Dopo l'invito ai Presidi dell'Assessora all'Istruzione della Regione Lombardia Valentina Aprea di approfittare durante la visita ad Expo delle agevolazioni di McDonald's [clicca qui], ecco un'altra curiosa indicazione.
Tra le cose da NON portare nel sito di Expo 2015, gli studenti, oltre a lasciare a casa bevande in lattina o vetro, animali di qualsiasi genere, oggetti che possano essere ritenuti pericolosi o dannosi, non devono introdurre "materiale stampato o scritto contente propaganda a
dottrine politiche ideologiche o religiose".
Le indicazioni sono riportate nell'avviso predisposto dall'Ufficio Scolastico per la Lombardia a cura della Direzione Generale - Ufficio IV – Rete scolastica e politiche per gli studenti:
http://www.istruzione.lombardia.gov.it/indicazioni-scuole-expo-2015/
Si tratta di informazioni destinate alle Scuole per la prenotazione e l'acquisto dei biglietti la sicurezza e regole di comportamento ad Expo. Ecco il punto che ci interessa:
COSA NON PORTARE
All’interno del Sito Espositivo non è consentito introdurre:
[...]
•
Qualsiasi tipo di materiale stampato o scritto, contenente propaganda a
dottrine politiche ideologiche o religiose, asserzioni o concetti
diversi da quelli esplicitamente autorizzati dalle Autorità di Pubblica
Sicurezza;
[...]
Le medesime indicazioni sono riportate a pagina 6 del documento "La tua visita a Milano Expo 2015" che riporta sia il logo di EXPO2015 che quello del Miur [clicca qui].
Il tema è stato anche oggetto di un'interrogazione parlamentare della deputata Annalisa Pannarale a cui ha risposto la ministra per le Riforme Costituzionali e Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi. Il video del Question Time alla Camera dei Deputati del giorno 13/05/2015 [clicca qui] (dal minuto 1:25 al minuto 7:25).
Per la deputata "atterrisce il divieto per le scolaresche di
introdurre nella fiera documenti, disegni, materiale contenenti
asserzioni o concetti diversi da quelli esplicitamente autorizzati
dall'autorità di pubblica sicurezza. In attesa di entrare in possesso di
questo elenco, ricordiamo che la scuola è il cuore della democrazia e
della libertà di espressione e chiediamo come sia accettabile che la
visita ad una fiera possa autorizzare la gravissima lesione di principi
costituzionalmente garantiti quali la libertà di espressione e di
pensiero".
La ministra ha risposto che "il Miur si è limitato a trasmettere le
regole di accesso ad Expo che valgono non per le scolaresche o i docenti
in modo specifico ma che valgono per tutti. Ovviamente Expo Spa è una
società privata, è una fiera che è
qualificata come luogo privato aperto al pubblico e, ai sensi
dell'articolo 1341 del codice civile, chiunque voglia accedere ad Expo
deve sottostare al regolamento. Quindi, attraverso l'acquisto del
biglietto, si accettano anche le regole per l'accesso. Tra queste vi
sono delle regole volte a tutelare la sicurezza".
Sulla vicenda repubblica.it ha realizzato un video [clicca qui] che fa riferimento ad analoga circolare trasmessa dall'USR del Lazio con comunicazione del 24 aprile 2015 (AOODRLA - Prot. n. 9119) [clicca qui]. Il quotidiano on-line punta sull'improbabile divieto per gli studenti di accedere al sito Expo con magliette con scritte politicamente "proibite.
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