Nelle scorse settimane è circolata l’ipotesi di un progetto allo studio del Governo, al quale stanno lavorando i Ministeri dell'Economia, delle Infrastrutture e dell'Istruzione, per la costituzione di una società per azioni a cui conferire la proprietà degli edifici scolastici, nonché la competenza per la loro manutenzione e messa in sicurezza. In parole povere, l’idea è quella di consegnare ad una società privata la proprietà (oggi degli enti locali) degli edifici che verrebbero affittati agli stessi enti locali.
Un progetto che desta qualche preoccupazione per diversi aspetti. Innanzitutto appare in contraddizione, con la tendenza alla progressiva applicazione del federalismo amministrativo, accentrare la gestione dell’edilizia scolastica in un unico soggetto (proprio ora che gli enti locali avevano ottenuto la possibilità di gestire la prima tranche – 358 milioni di euro – dei fondi del CIPE destinati all’edilizia scolastica). E poi, chi saranno gli azionisti di questa società? Solo soggetti pubblici? Anche soggetti privati? Come verranno determinati i canoni di affitto? E cosa accadrà a chi non potrà (più) pagare? Verrà abbandonato a se stesso? E se la Spa non trovasse remunerativo investire in sicurezza o realizzare nuovi edifici scolastici in determinate aree, zone, comuni?
Più che della finanza creativa di Tremonti, l’edilizia scolastica ha necessità di continuità nei finanziamenti, dello sblocco dei fondi destinati alla manutenzione e alla messa in sicurezza degli edifici, del rispetto delle competenze, di procedure più veloci e soprattutto dell’attivazione di un’anagrafe aggiornata che garantisca trasparenza nella gestione degli interventi.
Inoltre, secondo l’articolo del Sole24Ore [leggi] non è escluso che ”alla Scuole spa potrebbe essere assegnato anche lo svolgimento di servizi di mensa o di assistenza agli studenti o anche di aggiornamento professionale dei docenti”.
Sul tema dell’edilizia scolastica vedi anche il dossier del Governo (Presidenza del Consiglio dei Ministri): “Edilizia scolastica: programma esecutivo di messa in sicurezza” [leggi].
Per il “Piano straordinario stralcio di interventi urgenti sul patrimonio scolastico. Assegnazione a carico delle risorse di cui al punto 1 della delibera CIPE n. 3/2009 (Deliberazione n. 32/2010) [leggi]: da pag. 35 a pag. 39 trovate l’elenco delle scuole della Lombardia per le quali sono previsti gli interventi urgenti finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici.
Nessun commento:
Posta un commento