1 ott 2015

i bambini ci parlano: sul corsivo (di g. caliceti)

Da qual­che set­ti­mana abbiamo inco­min­ciato a pro­vare a scri­vere in cor­sivo. Vi piace? O no? Mi dite per­chè?
«A me piace molto per­chè mi sem­bra che sto diven­tando grande. Per­chè adesso, per esem­pio, posso fare la mia firma». «Per me è un po’ dif­fi­cile, un po’ fati­coso, però è anche più bello. Mi piace più dello stam­pato maiu­scolo per­chè ci sono più curve». «Per me scri­vere in cor­sivo è un po’ come dise­gnare». «Per me è come fare una deco­ra­zione». «Per me ci sono delle let­tere troppo dif­fi­cili: per esem­pio la let­tera effe». «Ma no, è facile!». «Le let­tere basse sono facili, quelle alte sono più dif­fi­cili». «Le let­tere in cor­sivo mi sono più sim­pa­ti­che per­chè… Non lo so, mi sem­brano più pic­cole, più tenere…». «A me piace di più scri­vere il cor­sivo ma senza le maiu­scole per­chè sono difficilissime!».
Pre­fe­rite scri­vere in cor­sivo o in stam­pato maiu­scolo? Che dif­fe­renze trovate?
«Io pre­fe­ri­sco scri­vere in cor­sivo per­chè mi rilassa di più». «Lo stam­pato è più qua­drato, il cor­sivo invece è più rotondo». «Per me quando scrivo in cor­sivo è come se sono sul mare, su una barca, per­chè don­dola tutta la mano». «Io pre­fe­ri­sco lo stam­pato per­chè è più chiaro, più facile». «Però è facile per­chè noi lo abbiamo già impa­rato, lo stam­pato maiu­scolo. Invece il cor­sivo no. Secondo me, dopo, quando lo abbiamo impa­rato e stu­diato per tanti giorni, tante set­ti­mane, tanti anni, dopo può essere più facile anche il cor­sivo». «Per me il cor­sivo non è dif­fi­cile, per me è più facile per­chè è più liscio». «Nel cor­sivo tutte le let­tere sono vicine, sono attac­cate, invece nello stam­pato sono tutte divise». «Lo stam­pato maiu­scolo è più facile da leg­gere». «Per me è dif­fi­cile fare la esse, invece mi piace molto fare la zeta, soprat­tutto quando devo fare il tagliet­tino in mezzo. Anche il tagliet­tino sulla t mi piace molto».
Quali dif­fi­coltà tro­vate a scri­vere in corsivo?
«Che noi lo abbiamo stu­diato ancora poco». «Le maiu­scole: sono dif­fi­ci­lis­sime!». «Però le maiu­scole non le abbiamo fatte ancora molto!». «Sì, però devi fare dei giri con la mano, dei ric­cioli, delle righe e insomma, per me, anche se non le abbiamo ancora fatte, ho già visto che sono molto dif­fi­cili». «Una dif­fi­coltà è che devi stare molto con­cen­trato altri­menti ti sba­gli”. “E’ più facile andare fuori dalle righe». «Per­chè nel cor­sivo ci sono delle let­tere basse, alte, che vanno in su, che vanno in giù e insomma, è più dif­fi­cile». «Anche per me è più dif­fi­cile, però dopo la scrit­tura è anche più varia, più diver­tente, più gra­fica». «Il cor­sivo è una spe­cie di dise­gno, invece lo stam­pato è come scri­vere dei numeri». «Una dif­fi­coltà, per me, sono fare dritte le stan­ghette della di, della pi, della effe, soprat­tutto della effe, per­chè a me ven­gono quasi sem­pre storte».
Avete mai visto scri­vere i vostri geni­tori in corsivo?
«No, io mai. Mio papà scrive solo al com­pu­ter». «Io ho visto solo una volta che ha fatto la sua firma e l’ha fatta in cor­sivo, non in stam­pato maiu­scolo, per­chè poi la firma si fa in cor­sivo, mi pare, non si può fare in stam­pato maiu­scolo». «Io non ho mai visto né mio padre né mia madre che scri­ve­vano in cor­sivo». «Io una volta ho visto su una car­to­lina una scritta in cor­sivo di mia zia, adesso che mi ricordo, però non si capiva bene quello che aveva scritto». «Mia mamma scrive solo al com­pu­ter». «Anche la mia». «Mia mamma non scrive mai, per­chè poi lei, di lavoro, non fa la mae­stra». «Mio padre non ho mai visto che legge o che scrive». «Io ho visto mia nonna che scri­veva una let­tra a una sua amica in cor­sivo». «Mia zia scrive solo le let­tere al com­pu­ter, con l’e-mail». «Anche mio padre».
(Giuseppe Caliceti, il manifesto, 1. ottobre 2015)

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