In questo periodo è in esame presso le sedi parlamentari il disegno di legge Aprea (n.953 "Norme per l'autogoverno delle istituzioni scolastiche e la libertà di scelta educativa delle famiglie, nonché per la riforma dello stato giuridico dei docenti", presentato in Commissione alla Camera) i cui punti salienti possono essere così riassunti:
- L’apertura della Scuola (fino ad oggi dichiaratamente statale) ai privati, con la trasformazione delle istituzioni scolastiche in fondazioni e conseguente modificazione degli organi di governo della scuola, con ingresso degli “interessi privati” e ridimensionamento delle componenti tradizionali (docenti, genitori, studenti, con cancellazione della rappresentanza della componente ATA).
- La definizione autonoma, in ciascun Istituto, delle modalità di partecipazione collegiale di genitori e studenti.
- La rimodulazione delle risorse finanziarie pubbliche da destinarsi alle singole istituzioni scolastiche in rapporto alla cosiddetta "libertà di scelta educativa delle famiglie". Le risorse statali assegnate ad ogni singola scuola saranno stabilite in base al numero degli alunni effettivamente iscritti.
- La creazione di un "ordine degli insegnanti" (il cosiddetto organismo tecnico rappresentativo) con area contrattuale separata.
- La separazione dell'area contrattuale dei docenti rispetto da quella del personale ATA e l'eliminazione delle RSU.
- una maggiore competizione tra le scuole: questo porterà le scuole, in tutti gli ordini scolastici, ad una promozione della propria merce per poter avere più clienti possibili, in una disperata ricerca della porzione di mercato sufficiente per sopravvivere; ciò porterà a privilegiare “l’immagine” (il prodotto dovrà essere piacevole e appetibile: bando a concetti poco vendibili come l’impegno e la fatica) e mettere in secondo piano il contenuto educativo proposto;
- una minor possibilità di difesa della libertà di insegnamento dovuta all’assunzione diretta dei docenti da parte dei Dirigenti Scolastici: è da tener conto che neppure nelle aziende private (di dimensioni comparabili a quelle di una istituzione scolastica) l’assunzione del personale è affidata alle scelte di una sola persona;
- una modifica radicale degli organi collegiali, che porterà a un’ulteriore diminuzione della partecipazione dei genitori, e degli studenti, dove previsto, alla vita scolastica.
Per quel che riguarda gli organi collegiali, il Consiglio di Istituto sarà sostituito dal Consiglio di amministrazione della scuola, presieduto dal Dirigente Scolastico, che ne stabilirà autonomamente l’odg, e composto da un numero non definito di genitori, studenti e docenti, rappresentanti degli EELL, tecnici e finanziatori; saranno aboliti, a livello di legge statale, tutti gli organi di rappresentanza dei genitori, e degli studenti dove previsto, lasciando ai singoli CdI prima e ai Consigli di Amministrazione poi di definire quali saranno le forme di partecipazione alla vita scolastica di queste categorie.
Per tutti questi motivi il Coordinamento, a partire dai primi giorni del prossimo anno scolastico, parteciperà alla campagna di sensibilizzazione contro il decreto Aprea.
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