Kapriole è una delle 100 scuole "libere" alternative presenti in Germania. Aperta nel 1997, con oltre 150 studenti, è una delle più grandi scuole tra quelle che fanno parte dell'Associazione delle libere scuole alternative in Germania (BFAS-Bundesverband der Freien Alternativschulen). La scorsa estate, la scuola è stata sede dell'incontro internazionale dell'Eudec, la rete europea delle scuole democratiche.
Alla base della prassi pedagogia della scuola non c'è una materia o un curriculum, ma l'alunno e la sua personalità: gli studenti decidono autonomamente cosa vogliono apprendere e si assumono le proprie responsabilità all' interno di strutture democratiche. I riferimenti sono le idee di Rebeca Wild e Mauricio Wild, Maria Montessori, A.S. Neill e la Sudbury Valley School.
Il nucleo del concetto pedagogico della scuola di Kapriole si può così riassumere:
- i bambini e i ragazzi imparano quando, dove, che cosa, come e con chi vogliono;- i bambini e i ragazzi hanno la libertà di fare quello che desiderano a patto che ciò non limiti la libertà di altri;
- tutti gli argomenti riguardanti gli aspetti quotidiani della scuola vengono discussi e decisi durante l'assemblea scolastica settimanale nella quale sia gli studenti che gli insegnanti hanno, a pari diritto, un voto a testa.
Abbiamo filmato l'incontro del 27 ottobre alla Scighera e ve lo proponiamo tale e quale diviso in due parti:
[video 1 - 38:16 m] - [video 2 - 37:54 m].
Riconoscete Marco Murdolo, della scuola Kapriole, e alcuni componenti del Collettivo Milanese per l'Educazione Libertaria (in sottofondo le voci dei numerosi bambini presenti).
Segnaliamo l'intervento di Maria, componente del Collettivo [vedi il video 2 a partire dal minuto 13:40]: il dilemma che solleva (la scuola deve essere per tutti) lo condividiamo pienamente (ascolta anche il successivo intervento di Marco Murdolo).
Ancora sul tema del finanziamento, rispondendo ad una domanda, Marco Murdolo fa riferimento a due/tre famiglie della scuola che per vari problemi non pagano nulla: gli altri genitori, dice, "hanno accettato che non pagassero niente" (al minuto 26:10 del video 2).
E' questo sicuramente un punto di riflessione: chi ritiene che la scuola debba essere inclusiva, per tutti e per tutte, nessuno escluso, fatica a concepire una scuola in cui qualcuno possa decidere chi possa o non possa frequentare, tanto meno per motivi economici.
Ciò detto, riteniamo assolutamente stimolante il modello proposto dalle scuole libertarie e per questa ragione torneremo ad occuparcene raccontando le esperienze delle scuole italiane.
Da Radio Popolare (dom 28 ott) sulla serata alla Scighera [clicca qui per ascoltare l'audio].
- Il sito della scuola di Kapriole [clicca qui] (testo anche in italiano)
- Il sito dell'Associazione delle libere scuole alternative in Germania [clicca qui] (tedesco/inglese)
- Il sito dell'Eudec [clicca qui]
- Il sito della Sudbury Valley School [clicca qui]
- Il sito del Collettivo Milanese per l'Educazione Libertaria [clicca qui]
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