezza, la non
violenza, la ricerca di una felicità slegata dai beni materiali e dal
consumo, al centro, per cercare di costruire tutti insieme un mondo
migliore.
Il sito del Progetto Alice [clicca qui]
Un articolo da Terra Nuova – marzo 2009 [clicca qui]
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