27 apr 2014

la legge di iniziativa popolare “per una buona scuola per la repubblica”

La legge di iniziativa popolare “Per una buona scuola per la Repubblica” [il testo] è stata presentata nel 2006 dopo aver raccolto ben 100.000 firme, ma i suoi contenuti sono assolutamente innovativi. Presenta l’esito di un dibattito e di un percorso che ha coinvolto in modo democratico migliaia di genitori, docenti e studenti di varie parti d’Italia, che hanno avuto così l’opportunità di riflettere e condividere un’idea di scuola composita e complessa. Un percorso articolato, lungo, onesto e sofferto che ha visto ciascuno fare i conti con le idee e i bisogni dell’altro, nella ricerca della migliore mediazione possibile.
In contraddizione con gli enunciati propagandistici di tutti i Governi che si sono succeduti, di attuare riforme condivise o "dal basso", anche questa legge di iniziativa popolare è stata “abbandonata in un cassetto”. Quegli stessi Governi che, ora come allora, dichiarano di voler fare riforme condivise, ascoltando il paese, non l'hanno mai discussa.
Molti stanno lavorando per fare in modo che diventi davvero obbligatorio l’esame delle leggi di iniziativa popolare da parte delle Camere, consentendo che il loro iter presso le commissioni parlamentari possa essere seguito direttamente dai promotori.
Ma nel frattempo sono trascorse le due legislature entro le quali la legge avrebbe dovuto essere discussa. La proposta più ampia e organica mai prodotta dal mondo della scuola rischia adesso di scomparire.
Per questo motivo il mondo della scuola lancia un appello ai parlamentari della Repubblica affinché sottoscrivano e ripresentino a loro nome la legge "Per una buona scuola per la Repubblica", impegnandosi a portarla di nuovo all’attenzione del Governo e del Parlamento.
E' un gesto di democrazia, di rispetto nei confronti del percorso che è stato fatto, che va persino al di là della condivisione puntuale dei contenuti di questa proposta.
Questa legge non ha la presunzione di interpretare, nel suo contenuto, il sentire di tutto il paese, ma vuole essere una traccia concreta e strutturata sulla quale avviare oggi un confronto sulla scuola che vogliamo, con la convinzione che il metodo da seguire per avviare un cambiamento non possa che essere partecipato e condiviso.

Vuoi adottare la proposta di legge di iniziativa popolare "Per una buona scuola per la Repubblica"? [CLICCA QUI]

La legge di iniziativa popolare in pillole:
  • Una scuola pubblica, laica e pluralista: capace di garantire a tutte e tutti il diritto all’istruzione
  • Risorse certe ed adeguate: il 6% del Pil, perché una buona scuola è la base della democrazia e del futuro di una società
  • Estensione dell’obbligo scolastico ai 18 anni
  • Vivibilità delle classi e qualità della relazione educativa: non più di 22 alunni per classe e continuità didattica dei docenti
  • Integrazione vera: dotazione organica aggiuntiva per il sostegno, l’alfabetizzazione, la lotta alla dispersione scolastica
  • Programmi moderni, efficaci, condivisi
  • Funzione docente: unicità, pari dignità, qualificazione
  • Partecipazione di tutti alla gestione della scuola: rilancio ed estensione degli organi collegiali elettivi
  • Autovalutazione delle scuole per un miglioramento continuo
  • Un piano straordinario di edilizia scolastica
Il testo completo [clicca qui]

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