La Scuola è un centro di costo. L’ordine è tagliare, tagliare, tagliare. Taglia il Ministero, ma tagliano anche le amministrazioni locali. Pagano tutti, ma soprattutto le fasce più deboli e meno abbienti. Questa volta l’accetta è quella del Comune di Milano. Ad essere colpito è il servizio di scuolabus che consente agli studenti di raggiungere la Scuola Elementare di via Cesari.
Alla Scuola, situata in via Cesari 38 ai confini del Parco Nord in zona Niguarda, non è semplice accedere con i mezzi. Inoltre la strada è provvista di un marciapiede molto stretto che renderebbe difficoltosa, ad esempio, anche l’attivazione del [progetto Piedibus].
Il servizio dello Scuolabus è attivo dalla notte dei tempi (circa 40 anni). I costi ammontano a 220 euro al giorno per ciascun pullmino, per un totale di 16 mila euro al mese (dati del Comune di Milano). I genitori che usufruiscono del servizio pagano, in base al reddito, dai 5 ai 31 euro al mese
Dal mese di settembre il servizio è stato sospeso. Lo richiede la necessità da parte del Comune di reperire soldi per coprire il buco di bilancio (eredità della giunta precedente) e di rispettare il patto di stabilità.
Ma i genitori non ci stanno. Lunedì 3 ottobre si sono recati da piazza Belloveso a scuola tutti a piedi mandando in tilt il traffico di tutta la zona.
Il 4 ottobre la Vicesindaco e Assessore all’Educazione e Istruzione Maria Grazia Guida ha incontrato i genitori della scuola di via Cesari, in zona Niguarda [leggi il comunicato del Comune]. Per il momento il servizio è stato prorogato fino a dicembre. Poi si vedrà.
Rassegna stampa:- repubblica milano del 3 ottobre 2011
- repubblica milano del 4 ottobre 2011
- libero-news del 4 ott 2011
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