2 ott 2014

i bambini ci parlano: sulle barbie (di g. caliceti)

Oggi par­liamo un po’ dei gio­cat­toli.
«Bello! A me piac­ciono molto!». «Io a casa ne ho mille!». «Pos­siamo dire tutti i gio­cat­toli che abbiamo, Giu­seppe?». «Ci sono dei gio­chi per maschi e per femmine».
Vera­mente non par­liamo pro­prio di tutti i gio­cat­toli. Par­liamo soprat­tutto di un gio­cat­tolo. Delle bam­bole.
«No-o!». «Si-i!». «Allora par­lano solo le fem­mine!». «No, pos­siamo par­lare anche noi, vero Giu­seppe?». «Ma cosa dici tu delle bam­bole? Tu gio­chi con le bam­bole? Tu sei un maschio e gio­chi con le bambole?».

Vera­mente non abbiamo ancora ini­ziato a par­lare. O meglio, sto ancora par­lando io. Dun­que, dicevo, oggi par­le­remo di un tipo par­ti­co­lare di bam­bola: le Bar­bie. Voglio sapere come gio­cate con le Bar­bie.
«Io ci cucino, ci pre­paro il bagno, la lavo». «A me piace fare la ninna nanna». «Fac­cio che si pre­para per uscire, che lei si trucca, si veste, si fa bella per il suo inna­mo­rato». «O anche se vuole uscire con le sue ami­che». «Io gioco a pet­ti­narla, a cam­biare il modo dei capelli”. “Io la fac­cio andare a cavallo». «Io parlo con lei, ci diciamo delle cose segrete».

Cosa vi piace di più della Bar­bie?
«I capelli». «Il fisico, per­ché è magra». «Le gambe, il culetto, i capelli, tutto insomma». «Ha un bel sor­riso e un bel corpo». «E’ sor­ri­dente e ha dei capelli bel­lis­simi». «Mae­stro, lo sai che mia cugina una volta ha tagliato i capelli della Barbi con le for­bici?». «Anche io una volta, ma solo un po’. Per­ché. Per­ché volevo che aveva i capelli corti».

Adesso fac­cio la stessa domanda ai maschi. Vi piace la Bar­bie? E se vi piace, cosa vi piace di più della Bar­bie?
«A me fa schifo!». «Io non ci gioco, però mi piace che è bionda, liscia». «A me piace un po’ la sua fac­cia». «Per me tutto il corpo: sia davanti sia die­tro». «Per me è bella per­ché è una ragazza». «Mi piac­ciono le gambe, i capelli, i piedi, le brac­cia». «A me non piace: è troppo pic­cola». «Nean­che a me». «Per me non è brutta, è bella. Però non mi piace per­ché. Per­ché. Cioè, un po’ mi piace e un po’ no.» «A me piace vederla nuda!».

Qual­che maschio ha mai gio­cato con la Barbi? Alza la mano? Tutti? Vera­mente? Qual­cuno mi rac­conta?
«Io gio­cavo con mia cugina. Cioè, lei gio­cava e io guar­davo». «Mae­stro, lo sai che io non pen­savo che anche i maschi gio­ca­vano con le Barbi?». «Io gio­cavo a vestirla e sve­stirla». «Io facevo fare l’amore con il suo fidan­zato sotto la tova­glia». «Anche io volevo fare i figli della Bar­bie ma poi non c’eravamo riu­sciti né io né mia sorella». «Io sì, però dopo era nato un topino che abbiamo in casa nella cesta dei gio­chi». «Io e mia cugina le abbiamo pro­vato a tagliare le gambe ma non si taglia­vano». «Noi vole­vamo toglierle un brac­cio e siamo riu­sciti». «Noi abbiamo tagliato tutti i capelli». «Io l’ho poc­ciata col pen­na­rello sulla pan­cia». «Però se tu la vuoi rom­pere, lo sai che la Bar­bie non si rompe?».

Adesso guar­diamo chi mi sa dire dei difetti di Bar­bie.
«Dei difetti? Giu­seppe, ma Bar­bie non ha difetti! E’ per­fetta! E’ bel­lis­sima!». «Forse ha i capelli troppo. Troppo biondi. A me piac­ciono più mori». «Tu dici così solo per­ché tu non li hai biondi». «Poi sono troppo lun­ghi. Mia mamma dice che da lavare dopo ci metti più tempo». «Forse è troppo magro­lina». «Un difetto è che è una bam­bola e non una vera, altri­menti sarebbe per­fetta». «Forse ha un carat­tere un po’ anti­pa­tico, che si dà delle arie?».

(Giuseppe Caliceti, il manifesto, 2 ottobre 2014)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ecco dimostrato che contrariamente al pregiudizio, la Barbie è un giocattolo educativo, dove il bambino simula quel che farà da grande: emulare le modelle per le femmine, e fare a pezzi le donne per i maschietti.