15 nov 2015

con i bambini non si può puntare sull'informazione più un minuto di silenzio (di Claudia Fanti)

Dal sito del MIUR l'invito a docenti, studenti e genitori a dedicare lunedì 16 novembre 2015 nelle scuole un minuto di silenzio alle vittime della strage di Parigi e almeno un'ora alla riflessione su quanto accaduto [clicca qui]. 

Una riflessione di Claudia Fanti, maestra.

Con i bambini non si puó essere diretti e puntare sull' informazione più un minuto di silenzio. Con i bambini bisogna distruggere negli anni i miti della competizione, della rappresaglia, dell'occhio per occhio, dente per dente. É un lavoro lento, fatto di attenzione, condivisa con loro, per le diverse opinioni, per le diverse modalità di convivenza messe in atto nel loro quotidiano vivere insieme. Cooperazione, eliminazione di steccati fatti di voti e giudizi sulle loro fatiche nell'approccio ai saperi sono la base per capire il valore della pace e il benessere generale che ne deriva. Con i bambini non servono narrazioni scandalizzate sull'attualità e sul male. Servono letture di fiabe e miti antichi, coinvolgenti e densi di metafore sul dolore, sulla guerra, sulla mancanza di rispetto e sulle follie umane. Serve una scuola che li metta costantemente in relazione con la presa di piccole responsabilità verso chi non ce la fa, una scuola con adulti che si fanno esempio di giustizia e incoraggiamento in ogni occasione. Serve l'esempio di Maestri che non si fanno comprare, che si fanno critici verso le piccole e grandi ingiustizie quotidiane, che mostrano passione nell'insegnare agli ultimi e che se ne fanno carico con gesti e azioni volte a elevarli. I bambini diventano maestri di se stessi, della propria vita, di un sociale di pace soltanto se li si accompagna nel tempo ad avere fiducia in se stessi e negli altri fornendo loro strumenti culturali e affettivi per farlo. Il resto é retorica. La costruzione di uomini e donne di pace comincia lá dove altrimenti si anniderebbero la dispersione e il rancore, pronti a manifestarsi al primo cenno di coinvolgimento e di plagio da parte di chiunque, astuto, potente e venduto al denaro, ne volesse approfittare per il reclutamento volto ad azioni violente.

1 commento:

caloges ha detto...

Brava. Parole sante. Anzi, laiche.
Sabina Calogero