Oggi parliamo un po’ dei giocattoli.
«Bello! A me piacciono molto!». «Io a casa ne ho mille!». «Possiamo
dire tutti i giocattoli che abbiamo, Giuseppe?». «Ci sono dei giochi
per maschi e per femmine».
Veramente non parliamo proprio di tutti i giocattoli. Parliamo soprattutto di un giocattolo. Delle bambole.
«No-o!». «Si-i!». «Allora parlano solo le femmine!». «No, possiamo
parlare anche noi, vero Giuseppe?». «Ma cosa dici tu delle bambole?
Tu giochi con le bambole? Tu sei un maschio e giochi con le
bambole?».
Veramente non abbiamo ancora iniziato a parlare. O meglio, sto
ancora parlando io. Dunque, dicevo, oggi parleremo di un tipo
particolare di bambola: le Barbie. Voglio sapere come giocate con
le Barbie.
«Io ci cucino, ci preparo il bagno, la lavo». «A me piace fare la ninna
nanna». «Faccio che si prepara per uscire, che lei si trucca, si
veste, si fa bella per il suo innamorato». «O anche se vuole uscire
con le sue amiche». «Io gioco a pettinarla, a cambiare il modo dei
capelli”. “Io la faccio andare a cavallo». «Io parlo con lei, ci
diciamo delle cose segrete».
Cosa vi piace di più della Barbie?
«I capelli». «Il fisico, perché è magra». «Le gambe, il culetto,
i capelli, tutto insomma». «Ha un bel sorriso e un bel corpo». «E’
sorridente e ha dei capelli bellissimi». «Maestro, lo sai che mia
cugina una volta ha tagliato i capelli della Barbi con le forbici?».
«Anche io una volta, ma solo un po’. Perché. Perché volevo che aveva
i capelli corti».
Adesso faccio la stessa domanda ai maschi. Vi piace la Barbie? E se vi piace, cosa vi piace di più della Barbie?
«A me fa schifo!». «Io non ci gioco, però mi piace che è bionda,
liscia». «A me piace un po’ la sua faccia». «Per me tutto il corpo: sia
davanti sia dietro». «Per me è bella perché è una ragazza». «Mi
piacciono le gambe, i capelli, i piedi, le braccia». «A me non piace:
è troppo piccola». «Neanche a me». «Per me non è brutta, è bella. Però
non mi piace perché. Perché. Cioè, un po’ mi piace e un po’ no.» «A
me piace vederla nuda!».
Qualche maschio ha mai giocato con la Barbi? Alza la mano? Tutti? Veramente? Qualcuno mi racconta?
«Io giocavo con mia cugina. Cioè, lei giocava e io guardavo».
«Maestro, lo sai che io non pensavo che anche i maschi giocavano con
le Barbi?». «Io giocavo a vestirla e svestirla». «Io facevo fare
l’amore con il suo fidanzato sotto la tovaglia». «Anche io volevo fare
i figli della Barbie ma poi non c’eravamo riusciti né io né mia
sorella». «Io sì, però dopo era nato un topino che abbiamo in casa nella
cesta dei giochi». «Io e mia cugina le abbiamo provato a tagliare le
gambe ma non si tagliavano». «Noi volevamo toglierle un braccio
e siamo riusciti». «Noi abbiamo tagliato tutti i capelli». «Io l’ho
pocciata col pennarello sulla pancia». «Però se tu la vuoi rompere,
lo sai che la Barbie non si rompe?».
Adesso guardiamo chi mi sa dire dei difetti di Barbie.
«Dei difetti? Giuseppe, ma Barbie non ha difetti! E’ perfetta! E’
bellissima!». «Forse ha i capelli troppo. Troppo biondi. A me
piacciono più mori». «Tu dici così solo perché tu non li hai biondi».
«Poi sono troppo lunghi. Mia mamma dice che da lavare dopo ci metti più
tempo». «Forse è troppo magrolina». «Un difetto è che è una bambola
e non una vera, altrimenti sarebbe perfetta». «Forse ha un carattere
un po’ antipatico, che si dà delle arie?».
(Giuseppe Caliceti, il manifesto, 2 ottobre 2014)
1 commento:
Ecco dimostrato che contrariamente al pregiudizio, la Barbie è un giocattolo educativo, dove il bambino simula quel che farà da grande: emulare le modelle per le femmine, e fare a pezzi le donne per i maschietti.
Posta un commento