Il 6 luglio
2012 il Comune di Milano ha presentato il “Progetto Rom, Sinti e Caminanti
2012-2015”. Si tratta delle linee guida dell’intervento dell’Amministrazione
comunale sul tema delle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti presenti a Milano.
Questo documento, che costituisce la base per l’elaborazione del Progetto
definitivo, è stato distribuito alle Zone per una valutazione e nel mese di
settembre è stato oggetto di confronto con le istituzioni interessate, con le
diverse forme di rappresentanza associative coinvolte e con le popolazioni
interessate.
Il
comunicato del Comune di Milano [leggi] - La presentazione del progetto predisposta dal Comune
di Milano [leggi] - Il testo del progetto [leggi]
Dei sette
obiettivi del progetto riportiamo il testo completo del quarto
dedicato all’integrazione scolastica dei minori.
Obiettivo 4:
Integrazione scolastica dei minori
L’Amministrazione
comunale è particolarmente attenta al benessere di tutti i minori e quindi
anche a quanti di essi appartengono alle popolazioni Rom, Sinti e Caminanti,
promuovendo in generale e in particolare con le azioni di seguito descritte la
promozione dei loro diritti e di percorsi di inclusione sociale insieme alle
loro famiglie. Per questo ritiene di inserire queste azioni nell’ambito del
Piano Infanzia e Adolescenza ex l. 285/97, così come richiesto anche dal
Governo.
Per quanto
riguarda l’integrazione scolastica dei minori gli obiettivi
dell’Amministrazione comunale sono:
1. garantire
tutte le opportunità di accesso ai servizi scolastici, da quelli per la prima
infanzia, al ciclo dell’obbligo e ai percorsi scolastici superiori,
2. creare le
condizioni, all’interno delle strutture scolastiche e nei campi, perché i
percorsi scolastici possano realizzarsi positivamente.
3.
sviluppare azioni finalizzate al recupero della dispersione scolastica e
all’orientamento professionale e lavorativo sostegno di esperienze di
formazione professionale anche al fine di favorire l’inserimento lavorativo dei
giovani.
I
provvedimenti dell’Amministrazione intendono garantire la possibilità di
accesso ai servizi scolastici, a parità di condizioni, a tutti i minori
presenti in città.
Questa
indicazione è relativa alle iscrizioni ai servizi per la prima infanzia (nidi
d’infanzia e scuole dell’infanzia ) e a tutti i servizi di sostegno ai percorsi
scolastici (buoni libro, frequenza di prescuola e giochi serali, partecipazione
alle attività integrative ai servizi scolastici (Scuola Natura, Estate Vacanza,
Centri Estivi, ecc.)
Attraverso
questi provvedimenti si intende favorire la scolarizzazione dei minori Rom e
Sinti sia dei campi autorizzati (prevalentemente italiani e residenti) sia dei
campi non autorizzati, garantendo a tutti i minori il diritto all’istruzione
come previsto dalla Convenzione Onu per i Diritti dei Bambini e delle Bambine.
L’accesso ai
servizi non è elemento sufficiente a garantire la realizzazione di percorsi positivi
di integrazione scolastica. E’ infatti indispensabile perseguire i seguenti
obiettivi:
• Sviluppare
azioni socio educative e di sostegno su entrambi i versanti della scuola e del
campo
• Rendere
compatibile la presenza a scuola dei bambini rom con l’attività didattica
complessiva di tutti gli altri bambini
• Creare un
ponte tra il bambino, la Scuola e le famiglie
• Sviluppare
la partecipazione attiva ai percorsi di integrazione scolastica delle madri rom
per valorizzarne il ruolo educativo
L’attività
di sostegno all’integrazione scolastica degli alunni rom entra a pieno titolo
nel più ampio Progetto Start realizzato dall’Assessorato alla Educazione e
Istruzione in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
Nell’ambito
di tale progetto le azioni fondamentali risultano essere:
L’attività
di mediazione scuola
- interventi
individualizzati di supporto alla scolarizzazione
- presenza in classe accanto all’insegnante per
interventi di supporto nell’ambito della classe controllo delle frequenza
-
preparazione e supporto delle iscrizioni ai nidi, alla scuola dell’infanzia e
alla scuola primaria
- garanzia
dell’igiene e cura della persona
-
partecipazione alla distribuzione delle schede di valutazione
- accompagnamento
e sostegno delle famiglie nei rapporti con gli insegnanti
L’attività
di mediazione al campo
- lavoro di
rinforzo alla frequenza scolastica presso le famiglie del campo
- sostegno
ai ragazzi sul valore della frequenza scolastica con eventuali accompagnamenti
a scuola
- compiti
con i bambini seguiti a scuola (di solito durante il weekend)
-
ottenimento di autorizzazioni dai genitori per uscite e gite scolastiche
-
organizzazione di incontri al campo fra insegnanti e genitori per discutere
della frequenza scolastica
Sono
altrettanto importanti le azioni rivolte alla fascia degli adolescenti che
hanno abbandonato la scuola, finalizzate all’assolvimento dell’obbligo
scolastico e all’orientamento professionale.
Nella fascia
tredici/quattordici anni comincia infatti a ridursi la frequenza, in
particolare per le ragazze; gli insuccessi scolastici si fanno più gravi
determinando spesso gli abbandoni.
In questo
caso i percorsi prevedono:
- incontri
con le famiglie e i ragazzi
-
presentazione e richiesta di condivisione del contratto educativo/scolastico
proposto
-
inserimento in laboratori pratici (informatica, legno, meccanica,
agro-zootecnico, ecc-)
-
orientamento formativo/scolastico
- contatti
con le scuole
- accordi
per programmi da portare all’esame con gli insegnanti referenti dei percorsi
scolastici individuali
I percorsi sono curati sul piano educativo dal
Servizio Educativo Adolescenti in difficoltà e in collaborazione con agenzie
del Privato Sociale.
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