Le scuole italiane subiranno in tre anni il taglio di 140 mila posti di lavoro tra personale docente e non docente. La scuola è la più grande azienda in crisi del nostro paese e una delle prime emergenze occupazionali. Eppure lo Stato spende più di un miliardo di euro l’anno per pagare lo stipendio agli insegnanti di religione che hanno ottenuto il posto fisso grazie al benestare delle autorità scolastiche e a concorsi a dir poco speciali.
Come se non bastasse, la sentenza del Consiglio di Stato del 7 maggio 2010 stabilisce il principio, ribaltando un precedente orientamento del TAR del Lazio, che l’ora di religione può dare "crediti" a chi se ne avvale.
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1 commento:
Non mi vedo d'accordo con questo articolo pubblicato sul blog, sia per forma (la vignetta non è veritiera), sia per sostanza (non penso c'entri molto mischiare l'ora di religione con il taglio agli insegnanti e con il tempo pieno e con il maestro unico); penso che dovremmo protestare e contrastare insieme contro queste ultime decisioni che derivano dal Ministero Gelmini, ma non mettendo insieme cose che non sono (a mio parere) da mettere insieme. Grazie per l'attenzione. Fabio
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