breve
resoconto dell’incontro di giovedì 20 [clicca qui] nell’ex chiesetta del Trotter su
iniziative a difesa della scuola pubblica e contro la legge regionale
Dote per la libertà di scelta.
Eravamo circa una cinquantina tra genitori, docenti, studenti, esponenti di associazioni e comitati. Molti a titolo individuale.
Le scuole rappresentate erano sicuramente: Casa del Sole parco Trotter, San Mamete,Scuola media I. Calvino di Precotto,Scuola elementare Galvani zona stazione Centrale, Scuola elementare di v.le Romagna, Liceo scientifico Vittorio Veneto, Liceo scientifico Cardano di zona 8, IIS Virgilio di zona 3.
Le associazioni: Nonunodimeno, comitato art.33, FLC-Cgil, USB, Rifondazione Comunista,il coordinamento degli studenti medi ADERENTE ALL'UDS, Retescuole.
Le associazioni: Nonunodimeno, comitato art.33, FLC-Cgil, USB, Rifondazione Comunista,il coordinamento degli studenti medi ADERENTE ALL'UDS, Retescuole.
E’
possibile che qualche scuola o associazione o comitato ci siano
sfuggiti. In questo caso, prego chi legge di segnalare l’omissione.
Tralascio
di riferire la prima parte della discussione relativa alla riflessione
sullo stato dell’arte: i nuovi provvedimenti della giunta regionale, i
risultati di quanto finora fatto e anche i limiti.
Da
parte di molti - a proposito di limiti – si è fatto osservare che il
fronte delle adesioni all’iniziativa contro Dote scuola, pur
rappresentativo di molte realtà facenti riferimento a forze sociali e
politiche, è ancora carente dal punto di vista delle scuole e dei
comitati genitori coinvolti e quasi del tutto assente per quel che
riguarda le altre città/province lombarde, il che appare un deficit
piuttosto serio, considerata la natura regionale della legge cui ci si
vuole opporre.
Si condivide l’impegno a:
- Produrre nelle prossime settimane materiale informativo il più possibilmente semplice e divulgativo, ad uso di chiunque voglia fare sensibilizzazione nelle scuole e sul territorio
- Organizzare dove possibile assemblee di genitori nelle scuole in cui proporre la discussione su questo tema. Viale Romagna, ad esempio, si sta muovendo in questa direzione
- Intensificare l’azione di sensibilizzazione con l’obiettivo di arrivare a una ASSEMBLEA CITTADINA CONTRO LA DOTE SCUOLA da tenersi - è la proposta condivisa dall’assemblea – SABATO 11 APRILE con l’auspicabile presenza, oltre che delle scuole e delle associazioni impegnate nell’iniziativa [le più numerose possibile] , anche di personalità della cultura, costituzionalisti, ecc.
- L’assemblea cittadina di aprile è da intendere come un obiettivo da preparare intensificando l’opera di sensibilizzazione ma anche come il volano dell’iniziativa contro Dote scuola capace di fare pressione sulla Giunta regionale che a luglio dovrà lavorare sull’assestamento del bilancio regionale.
Contemporaneamente,
è sempre aperto il fronte della via per così dire giuridica, essendo
stato presentato un secondo ricorso per anticostituzionalità contro gli
ultimi provvedimenti della giunta regionale che confermano e anzi
peggiorano la discriminazione operata verso gli studenti della scuola
pubblica nelle politiche di diritto allo studio.
Si sta a questo
proposito valutando la possibilità di lanciare una campagna di ricorsi
di massa - seppur individuali – contro i provvedimenti regionali in
questione.
Infine,
la via referendaria. Escluso di poter raccogliere 300.000 firme per
fare un referendum regionale abrogativo [tante ne prevede lo statuto
regionale], si vuole puntare a una raccolta di firme [5000] a sostegno
di una delibera di iniziativa popolare che obblighi il consiglio
comunale di Milano ad esprimersi circa la richiesta di indizione di un
referendum regionale abrogativo della legge Dote scuola (preceduta da
una verifica della disponibilità o meno della maggioranza che governa il
Comune).
Se il Consiglio Comunale
votasse in questo senso ( o attraverso una adesione propria oppure in
base alla pressione derivata dalla delibera di iniziativa popolare forte
delle 5000 firme) l’obiettivo del referendum regionale sarebbe molto
più alla portata perché esso può essere indetto anche nel caso che
almeno cinque consigli comunali lombardi con una popolazione superiore
al 10 per cento della popolazione regionale lo richiedano, e basterebbe
solo il pronunciamento di Milano a far procedere le cose in questa
direzione.
Questa è forse la
prospettiva di lavoro più ricca di possibilità ma è chiaro che la
raccolta delle 5000 firme (SOLO NELLA CITTA' DI MILANO) prima e un
eventuale referendum regionale dopo presuppongono un grosso lavoro di
sensibilizzazione da continuare da subito, e con ciò ci si riconnette a
quanto proposto circa le assemblee dei genitori e la convocazione
dell’assemblea cittadina.
Per
concludere: le scuole e le associazioni presenti dovranno riconvocarsi a
breve per mettere a punto il percorso da fare per l’organizzazione
dell’assemblea cittadina di aprile.
L’idea è di formalizzare la nascita di un COORDINAMENTO PER LA SCUOLA DELLA COSTITUZIONE costituito dai soggetti presenti nell’assemblea di giovedì.
Dino Barra, scuole del parco Trotter
Giansandro Barzaghi, associazione Nonunodimeno
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