Dal 1996 ogni 21 marzo, primo giorno di primavera, si celebra la Giornata della Memoria e dell'Impegno per ricordare le vittime innocenti di tutte le mafie promossa da Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie e da Avviso Pubblico.
"La verità illumina la giustizia è lo slogan scelto per la XX Giornata della memoria che si svolgerà quest’anno a Bologna il 21 marzo.
La
Giornata vuole ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie. Sono
circa 900, semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti
alle forze dell'ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti
politici e amministratori locali, i morti per mano delle mafie solo
perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
Ancora oggi per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità e, quindi, giustizia.
Per accompagnare l’avvicinamento alla giornata l’associazione Libera ha formulato una serie di proposte formative per le scuole [clicca qui].
Ancora oggi per il 70% delle vittime innocenti di mafie non è stata fatta verità e, quindi, giustizia.
Per accompagnare l’avvicinamento alla giornata l’associazione Libera ha formulato una serie di proposte formative per le scuole [clicca qui].
Tra queste segnaliamo “La scuola adotta una vittima di mafia”, un percorso rivolto alle scuole fin dalla nascita di Libera e che connota da sempre la Giornata della memoria e dell’impegno.
Il
progetto vuole coinvolgere i ragazzi delle scuole secondarie (di primo e
secondo grado) in un percorso di ricerca per conoscere la storia delle
vittime di mafia, il loro esempio di cittadini attivi e responsabili e
le motivazioni finali che hanno alla fine determinato la loro morte.
Attraverso l’elenco delle vittime, predisposto da Libera [clicca qui oppure clicca qui],
è possibile rintracciare i nominativi di una o più vittime di mafie sui
quali poi iniziare un percorso didattico finalizzato alla ricostruzione
delle loro storie di vita. Libera consiglia che, nell'intraprendere il
percorso di ricerca, i ragazzi adottino simbolicamente soprattutto
vittime appartenenti al loro contesto territoriale. E’ molto importante
conoscere l'ambiente economico, sociale e culturale in cui si sono
svolti i fatti e cosa da allora è cambiato o comunque è stato fatto.
Ricostruire una storia quindi anche per evidenziare carenze o possibili
prospettive per la propria città, per sottolineare i punti critici che
interessano la sicurezza dei cittadini e per capire infine che è
importante promuovere l'impegno di tutti a scapito di comportamenti di
delega o indifferenza.
Il
progetto trova la sua naturale conclusione con la partecipazione dei
ragazzi alla Giornata della memoria con la presentazione dei materiali
raccolti sulla vittima di mafia.
Anche se non strettamente legato all’iniziativa di Libera, segnaliamo l’Istituto Comprensivo San Marcellino (Caserta) che il 12 marzo 2015 ha ricordato Simonetta Lamberti, una bambina di 11 anni, uccisa da un sicario della camorra nel corso di un attentato il cui obiettivo era il padre, il giudice Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina.
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