Nel 2011 abbiamo raccontato della Scuola di Gomme costruita in Palestina da una ONG italiana, Vento di Terra, con il contributo della Cooperazione Italiana, della CEI e di una rete di enti locali lombardi, per consentire ad una comunità di beduini della Valle del Giordano di mandare a scuola i propri figli [clicca qui].
Per non incorrere nelle sanzioni delle autorità israeliana, l'edificio doveva essere costruito senza fondamenta e senza cemento. L'idea, geniale, fu di utilizzare pneumatici usati riempiti di sabbia pressata. La scuola iniziò le proprie attività nel settembre del 2009. Contemporaneamente, a seguito delle proteste dei coloni, giunse l'ordine di demolizione da parte dell'esercito israeliano. Alcune campagne internazionali hanno consentito all'edificio di continuare a svolgere il proprio ruolo fino ai giorni nostri.
Il nuovo anno scolastico è cominciato con 178 bambini beduini tornati tra i banchi della Scuola di Gomme,
nel villaggio di Khan al Ahmar. Ma la loro scuola non è ancora salva: il
prossimo 14 settembre 2016 l’esecutivo israeliano presenterà alla Corte
Suprema israeliana la propria posizione in merito alla demolizione
richiesta dai coloni.
Vento di Terra e AssopacePalestina lanciano una campagna di raccolta firme per dire NO alla demolizione della Scuola di Gomme.
Da parte nostra vi invitiamo a firmare la petizione [clicca qui] e a diffondere l'iniziativa. Sosteniamo il diritto all'istruzione dei bambini, sosteniamo la Scuola di Gomme!
(31 ottobre 2016) Aggiornamento dal sito Vento di Terra
"Era fissata per il 25 ottobre la nuova scadenza per la presentazione
delle motivazioni relative alla richiesta di demolizione della Scuola di
Gomme da parte dell’esecutivo israeliano. Il Governo però, dopo vari
rinvii, ha deciso di posticipare ulteriormente la data, questa volta di
ben 4 mesi"
Continua a diffondere la raccolta di firme: [clicca qui]
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