Siamo ormai agli sgoccioli per la raccolta delle firme contro il buono scuola della Regione Lombardia.
A
partire dall’anno scolastico 2001/2002 la regione Lombardia guidata da
Formigoni ha istituito il Buono Scuola, un sussidio erogato alle
famiglie degli studenti delle scuole private e finalizzato a coprire una
quota delle spese scolastiche. Da quel momento gran parte dei
contributi e sussidi erogati dalla Regione sono stati destinati al Buono
scuola, quindi alle scuole private (oggi la percentuale è dell’80 %,
per un totale di 51 milioni di euro): una vera e propria forma di
finanziamento pubblico indiretto, in pieno contrasto con lo spirito
della Costituzione italiana, che vede nella scuola pubblica un soggetto
fondamentale per la realizzazione dei principi di libertà, uguaglianza e
laicità.
In
questi giorni oltre 8.000 cittadini hanno firmato un appello poiché
ritengono che le risorse pubbliche debbano essere indirizzate alla
scuola pubblica per il miglioramento dell’offerta formativa e delle
dotazioni, per l’integrazione degli alunni stranieri, per il sostegno
del diritto allo studio e per quello ai disabili, per interventi di
contrasto alla dispersione scolastica e per una riqualificazione
dell’edilizia scolastica che punti a parametri di vivibilità, efficienza
energetica e sostenibilità ambientale. Per tali motivi si chiede che la
Regione Lombardia disponga fin da subito la cancellazione del Buono
Scuola.
Per giovedì 5 dicembre
è stabilita la consegna delle firme raccolte, nel contesto di una
audizione chiesta e ottenuta con i componenti della VII Commissione
Istruzione del Consiglio Regionale Lombardo.
L’audizione
è prevista per le ore 15:00, prima verranno sentiti anche i gruppi
studenteschi medi e universitari che porranno all’attenzione del
Consiglio i problemi dell’edilizia scolastica e del diritto allo studio
universitario. Questi gruppi studenteschi saranno poi presenti alla
consegna delle firme sui buoni scuola.
In contemporanea con l’audizione e la consegna delle firme è convocato un presidio davanti all’ingresso della sede del Consiglio Regionale – via Fabio Filzi n. 22 - giovedì 5 dicembre 2013 alle 15:00.
Il volantino [clicca qui]
Invitiamo chi non lo avesse ancora fatto a firmare on-line la petizione: [clicca qui]
1 commento:
Se si conoscesse la qualità di molte scuole "private" (che poi sono "paritarie"), se si sapesse che in Europa gran parte della scuola si fonda su queste e se infine si facessero un po' di conti, si scoprirebbe che le scuole paritarie non solo contribuiscono meglio di quelle a gestione statale alla cultura, ma si risparmierebbe un bel po'... Vi invito ad approfondire prima di fare campagne suicide!
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