Il 12 dicembre 2011 il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul sito dell’Ansas, l'[Agenzia nazionale dello sviluppo per l'autonomia Scolastica] un bando [leggi] per il reclutamento di insegnanti in esubero da “specializzare” nel sostegno.
Il bando aveva causato numerose polemiche da parte delle associazioni delle persone con disabilità e di quelle del mondo della scuola poiché il corso di abilitazione previsto era costituito da due ore di formazione in presenza, seguite da 120 ore di formazione on-line (un corso abilitante prevede 800 ore, esami di didattica speciale e per l’integrazione, area psicologia, psicopatologica e dello sviluppo, normativa dedicata alla disabilità, laboratori applicativi, e un lungo tirocinio).
«Le Associazioni di persone con disabilità non sono disponibili ad accettare una tale superficialità nella formazione dei futuri docenti per il sostegno»: sono le parole di Salvatore Nocera, vicepresidente nazionale della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) a seguito della pubblicazione del bando. Lo stesso Nocera - in una lettera inviata al Direttore Generale dell'ANSAS e ai vari altri referenti ministeriali coinvolti - aveva chiesto che quel bando fosse rivisto, almeno per alcuni articoli specificamente analizzati.Il 5 gennaio scorso, l’Ansas, con il Decreto n. 10 [leggi], ha deciso di «revocare in autotela» il precedente provvedimento, «per sopravvenuti motivi di pubblico interesse e di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario», determinando quindi «la caducazione [!] in via automatica di tutte le candidature inoltrate».
Soddisfazione è stata espressa anche dall'ANIEF [AssociazioneProfessionale Sindacale], organizzazione che si è distinta per una dura protesta e che in una nota ufficiale rileva di voler «continuare a vigilare, nell'interesse di alunni e docenti, su ogni azione che verrà intrapresa sulla formazione degli insegnanti».
«Anziché ipotizzare nuovi modelli per la formazione degli insegnanti di sostegno, che dal 1998 è stata delegata con successo alle Università, il Ministero - viene ancora sottolineato da parte dell'ANIEF - farebbe bene ad attivarsi ad esempio per formare gli insegnanti sui disturbi specifici di apprendimento, a un anno dall'approvazione della Legge 170/2010 [leggi il ns post del 14 ott 2010], e per fare attivare dai Direttori Scolastici Regionali tutti i posti in deroga, senza discriminare o penalizzare gli alunni con handicap meno gravi nell'assegnazione delle ore».
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