Il nuovo assessore all'Educazione e Istruzione del Comune di
Milano è Francesco Cappelli, storico preside dell’Istituto Scolastico
Comprensivo “Casa del Sole”, scuola che a sede all’interno
del Parco Trotter di Milano. Sostituisce il vicesindaco uscente Maria Grazia
Guida, dimessasi poiché candidata per le elezioni nazionali.
Cappelli ha 67 anni. E’ professore di matematica e
scienze, dirigente scolastico, ora in pensione, formatore degli insegnanti e
dei futuri dirigenti come vicepresidente del CIDI di Milano, mediatore in un
quartiere laboratorio della collaborazione con le comunità straniere. Ha a
lungo lavorato per avviare il grande progetto di riqualificazione del Trotter e
dei suoi edifici d'epoca, progetto che ora è in fase di partenza col
finanziamento del Comune e della Fondazione Cariplo.
Recentemente, è stato premiato con l'Ambrogino d'Oro per il suo impegno a favore dell'integrazione degli alunni stranieri e dell'apertura alle famiglie straniere. Al Trotter il Comune ha insediato anche il primo Polo Start, ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri.
Recentemente, è stato premiato con l'Ambrogino d'Oro per il suo impegno a favore dell'integrazione degli alunni stranieri e dell'apertura alle famiglie straniere. Al Trotter il Comune ha insediato anche il primo Polo Start, ufficio per l'integrazione degli alunni stranieri.
Abbiamo recuperato un video da "Repubblica RadioTv" dal titolo "Come salvare la scuola pubblica" (4 marzo 2011) con Stefano Rodotà, Mario Rusconi, preside
liceo Newton di Roma, Marco Lodoli, insegnante e scrittore, e Francesco Cappelli, allora preside della "Città del sole" [guarda il video].
Alla domanda ‘Come si salva la scuola
pubblica?’, al di là del problema annoso e non sottovalutabile dei fondi,
Cappelli si dice convinto che serva continuare a lavorare con la grande
passione e il grande impegno che da sempre la contraddistingue. E che si salva
anche con l’impegno di tutti i cittadini, anche i nuovi cittadini, che
vivono nel territorio in cui la scuola è inserita, che partecipano attivamente
e si saldano sempre di più con gli insegnanti per garantire questo servizio
essenziale, pubblico nel senso della laicità e della cittadinanza.
Ci fa piacere segnalare che il video è introdotto dallo spot "Paolo Poli legge Pinocchio in difesa della Scuola Pubblica Statale" realizzato da un'idea dei Semi di Serra, associazione di genitori di Roppolo, paesino del Piemonte, in collaborazione con genitori da varie parti d'Italia e con il nostro Coordinamento [clicca qui per il blog pinocchioperlascuola pubblica].
1 commento:
MILANO, UNA BELLA STORIA CON UN FINALE STONATO
FUORI 47 BAMBINI DALL’ASILO DELLA CARTASI’ CHE DA OLTRE 12 ANNI OSPITA
PIU’ DI 70 BAMBINI OGNI ANNO
«L’asilo I Cucciolosi dal 1° agosto prossimo dovrà lasciare a casa 47 bambini e 10 dipendenti». La notizia arriva questa mattina, direttamente dalla voce della responsabile dell’asilo che da 12 anni da la possibilità a dipendenti, comunali e privati di portare i propri figli all’interno di una struttura (L’asilo è della catena Baby World, si chiama ICUCCIOLOSI ed è aperto da 12 anni nella sede di Corso sempione di CartaSi - da due anni diventata di proprietà del gruppo ICBPI), organizzata, bella e davvero unica nel suo genere, almeno da questo lato della città.
Una struttura che ti faceva sentire orgogliosa di vivere a Milano, dove aziende come questa mettono a disposizione della cittadinanza e dei propri dipendenti strutture così. C’era quasi da meravigliarsi da tanta efficienza e capacità di ospitare e educare, senza chiedere in cambio rette folli e alla portata di pochi.
Purtroppo il sogno - sarà la crisi, saranno i tempi moderni – sembra infrangersi di fronte a inezie burocratiche e priorità aziendali.
Infatti proprio ieri pomeriggio la dirigenza del gruppo ICBPI (oggi proprietario di CARTASI e noto come ISTITUTO CENTRALE BANCHE POPOLARI ITALIANE) ha comunicato ai proprietari e gestori dell’asilo che non sarà più possibile ospitare oltre 30 unità (tra bambini e insegnanti) all’interno della struttura. Questa riduzione – così recita la pretestuosa comunicazione pervenuta a febbraio scorso ai responsabili dell’asilo CuccioloSi – sembra dovuta al DPR 151/2011 che richiede adeguamenti strutturali a tutti i luoghi pubblici – asili nido inclusi – che ospitano sopra le 30 unità.
I lavori di adeguamento potrebbero essere fatti, il valore dell’investimento ammonta a 80.000 € circa e - dopo l’ultimo “no” a procedere dell’azienda che non se la sentiva di assumersi tali costi - il nido ha proposto di assumersi totalmente le spese per i lavori di adeguamento. Purtroppo anche di fronte a questo ennesimo tentativo di salvare un “patrimonio della città”, il gruppo ICBPI ha risposto – con scuse decisamente pretestuose (del tipo “moralmente non è accettabile che voi vi assumiate i costi” e “spostare i bagni sarebbe esteticamente brutto”) – con un no definitivo. Tanto che stamattina all’asilo mamme, papà, bambini e dipendenti si sono visti comunicare la ferale notizia: “dal 1° agosto 2013 47 bambini non avranno più accesso al loro asilo e 10 dipendenti saranno obbligatoriamente lasciati a casa”. I soli fortunati che potranno restare in struttura sono 8 bambini provenienti dalle iscrizioni 2012 del Comune di Milano e 19 figli di dipendenti, sempre iscritti 2012.
Inutile dire che l’asilo i Cucciolosi, con 40.000 euro di affitto/annuo e solo 25 paganti (oltretutto tutti a tariffe agevolate tra aziendali e comunali), ha i minuti contati... basta anche solo fare due calcoli sulla retta media... moltiplicate 450€ x 25 e con gli 11.250 € che risultano è facile prevedere che dopo il prossimo anno l’asilo chiuderà.
Saranno forse nuove esigenze aziendali a dettare queste inspiegabili richieste da parte di ICBPI? Sarà la crisi? Saranno i tempi che cambiano? Sinceramente non lo sappiamo, unica cosa certa è che lo scorso esercizio il gruppo ha chiuso con utili da favola... (di seguito la relazione di bilancio 2012) e che suona davvero stonata la campagna che oggi spopola in tv e radio di uno dei soci più noti di ICBPI, il gruppo UBIBanca, dedicata a giovani, casa e famiglia con uno slogan che recita “fare banca per bene”.
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