Anche per le mamme di origine straniera l’anno scolastico è finito con una promozione a pieni voti. Venerdì scorso a Palazzo Marino in 170 hanno ricevuto l’attestato di partecipazione ai corsi di italiano tenuti da “Mamme a Scuola”, l’associazione di insegnanti ed educatrici volontarie che organizzano corsi di italiano per le mamme straniere e di lingua d’origine ai loro figli (7-14 anni), offrendo alle famiglie anche uno sportello di mediazione linguistico-culturale.
Ogni anno il progetto arriva a coinvolgere circa seicento persone: sono
circa 250 le donne che ogni anno partecipano ai corsi di italiano, 90 i
bambini da 0 a 3 anni che durante le ore di lezione vengono accuditi da
una cinquantina di educatrici volontarie e 110 (tra bambini e ragazzi) a
frequentare i corsi di lingua d’origine. Le volontarie sono un
centinaio circa impegnate nelle diverse attività e una decina mediamente
le professioniste di riferimento per i diversi settori. Ogni anno le
donne che hanno raggiunto una preparazione sufficiente, fanno esami di
certificazione universitaria del livello linguistico.
Il 60% delle mamme che partecipano ai corsi proviene dall’Egitto, il 14% dal Marocco, l’11% dalla Cina e il 14% da altri Paesi. Molte di loro hanno conseguito un titolo di studio nel Paese di origine: il 35% di loro ha il diploma di scuola media superiore e il 24% ha la laurea. I loro mariti invece sono nel 29% dei casi diplomati e nel 16% laureati: il 28% di essi lavora nella ristorazione e il 29% sono operai o muratori.
Il progetto è nato nel 2004 nella Scuola primaria “Rinnovata Pizzigoni” con il sostegno della Fondazione “Franco Verga” grazie alla sua presidente Maria Paola Colombo Svevo. Negli anni seguenti si è esteso anche agli istituti comprensivi “Cadorna”, “Narcisi” e “Maffucci”. Nel 2011 si è costituita l’associazione “Mamme a scuola”.
Mentre le mamme studiano l’italiano, le educatrici si prendendo cura dei loro piccoli (0-3 anni) che iniziano così un loro percorso di apprendimento della lingua italiano e di integrazione, ribaltando i luoghi e ruoli comuni: qui sono le mamme a sedere ai banchi di scuola e qui sono le volontarie italiane a tenere i figli delle mamme di origine straniera.
Insegnare l’italiano è solo una parte delle attività di ‘Mamme a Scuola’ che riconosce nell’apprendimento dell’italiano il primo strumento di integrazione e emancipazione delle donne straniere. L’associazione ‘Mamme a scuola’ è sostenuta da Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara, Fondazione Isacchi Samaja e dal Comune di Milano.
Per ulteriori informazioni cliccare www.mammeascuola.it
Comunicato stampa del Comune di Milano, 7 giugno 2015
Il 60% delle mamme che partecipano ai corsi proviene dall’Egitto, il 14% dal Marocco, l’11% dalla Cina e il 14% da altri Paesi. Molte di loro hanno conseguito un titolo di studio nel Paese di origine: il 35% di loro ha il diploma di scuola media superiore e il 24% ha la laurea. I loro mariti invece sono nel 29% dei casi diplomati e nel 16% laureati: il 28% di essi lavora nella ristorazione e il 29% sono operai o muratori.
Il progetto è nato nel 2004 nella Scuola primaria “Rinnovata Pizzigoni” con il sostegno della Fondazione “Franco Verga” grazie alla sua presidente Maria Paola Colombo Svevo. Negli anni seguenti si è esteso anche agli istituti comprensivi “Cadorna”, “Narcisi” e “Maffucci”. Nel 2011 si è costituita l’associazione “Mamme a scuola”.
Mentre le mamme studiano l’italiano, le educatrici si prendendo cura dei loro piccoli (0-3 anni) che iniziano così un loro percorso di apprendimento della lingua italiano e di integrazione, ribaltando i luoghi e ruoli comuni: qui sono le mamme a sedere ai banchi di scuola e qui sono le volontarie italiane a tenere i figli delle mamme di origine straniera.
Insegnare l’italiano è solo una parte delle attività di ‘Mamme a Scuola’ che riconosce nell’apprendimento dell’italiano il primo strumento di integrazione e emancipazione delle donne straniere. L’associazione ‘Mamme a scuola’ è sostenuta da Fondazione Cariplo, Fondazione Vismara, Fondazione Isacchi Samaja e dal Comune di Milano.
Per ulteriori informazioni cliccare www.mammeascuola.it
Comunicato stampa del Comune di Milano, 7 giugno 2015
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