Torniamo sul tema del dimensionamento degli istituti scolastici di cui abbiamo recentemente trattato: [leggi] e [leggi].
Il 27 ottobre 2011 la Conferenza delle Regioni ha approvato un documento [leggi] con cui propone un accordo al MIUR sulle modalità di attuazione del piano di dimensionamento scolastico previsto dall’art. 19 del D.L. n. 98/2011 che tenga conto dei seguenti criteri:
- il parametro numerico relativo al dimensionamento (1000 alunni e 500 alunni per comuni montani, piccole isole o con specificità linguistica) deve intendersi come media regionale e non applicato al singolo istituto comprensivo;
- le direzioni didattiche e le scuole secondarie di 1° grado con almeno 1000 alunni (o 500 alunni) potranno mantenere la loro autonomia;
- il piano di dimensionamento potrà essere realizzato nell’arco del triennio 2012-2015.
Il 15 novembre 2011 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione [leggi] con la quale si invita la Giunta regionale a studiare un’applicazione graduale delle disposizioni governative che prevedono l’autonomia scolastica ai plessi con almeno 1000 alunni.
Il documento approvato (prima firmataria la consigliera Sara Valmaggi, Vicepresidente del Consiglio Regionale) sollecita un’azione della Giunta per superare “il limite temporale imposto per il 31 dicembre” e soprattutto “ad applicare il criterio dei 1000 alunni secondo modalità non rigide”.
Segnaliamo sul tema del dimensionamento il dossier di ReteScuole [leggi].
Il 15 novembre 2011 il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato all’unanimità una mozione [leggi] con la quale si invita la Giunta regionale a studiare un’applicazione graduale delle disposizioni governative che prevedono l’autonomia scolastica ai plessi con almeno 1000 alunni.
Il documento approvato (prima firmataria la consigliera Sara Valmaggi, Vicepresidente del Consiglio Regionale) sollecita un’azione della Giunta per superare “il limite temporale imposto per il 31 dicembre” e soprattutto “ad applicare il criterio dei 1000 alunni secondo modalità non rigide”.
Segnaliamo sul tema del dimensionamento il dossier di ReteScuole [leggi].
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