11 apr 2015

def 2015: la spesa per l'istruzione tornerà a crescere ... nel 2040

Il Consiglio dei Ministri ha approvato nella seduta n. 58 del 10 aprile 2015 il Documento di economia e finanza (DEF) previsto dalla legge di contabilità e finanza pubblica. Riportiamo di seguito stralci del documento relativi all’ambito “Istruzione”.

Sezione I Programma di Stabilità dell’Italia
- Premessa “[…] il compito di accrescere significativamente la qualità del capitale umano del Paese è affidato alla riforma del sistema dell’istruzione (La Buona Scuola), i cui fondamenti sono: un piano straordinario di assunzioni teso a soddisfare stabilmente le esigenze degli organici; un maggiore ruolo del merito nel definire gli avanzamenti dei docenti; una maggiore trasparenza nella gestione delle scuole; l’introduzione di incentivi fiscali a favore degli investimenti privati nelle infrastrutture scolastiche e nell’offerta didattica; l’obbligatorietà della formazione professionale per i percorsi tecnici; il riconoscimento della centralità – nel panorama dell’offerta didattica – dell’apprendimento delle lingue straniere e dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.” [pag. V]
- IV. Sensitività e  sostenibilità delle finanza pubbliche / L’impatto dell’invecchiamento della popolazione sulla sostenibilità fiscale “ […] Infine, la previsione della spesa per istruzione in rapporto al PIL presenta una sostanziale stabilità fino al 2016 poiché le misure di contenimento della spesa per il personale previste dalla normativa vigente trovano compensazione nelle risorse stanziate dalla Legge di Stabilità per gli interventi di riforma del settore. Negli anni successivi, la spesa per istruzione in rapporto al PIL mostra un andamento gradualmente decrescente che si protrae per circa un quindicennio. A partire dal 2020 tale riduzione è essenzialmente trainata dal calo degli studenti indotto dalle dinamiche demografiche. Il rapporto riprende a crescere leggermente nella parte finale del periodo di previsione attestandosi attorno al 3,5 per cento nel 2060.” [pag. 81]

A pagina 82 la seguente tabella [clicca qui]:


Note alla tabella : "[…] La spesa per l’istruzione comprende i livelli di istruzione ISCED 1-6 secondo la classificazione OCSE. Non comprende la spesa per istruzione degli adulti (formazione permanente) e la scuola dell'infanzia (pre-primary)."

- La Legge di Stabilità per il 2015 e i primi interventi del 2015 / La Legge di Stabilità 2015 “[…] Nel settore dell’istruzione si prevede l’istituzione di un fondo, denominato ‘La buona scuola’, con una dotazione di 13 miliardi nel periodo 2015-2019 (circa 6,7 miliardi al netto degli effetti riflessi fiscali e contributivi) destinato a: finanziare un piano straordinario di reclutamento e formazione del personale docente; rafforzare l’offerta formativa; realizzare progetti di alternanza scuola lavoro. Vengono stanziate maggiori risorse destinate ad incrementare il Fondo ordinario delle università (0,75 miliardi nel quinquennio), finanziare le scuole paritarie (1 miliardo nel quinquennio) e garantire il decoro e la funzionalità degli istituti scolastici (0,13 miliardi nel 2015). A queste si aggiungono le disposizioni dirette ad escludere dai vincoli del PSI le spese per interventi di edilizia scolastica effettuati dalle province e città metropolitane (0,1 miliardi nel biennio 2015-2016).” [pag. 101]

Nella Sezione III “Programma nazionale di riforma” del DEF sono riportate le risposte del Governo alle Raccomandazioni della Commissione Europea e delle altre istituzioni internazionali in tema di concorrenza e aperture dei mercati. Di seguito riportiamo le risposte in materia di “Istruzione e formazione” [clicca qui] (da pag. 202 a pag. 213).

La Sezione III “Programma nazionale di riforma” – Appendice - del DEF contiene 7 schede sul sistema di istruzione [clicca qui]:
- Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione (scheda 52);
- Il rapporto OCSE “Education at a Glance” (scheda 53);
- #Cantieri per la scuola (scheda 54);
- Interventi di rilancio dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (scheda 55);
- Gli Istituti tecnici superiori (scheda 56);
- Repertorio nazionale dei titoli di studio e delle qualifiche professionali (scheda 57);
- Incentivi alla mobilità degli studenti (scheda 58).
Le schede non
sembrano aggiungono nulla di nuovo a quanto già noto.

Il testo integrale del DEF dal sito del Ministero Economia e Finanza: [clicca qui]

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