In questi giorni molti siti web hanno riproposto ai propri lettori la poesia di Adriano Sofri pubblicata dal quotidiano la Repubblica l’11 gennaio.
Ispirata alla poesia di Primo Levi posta in epigrafe al libro testimonianza su Auschwitz “Se questo è un uomo”, Sofri la ripropone dopo i fatti di Rosarno e la dedica a tutti i migranti che vivono in condizioni di schiavitù.
Una poesia che colpisce, che sa suscitare giusti interrogativi, che ci aiuta ad uscire dal torpore e dall’indifferenza, che, soprattutto, ci invita a riflettere sullo stato di barbarie in cui viviamo (per ingrandire il testo, clicca sulla poesia).
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