La lettera inviata da parte dei rappresentanti dei genitori di alcune scuole dell’Emilia-Romagna alla mail messa a disposizione dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi (marzo 2014) [il testo della lettera in pdf]
Signor Presidente del Consiglio,
siamo
Presidenti di Consigli d’Istituto, rappresentanti dei genitori negli
Organi Collegiali Scolastici, e la ringraziamo per l’invito ad esporle
le gravi criticità in cui versa la Scuola Pubblica, segno di
un’attenzione in cui riponiamo le nostre rinnovate speranze.
1. Risorse finanziarie
Negli
ultimi anni oltre 10 miliardi di fondi pubblici sono stati sottratti
alla scuola, ed i nostri istituti sono ormai in una condizione di
estrema difficoltà nel riuscire a gestire anche solo il normale
funzionamento:
-
Le risorse finanziarie stanziate per il Miglioramento dell'Offerta
Formativa - utilizzato per il funzionamento didattico e amministrativo -
per il corrente anno scolastico sono state decurtate del 30% rispetto
all’anno precedente (a sua volta decurtato rispetto a quello prima,
fatto che si ripete da anni). E di quanto stanziato solo il 50% è stato
finora materialmente assegnato.
-
L’arricchimento dell’offerta formativa, quello che in linguaggio comune
chiamiamo “i progetti”, è stato praticamente azzerato: per uscite
didattiche, viaggi d’istruzione, sport, teatro, laboratori non ci sono
più fondi, nemmeno per le ore di recupero dei ragazzi in difficoltà.
-
Agli istituti superiori non vengono corrisposti fondi sufficienti
nemmeno per la copertura delle attività - obbligatorie per legge - di
recupero, sportello e sostegno agli studenti con difficoltà e debiti
formativi.
-
La mancanza di risorse sia umane che finanziarie rende estremamente
difficile la gestione dell’integrazione dei ragazzi migranti per il
drastico calo delle ore di alfabetizzazione e di quelle di sostegno
scolastico. Ciò rende problematica la piena inclusione di tali ragazzi
vanificando un importante obiettivo sociale ed educativo delle nostre
scuole.
-
A causa del pesante taglio delle risorse finanziarie a disposizione le
scuole sono costrette a ricorrere in modo sempre più crescente ai
contributi delle famiglie e cercando, ove possibile, di reperire risorse
esterne aggiuntive. Il privato che si sostituisce al finanziamento
pubblico. Ai contributi in materiale (es la carta, il sapone) da anni
forniti dai genitori, ora si aggiungono, e sono ormai indispensabili,
anche contributi in denaro: da una nostra rilevazione nella provincia di
Bologna pressoché tutti gli istituti sono costretti a richiederli e per
gli istituti superiori costituiscono la principale fonte di finanziamento. Siamo a sua disposizione per esporle la nostra rilevazione.
-
Sono stati drasticamente tagliati i fondi per le pulizie (solo nel
corrente anno scolastico, ulteriore riduzione del 40%), con conseguente
revisione al ribasso sia della tipologia che della tempistica degli
interventi. Si associa a questa decurtazione, peggiorandone gli effetti
sia sulle pulizie che sulla sorveglianza degli alunni, il taglio dei
posti del personale ATA.
Collegata
alla tematica finanziaria c’è quella dei crediti pregressi (i
cosiddetti “residui attivi”) che le scuole vantano da anni nei confronti
dello Stato. Parliamo - per ciascun istituto di decine, in alcuni casi centinaia, di migliaia di euro che sono stati restituiti solo in piccola parte.
Si
tratta di crediti relativi alle spese già sostenute ed anticipate dai
singoli istituti per il pagamento di supplenze brevi, delle ore
“eccedenti”, delle ore di “funzionamento”. Il loro mancato
accreditamento da parte del MIUR comporta gravissime difficoltà nella
gestione finanziaria delle scuole, limitando notevolmente le risorse
necessarie al funzionamento didattico e amministrativo, al punto da
comprometterne il regolare funzionamento, al pari dei tagli dei
finanziamenti. E rendendo ulteriormente necessario il ricorso ai
contributi volontari dei genitori.
2. La scarsità del personale docente e ATA.
Sicurezza e didattica.
Le
normative vigenti dispongono che, a livello nazionale, anche in caso di
aumento del numero degli studenti, il numero dei docenti non possa
aumentare nemmeno di una unità. L’organico complessivo deve essere pari a
quello dell’anno scolastico 2011/2012.
Questo
ha comportato, per l’anno scolastico in corso, che per alcune regioni
ci sia stata una diminuzione di personale, per altre come l’Emilia
Romagna, un aumento. Nello specifico della nostra regione, abbiamo avuto
un aumento degli iscritti pari al + 1,7%, circa 8/9 mila studenti in
più, a fronte del quale quello dei docenti è stato solo dello 0,98%, che
significa una carenza di docenti (ossia di classi senza copertura) per
qualche centinaia di classi.
Di
fatto, questo si traduce in classi molto numerose, fino a 30/32
studenti, anche in presenza di ragazzi con disabilità. E ancora, in mancata attivazione di sezioni per la scuola dell’infanzia.
Ricordiamo
però che, al di là di evidenti motivazioni di vivibilità e di
didattica, esistono e sono tuttora vigenti normative (che ovviamente
contrastano con quella del blocco dell’aumento del numero dei docenti)
che prevedono:
•
che ci debba essere una metratura minima a studente: 1,8 m2 per
infanzia, primaria e secondaria di primo grado, 1,96 per secondaria di
secondo grado. Quindi per fare classi di 30 studenti occorrono aule di
55 m2 alla scuola inferiore, 60 m2 alla superiori. Norme sulla
“funzionalità didattica” (DM 18/12/75 sull’edilizia scolastica)
•
non più di 26 persone per aula (docenti compresi), derogabili solo
adottando misure che garantiscano un grado di sicurezza equivalente a
quello previsto dalle norme a cui si intende derogare e previa
autorizzazione dei Vigili del fuoco. Norme “sicurezza” (DM 26/08/92
prevenzione incendi).
•
che le classi non possano essere formate da oltre 25 alunni, 20 se in
presenza di ragazzi con disabilità. Norme per la “riorganizzazione della
rete scolastica” (DM 331/1998). Quest’ultima parte sulla
riorganizzazione scolastica è stata rivista dal decreto Gelmini (DPR
81/2009) che, variando i parametri previsti dalla precedente normativa,
fissa i massimali (sforamenti inclusi) a 29 infanzia, 30 primaria, 31
secondaria di primo grado e 33 di secondo grado, in violazione con le
normative sull’edilizia scolastica e sulla prevenzione incendi.
BES – Disabilità – DSA.
Sempre
nell’ambito della scarsità del personale, non vogliamo che passi sotto
silenzio la problematica del sostegno ai ragazzi con disabilità,
segnalando l’assoluta scarsità degli insegnanti di sostegno.
Le
normative vigenti estendono a tutti gli studenti in difficoltà -
certificati e no - il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento
(la D.M. 27/12/12 e la circolare 06/03/13 ridefiniscono l’approccio
all’integrazione scolastica, legge 104/92 e legge 170/10). Questi
Bisogni Educativi Speciali, che includono anche le eccellenze e possono
essere temporanei, richiedono una speciale attenzione educativa. In un
panorama quanto meno desolante come quello attuale (tagli delle risorse
finanziare legge 170/10). Questi Bisogni Educativi Speciali, che
includono anche le eccellenze e possono essere temporanei, richiedono
una speciale attenzione educativa. In un panorama quanto meno desolante
come quello attuale (tagli delle risorse finanziare, dei posti di lavoro
sia di docenza che del personale ATA, delle ore di supplenza,
eliminazione delle ore di compresenza) come è possibile rispondere
adeguatamente a questi bisogni?
Compresenze.
Infine
rientra nell’ambito delle risorse umane la problematica delle
compresenze, del tempo pieno e delle ore frontali di docenza. Nella
scuola primaria, la tristemente nota eliminazione delle compresenze e la
concessione di un numero di docenti inferiori a quello necessario a
fornire i moduli orari richiesti dalle famiglie, ha comportato negli
ultimi anni la formazione di “orari spezzatino”: per arrivare al monte
ore totale di una classe c’è un insegnante prevalente e vengono
utilizzate le ore di ex compresenza, quindi in situazioni di normalità
ci sono non meno di 3/4 insegnanti (ciascuno con spezzoni di ore e mai
presenti contemporaneamente) arrivando a situazioni limite di 5/6
docenti. Altro che “maestro unico”.
Nella
secondaria, sia inferiore che superiore, la drastica riduzione delle
ore di compresenza ha comportato pari riduzione delle ore di
laboratorio. E l’obbligo di fornire solo ore di docenza diretta crea il
problema degli spezzoni di cattedre su più istituti con serie difficoltà
organizzative per ciascun istituto coinvolto; oltre che, ovviamente,
problemi logistici per gli insegnanti costretti agli spostamenti
quotidiani.
Inoltre tutto ciò comporta la mancata disponibilità di ore per supplenze interne - con frequenti divisioni degli alunni in altre classi - e per il recupero e il potenziamento.
3. Edilizia scolastica
Ricordiamo
che la situazione generale dell’edilizia scolastica è quella di una
condizione diffusa di edifici non adeguati, talvolta nemmeno dignitosi,
con forti necessità di manutenzioni ed in diversi casi non a norma.
Inoltre, il tema della sicurezza è strettamente collegato anche
all’eccessiva numerosità delle classi (tema già citato). Il terremoto
del 2012 ha riportato ad un’attualità drammatica la situazione della
sicurezza e dell’adeguamento antisismico degli edifici dove dimorano per
intere giornate i nostri bambini e i nostri ragazzi.
Confidiamo
nella sua attenzione su queste tematiche e quindi di vedere
un’inversione di rotta rispetto alle politiche sulla scuola dei
precedenti governi e dal canto nostro manterremo l’attenzione sulle
criticità e sulle problematiche della Scuola Pubblica che fino ad ora
non sono state assolutamente risolte, quando non colpevolmente
aggravate.
Grazie per l’attenzione
Coordinamento dei Presidenti Consigli d’Istituto e di Circolo della provincia di Bologna
Coordinamento Provinciale dei Presidenti Consigli d’Istituto, Circolo e Comitati Genitori di Modena (sonia.bettati@gmail.com)
Associazione Città&Scuola - Coordinamento Insegnanti delle Scuole Medie di Modena e dei rispettivi Comitati Genitori (sialson09@libero.it)
CGD – Unione Genitori Modena (fontpao@tiscali.it)
Associazione di promozione sociale SOSGENITORI Castelfranco (MO) (cpaola2@alice.it)
Age Dislessia Modena (lamigiovanna@gmail.com)
Comitato Genitori Comprensivo “A.Costa” di Mirabello e Vigarano Mainarda (FE)
(comitatogenitori.cdp@gmail.
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