22 ott 2010

al lavoro al lavoro, ma quale obbligo ...

Lo scorso gennaio 2010 [leggi] avevamo segnalato l'approvazione di un emendamento - presentato dalla maggioranza - al disegno di legge sul lavoro, in cui era previsto che l'apprendistato poteva valere a tutti gli effetti come assolvimento dell'obbligo dell'istruzione. Ebbene nella seduta del 19 ottobre 2010 dalla Camera dei Deputati è stato approvato in via definitiva (al termine della settima lettura) il Disegno di legge delega denominato Collegato lavoro [leggi]. Poche parole: "... l'obbligo di istruzione (...), si assolve anche nei percorsi di apprendistato per l'espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione di cui al predetto articolo 48 del decreto legislativo n. 276 del 2003" (art. 48 comma 8)." Dunque tutto confermato: l'approvazione definitiva del ddl lavoro è un ulteriore passo verso la demolizione dell'obbligo scolastico a 16 anni.

Nei fatti, l'ultimo anno di istruzione obbligatoria (il secondo anno delle superiori, in un percorso regolare) potrà essere assolto con un contratto di appprendistato. Sarà dunque consentito andare a lavorare a 15 anni, senza completare un percorso formativo di base all'altezza dei cambiamenti in atto nella società e nel mondo del lavoro.

Due considerazioni: da una parte siamo di fronte ad un ulteriore allargamento delle disuguaglianze sociali (chi beneficierà di questa "opportunità" se non le famiglie più disagiate e con difficoltà di apprendimento?), dall'altra non dimentichiamo che spesso i contratti di apprendistato sono sinonimo di negazione di diritti e non hanno alcun contenuto formativo.

Nessuna sorpesa, tutto come previsto: demolire l'apprendimento di massa e cancellare i diritti dei lavoratori.

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