29 ott 2010

vampiri in azione, ora tocca ai libri di testo

Ancora tagli alla Scuola Pubblica. Stavolta tocca ai libri di testo delle scuole elementari e alle borse di studio.

La Legge di stabilità (ex Finanziaria) prevede che, per il 2011, venga azzerato il fondo di 103 milioni di euro per la gratuità dei libri nelle scuole elementari. Ma non basta. Il fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio avrà una dotazione di 25,7 milioni di euro con una riduzione di 74 milioni di euro rispetto all’assestamento del 2010.

Il Ministero dell'Istruzione, con una nota alle agenzie di stampa, ha smentito.

Ma nel Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2011 e per il triennio 2011-2013 (TABELLA n. 8 - Stato di previsione dell’Interno per l’anno finanziario 2011 - pag. 87, note espicative a pag. 45) lo stanziamento di 103 milioni di euro viene cancellato del tutto [vedasi il cap. 7243 - Somma occorrente per garantire la gratuità, totale o parziale, dei libri di testo in favore degli alunni che adempiano l'obbligo scolastico in possesso dei requisiti richiesti, nonché alla fornitura di libri di testo da dare in comodato anche agli studenti della scuola secondaria superiore] (vedi anche "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - (legge di stabilità 2011)" - pag. 7 e 84 del documento).

Il Governo ci aveva già provato lo scorso anno. Poi, dopo le proteste, i fondi erano ricomparsi nel decreto "milleproroghe" natalizio. Ora i vampiri ci riprovano (foto).

La gratuità dei libri nella scuola elementare è prevista per legge dal 1964 (legge 719). La norma è, in seguito, confluita nel “Testo unico in materia di istruzione” (decreto legislativo n. 297/1994) che all’articolo 156, prevede la fornitura gratuita da parte dei comuni.

Dunque, da un lato si tagliano i fondi, dall'altro non toglie il diritto. L'onere viene dunque scaricato sugli enti locali (oltre che sulle famiglie). I Comuni verranno privati dello stanziamento e, in base alla leggi vigenti, saranno costretti a erogare i libri gratuiti alla scuola primaria a loro spese.

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