Meno scuola per tutti: il principio “pedagogico” della riforma Tremonti-Berlusconi-Gelmini.
Oggi la Gelmini autentica “velina della riforma” la definisce epocale.
In realtà di “epocale” oltre ai gravissimi danneggiamenti provocati al nostro sistema di istruzione che chiaramente favoriscono la sua privatizzazione ci sono solo:
- il singolare “principio pedagogico”, (privo di precedenti almeno nell’area OCSE) che la guida, si può sintetizzare con: “meno scuola per tutti”. Infatti nessun obiettivo qualitativo è stato posto alla base della riforma. Essa si fonda soltanto su un obiettivo di risparmio della spesa. Il rapporto tra il numero degli studenti e quello degli insegnanti deve passare da quel 8,94 (7.768.506 su 868.542)dell’anno scolastico 2008-09 al 9,94 del 2011-12. Tutto il resto non interessa ... per continuare la lettura --> CLICCA QUI
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