Anche quest’anno è stato presentato il nuovo Rapporto di [Sbilanciamoci!] su “Come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace, l’ambiente”. Il Rapporto analizza criticamente le politiche del governo italiano e dell’Unione europea e propone una manovra da 26 miliardi di euro. Si tratta di 106 proposte sia sul versante delle entrate che su quello delle uscite il cui obiettivo è delineare una manovra capace di rilanciare l’occupazione e di operare una redistribuzione della ricchezza nel nostro Paese.
Con
la legge di stabilità il governo propone al Parlamento e al paese delle
scelte ben precise su come allocare le risorse pubbliche, ovvero i
soldi delle nostre tasse. Scelte che hanno impatti di enorme rilevanza
sulle nostre vite. Dal 2001 la campagna Sbilanciamoci! mostra che sono
possibili delle decisioni radicalmente differenti, sia dal lato delle
entrate che da quello delle uscite.
Ma
dove prendere i soldi? Ovviamente dove ci sono. E dove impiegarli?
Ovviamente dove sono realmente necessari. I tagli della spesa pubblica
sbagliata, come quella per la Difesa e per le “grandi opere”, possono
consentire di investire nel lavoro, nella tutela dell’ambiente e nella
redistribuzione della ricchezza.
Le
proposte si Sbilanciamoci! sono state ripartite in 7 aree tematiche
principali: Fisco e Finanza, Lavoro e Reddito, Cultura e Conoscenza,
Ambiente e sviluppo sostenibile, Welfare e diritti, Cooperazione pace e
disarmo, Altraeconomia.
Concentriamo la nostra attenzione sulle proposte nell’ambito Cultura e Conoscenza.
La
spesa in Istruzione in Italia è pari al 4,9% del PIL (nei paesi del
nord Europa si arriva ad investire anche il doppio). Inoltre l’Italia è
l’unico paese dell’area OCSE che dal 1995 NON ha aumentato la spesa per
studente nella scuola primaria e secondaria (la media è di un aumento
del 62%).
Sbilanciamoci!
propone un forte rifinanziamento dei settori maggiormente colpiti
negli anni come la cultura (2,4 miliardi) e la conoscenza (1,5 miliardi
per il Fondo di Finanziamento Ordinario delle università, fondamentale
anche per la ricerca, e 1 miliardo per l’edilizia scolastica). Una
particolare attenzione è dedicata alla copertura totale delle borse di
studio universitarie per l’abolizione della figura dell’idoneo non
vincitore (350 milioni), all’eliminazione del dottorato di ricerca senza
borsa (50 milioni), alla lotta alla dispersione scolastica (30
milioni), all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni e
l’integrazione (200 milioni). Viene inoltre proposta l’istituzione di un
fondo nazionale per le attività culturali (600 milioni) e il libero
accesso alle attività culturali da parte di studenti e soggetti in
formazione (50 milioni). Inoltre con l’eliminazione dei fondi alle
scuole private e del buono scuola si risparmierebbero fino a 500 milioni
di euro (minori uscite).
Entrate / uscite previste dal Rapporto Sbilanciamoci! nell’area Cultura e Conoscenza [clicca qui]
Il testo completo del rapporto del rapporto Sbilanciamoci! [clicca qui]
Nel
documento le politiche del governo nell’area Cultura e Conoscenza sono
illustrate da pag. 57 a pag. 75 (nel PDF pagg. 29/38), il dettaglio
delle proposte da pag. 137 a pag. 139 (nel PDF pagg. 69/71)
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