19 nov 2012

pillole del sapere o supposte del sapere?

La trasmissione “Report” andata in onda domenica sera 18 novembre 2012 era dedicata alle vicende della Banca Popolare di Milano. Tra i tanti episodi raccontati, merita attenzione la vicenda degli appalti pilotati al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
La storia: una commissione del Ministero elargisce, attraverso la Consip e banche compiacenti finanziamenti a privati (circa 730 mila euro, contratto senza gara d’appalto) per acquistare 12 “pillole del sapere”. Sono spot della durata di 3 minuti realizzati con l’intento di aiutare il mondo della scuola nella costruzione e nella gestione delle lezioni in classe. I video, destinati alle scuole elementari e delle scuole medie (dai 6 ai 14 anni), sono suddivisi, per ciascun livello scolastico, in 10 materie.
Tra le pillole, ha colpito l’immaginazione di tutti quella del semaforo [guarda].
Dunque, se da una parte la scuola viene privata di risorse ed è falcidiata dai tagli, dall’altra il Ministero dell’Istruzione è in grado di elargire soldi pubblici attraverso un sistema affaristico che ruota attorno a commissioni ministeriali, Consip, banche amiche, amici degli amici per acquistare quelle che ormai tutti hanno ribattezzato le “supposte del sapere”.
E’  di queste ore la notizia delle inchieste aperte dalla Procura di Roma e dalla Guardia di Finanza.

Il video dalla trasmissione Report "La Banca degli Amici" trasmessa il 18 nov 2012 da Rai3:
[guarda] (dal minuto 19:52).

1 commento:

HoSmarritoLaSperanza ha detto...

"il semaforo" è forse il video che meglio esprime le competenze del committente: PROSSIME ALLA MERDACCIA