Il
 Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta n. 58 del 10 aprile 
2015 il Documento di economia e finanza (DEF) previsto dalla legge di 
contabilità e finanza pubblica. Riportiamo di seguito stralci del documento relativi all’ambito “Istruzione”.
Sezione I Programma di Stabilità dell’Italia
- Premessa “[…] il
 compito di accrescere significativamente la qualità del capitale umano 
del Paese è affidato alla riforma del sistema dell’istruzione (La Buona 
Scuola), i cui fondamenti sono: un piano straordinario di assunzioni 
teso a soddisfare stabilmente le esigenze degli organici; un maggiore 
ruolo del merito nel definire gli avanzamenti dei docenti; una maggiore 
trasparenza nella gestione delle scuole; l’introduzione di incentivi 
fiscali a favore degli investimenti privati nelle infrastrutture 
scolastiche e nell’offerta didattica; l’obbligatorietà della formazione 
professionale per i percorsi tecnici; il riconoscimento della centralità
 – nel panorama dell’offerta didattica – dell’apprendimento delle lingue
 straniere e dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della 
comunicazione.” [pag. V]
-
 IV. Sensitività e  sostenibilità delle finanza pubbliche / L’impatto 
dell’invecchiamento della popolazione sulla sostenibilità fiscale “ […] Infine,
 la previsione della spesa per istruzione in rapporto al PIL presenta 
una sostanziale stabilità fino al 2016 poiché le misure di contenimento 
della spesa per il personale previste dalla normativa vigente trovano 
compensazione nelle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità per gli 
interventi di riforma del settore. Negli anni successivi, la spesa per 
istruzione in rapporto al PIL mostra un andamento gradualmente decrescente che si protrae per circa un quindicennio.
 A partire dal 2020 tale riduzione è essenzialmente trainata dal calo 
degli studenti indotto dalle dinamiche demografiche. Il rapporto 
riprende a crescere leggermente nella parte finale del periodo di 
previsione attestandosi attorno al 3,5 per cento nel 2060.” [pag. 81]
A pagina 82 la seguente tabella [clicca qui]:
Note alla tabella : "[…] La spesa per l’istruzione comprende i livelli di istruzione ISCED 1-6 secondo la classificazione OCSE. Non comprende la spesa per istruzione degli adulti (formazione permanente) e la scuola dell'infanzia (pre-primary)."
- La Legge di Stabilità per il 2015 e i primi interventi del 2015 / La Legge di Stabilità 2015 “[…] Nel
 settore dell’istruzione si prevede l’istituzione di un fondo, 
denominato ‘La buona scuola’, con una dotazione di 13 miliardi nel 
periodo 2015-2019 (circa 6,7 miliardi al netto degli effetti riflessi 
fiscali e contributivi) destinato a: finanziare un piano straordinario 
di reclutamento e formazione del personale docente; rafforzare l’offerta
 formativa; realizzare progetti di alternanza scuola lavoro. Vengono 
stanziate maggiori risorse destinate ad incrementare il Fondo ordinario 
delle università (0,75 miliardi nel quinquennio), finanziare le scuole 
paritarie (1 miliardo nel quinquennio) e garantire il decoro e la 
funzionalità degli istituti scolastici (0,13 miliardi nel 2015). A 
queste si aggiungono le disposizioni dirette ad escludere dai vincoli 
del PSI le spese per interventi di edilizia scolastica effettuati dalle 
province e città metropolitane (0,1 miliardi nel biennio 2015-2016).” [pag. 101]
Nella Sezione III “Programma nazionale di riforma” del DEF
 sono riportate le risposte del Governo alle Raccomandazioni della 
Commissione Europea e delle altre istituzioni internazionali in tema di 
concorrenza e aperture dei mercati. Di seguito riportiamo le risposte in
 materia di “Istruzione e formazione” [clicca qui] (da pag. 202 a pag. 213).
La Sezione III “Programma nazionale di riforma” – Appendice - del DEF contiene 7 schede sul sistema di istruzione [clicca qui]:
- Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (scheda 52);
- Il rapporto OCSE “Education at a Glance” (scheda 53);
- #Cantieri per la scuola (scheda 54);
- Interventi di rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (scheda 55);
- Gli Istituti tecnici superiori (scheda 56);
- Repertorio nazionale dei titoli di studio e delle qualifiche professionali (scheda 57);
- Incentivi alla mobilità degli studenti (scheda 58).
Le schede non sembrano aggiungono nulla di nuovo a quanto già noto.
Le schede non sembrano aggiungono nulla di nuovo a quanto già noto.


 
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