10 giu 2014

legge di iniziativa popolare “per una buona scuola della repubblica” – conferenza stampa, 12 giugno 2014

Il 12 giugno, alle ore 14.30, a Montecitorio, all’attenzione dei parlamentari e della stampa, verrà ripresentata, da rappresentanti di associazioni e comitati della scuola democratica, la legge di iniziativa popolare “Per una buona scuola della Repubblica”€. Ecco quanto inviato ai membri della Commissioni VII (Istruzione) di Camera e Senato.

Il video della conferenza stampa [clicca qui]


Onorevoli deputate e deputati, senatrici e senatori delle VII Commissioni, giovedì 12 giugno 2014, alle ore 14,30, nella sala stampa di Montecitorio, verrà ripresentata all’attenzione dei parlamentari (e della stampa), la legge di iniziativa popolare “per una buona scuola per la Repubblica”.
Ci permettiamo di informarvi di tale evento certi della vostra sensibilità per un tema così vitale per il futuro del nostro paese.
La Legge di Iniziativa Popolare “per una buona scuola della Repubblica” ha avuto un lunghissimo periodo di ideazione essendo stata discussa, elaborata e condivisa da centinaia di docenti, studenti e genitori.  Fu depositata presso la Camera dei deputati il 4 agosto 2006, sostenuta da 100.000 firme e da 120 comitati di base locali. Fu incardinata con il n. 1600 nella XV legislatura. La VII commissione iniziò la discussione ad aprile 2007. La crisi di governo del gennaio 2008 ne interruppe l’iter. Nella XVI legislatura non fu  mai discussa né considerata ai fini dell’emanazione della Legge Gelmini. Ma, come saprà, dopo due legislature le leggi popolari decadono.
Ritenendo la legge in oggetto ancora perfettamente adeguata alle esigenze di un grande paese come il nostro, abbiamo deciso di chiedere la disponibilità a parlamentari (a partire da quelli delle Commissioni VII di Camera e Senato) affinché la ripropongano a loro nome  compiendo un gesto di rispetto e riconoscimento nei confronti di un percorso che ha coinvolto in modo democratico migliaia di genitori, docenti e studenti, gesto che va al di là della condivisione puntuale dei contenuti di questa proposta di legge.
Proprio perché si tratta di una proposta, non può e non vuole avere nessuna presunzione se non quella di essere una traccia concreta e strutturata sulla quale avviare oggi un confronto vero sulle sorti della scuola italiana che sappia partire dall’ascolto di coloro che la vivono ogni giorno, che giorno dopo giorno ne conoscono e ne rappresentano il respiro, un respiro oggi purtroppo sempre più in affanno.

Note di contenuto
La legge in oggetto conserva in ogni passaggio un legame imprescindibile con la nostra Carta Costituzionale. In essa si disegna una scuola  pluralistica, laica, finalizzata alla valorizzazione della persona, alla rimozione degli ostacoli economici, sociali, culturali e di genere che limitano libertà e uguaglianza, con un’attenzione costante all’interazione interculturale. Disegna una scuola che abbia come finalità l’acquisizione consapevole dei saperi, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva. Prevede lo stanziamento del 6% del Pil (come nella media europea), a fronte del quale elabora alcune proposte. L’obbligatorietà dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia e l’estensione dell’obbligo a 18 anni. Dotazioni organiche aggiuntive stabili e adeguate per il sostegno, l’alfabetizzazione, l’integrazione, la lotta alla dispersione e al disagio. Classi di 22 alunni, il ripristino e l’estensione del modulo e del tempo pieno nella scuola elementare e prolungato nella media. Perché per fare una buona scuola, per avere attenzione vera per tutti, per applicare una didattica improntata sul lavoro di gruppo e sulla sperimentazione, è necessario tempo ed un numero gestibile di allievi. Una scuola superiore che rimanda la scelta delle proprie attitudini a 16 anni con un biennio unitario e un triennio di specializzazione.
E ancora, tra l’altro: obbligo per gli insegnanti alla formazione e all’aggiornamento, rafforzamento ed estensione degli organi collegiali, apertura pomeridiana delle scuole, un piano straordinario di edilizia scolastica.
Il metodo, i contenuti, la convinzione che la Lip sarebbe addirittura più necessaria ora di allora ci spingono a tentare di farla conoscere e riconoscere oggi.
Per questi motivi abbiamo lanciato la campagna “Adotta la LIP” che accompagni la ripresentazione della Legge e ne segua il percorso. All’ indirizzo http://adotta.lipscuola.it la legge può essere conosciuta  e, se condivisa,  adottata, scegliendone e colorandone una parola. Ad oggi oltre 300 persone ne hanno evidenziato una, spiegando il motivo della scelta e dell’affetto. 

Vi ringraziamo della paziente e cortese attenzione

Giovanni Cocchi - giovannicocchi@tin.it



a nome del comitato per la riproposizione della Lip, composto da un gruppo di genitori, insegnanti, studenti, cittadini e associazioni che hanno elaborato la legge, raccolto le firme o semplicemente che ne condividono l’idea di scuola e i suoi principi fondanti.

Il testo della proposta di legge [clicca qui]


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