E’ la conseguenza di un diverso orientamento culturale di una parte della popolazione italiana che propende per il rifiuto alla vaccinazione, considerata una violazione morale e fisica della libertà personale e di coscienza. L'obbligo di vaccinazione, per taluni, non è esclusivamente un problema sanitario bensì di concezione della dimensione umana, dei diritti e doveri di ciascuno, di consapevolezza e partecipazione, di responsabilità ed informazione corretta.
Ma si diffonde, anche in ambienti meno “radicali”, una certa diffidenza verso l’eccessiva medicalizzazione. Ad esempio la tendenza di somministrare contemporaneamente vaccini obbligatori e vaccini facoltativi (come l’esavalente, che associa nello stesso preparato le componenti protettive per difterite, epatite B, infezioni da Haemophilus Influenzae tipo b, pertosse, poliomielite, tetano).
Da un po’ di anni questa consapevolezza è agevolata dal fatto che il rifiuto del vaccino non compromette più la frequenza scolastica. A nessun bambino può essere impedito di frequentare il nido d’infanzia, la scuola materna, la scuola dell’obbligo, anche se all’atto dell’iscrizione viene richiesto il certificato o copia del libretto vaccinale.
Fino ad una quindicina di anni fa i bambini non vaccinati non potevano frequentare le scuole (art. 47 D.P.R. 22 dicembre 1967, n. 1518) e i genitori erano segnalati ai Tribunali dei minori per una verifica dell’idoneità genitoriale.
Ma il decreto n. 355 del 1999 [clicca qui] ha stabilito che “la mancata certificazione non comporta il rifiuto di ammissione dell'alunno alla scuola dell'obbligo o agli esami”, anche se si precisa che la scuola deve comunicare il fatto alla ASL di appartenenza dell'alunno e al Ministero della Salute per gli opportuni e interventi.
Molte Regioni, dopo la riforma dell’articolo V della Costituzione (legge costituzionale 3/2001), hanno emanato propri decreti e regolamenti sulla materia. Nel 2008 il Veneto ha in via sperimentale e provvisoria sospeso l’obbligatorietà delle vaccinazioni (non l’offerta vaccinale, attiva e gratuita, promossa dal servizio sanitario regionale). Altre (Lombardia, Provincia di Trento, Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Umbria, Sardegna) hanno deciso di non sanzionare i genitori che rifiutano di somministrare i vaccini.
Ma l’orientamento politico, dopo i dati “allarmanti” dell’Istituto Superiore della Sanità, sembra cambiare. Il rischio paventato è che alcune malattie che erano state completamente sradicate - la poliomelite, il morbillo, la pertosse – possano tornare.
Qualche
giorno fa è stata depositata un’interrogazione parlamentare alla
Ministra della Salute Beatrice Lorenzin [clicca qui] con la quale si
richiede quali
provvedimenti il Governo intenda prendere per contrastare la diffidenza
delle famiglie verso i vaccini.
Lo stesso deputato ha presentato alla Camera un progetto di legge [clicca qui] per reintrodurre l'obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano le scuole dell'obbligo. Il testo prevede anche l’estensione dell’obbligatorietà ai vaccini contro la pertosse e il morbillo, oggi facoltativi anche se raccomandati dalle autorità sanitarie.
Ed ancora, il 14 ottobre 2015, gli assessori alla salute delle regioni e delle province autonome, esaminato il piano nazionale vaccini del Ministero della Salute, hanno auspicato che i bambini possano entrare a scuola solo se vaccinati.
Sembra dunque plausibile che il nuovo "Piano nazionale di prevenzione vaccinale", che si sta scrivendo in questi giorni, introdurrà anche la previsione di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni. Se ne parlerà il 20 ottobre 2015 nel corso della Conferenza Stato-Regioni.
E intanto sul web la petizione on-line con cui si richiede che i vaccini diventino obbligatori per l'accesso alle strutture scolastiche ha raggiunto in pochi giorni quasi 23 mila firme (alla data odierna).
Documentazione
I vaccini obbligatori:
- antidifterica (legge del 6 giugno 1939 n. 891 – legge del 27 aprile 1981 n. 166);
- antitetanica (legge del 20 marzo 1968 n. 419);
- antipoliomielitica (legge del 4 febbraio 1966 n. 51);
- antiepatite virale B (legge del 27 maggio 1991 n. 165).
I vaccini facoltativi, ma raccomandati dal Ministero della Salute:
- pertosse, hemophilus influenzae, morbillo, rosolia, parotite, meningococco C, pneumococco, influenza e papillomavirus.
Il comunicato del 5 ottobre 2015 del presidente dell’Istituto Superiore della Sanità [clicca qui].
Tabella vaccinazione in età pediatrica 2014 per regione:
http://www.salute.gov.it/imgs/ C_17_pagineAree_811_listaFile_ itemName_19_file.pdf
Infografica sulle coperture vaccinali:
http://www.epicentro.iss.it/ temi/vaccinazioni/dati_Ita.asp
Lo stesso deputato ha presentato alla Camera un progetto di legge [clicca qui] per reintrodurre l'obbligo di vaccinazione per i bambini che frequentano le scuole dell'obbligo. Il testo prevede anche l’estensione dell’obbligatorietà ai vaccini contro la pertosse e il morbillo, oggi facoltativi anche se raccomandati dalle autorità sanitarie.
Ed ancora, il 14 ottobre 2015, gli assessori alla salute delle regioni e delle province autonome, esaminato il piano nazionale vaccini del Ministero della Salute, hanno auspicato che i bambini possano entrare a scuola solo se vaccinati.
Sembra dunque plausibile che il nuovo "Piano nazionale di prevenzione vaccinale", che si sta scrivendo in questi giorni, introdurrà anche la previsione di non ammettere nelle scuole i bambini che non siano in regola con il libretto di vaccinazioni. Se ne parlerà il 20 ottobre 2015 nel corso della Conferenza Stato-Regioni.
E intanto sul web la petizione on-line con cui si richiede che i vaccini diventino obbligatori per l'accesso alle strutture scolastiche ha raggiunto in pochi giorni quasi 23 mila firme (alla data odierna).
AGGIORNAMENTO DEL 20 OTTOBRE 2015
L'approvazione
del nuovo Piano Nazionale Vaccini, prevista il 20 ottobre nella sede
della Conferenza Stato-Regioni, è stata rinviata al 5 novembre
2015.
Sottolineiamo
che il tema dell’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alle
scuole è competenza del Parlamento. Il Ministro della Salute, Beatrice
Lorenzin, ospite il 19 ottobre
2015 alla trasmissione Mix 24 su Radio 24, ha dichiarato che “I
bambini non vaccinati possono iscriversi a scuola, nessuno ha messo in
dubbio questo. C’è un dibattito che è venuto dalle associazioni dei
genitori che hanno sollevato il problema. Ne sta discutendo
la conferenza Stato-Regioni ma qualora si dovesse decidere una cosa del
genere in ogni caso bisognerà passare per il Parlamento”. Documentazione
I vaccini obbligatori:
- antidifterica (legge del 6 giugno 1939 n. 891 – legge del 27 aprile 1981 n. 166);
- antitetanica (legge del 20 marzo 1968 n. 419);
- antipoliomielitica (legge del 4 febbraio 1966 n. 51);
- antiepatite virale B (legge del 27 maggio 1991 n. 165).
I vaccini facoltativi, ma raccomandati dal Ministero della Salute:
- pertosse, hemophilus influenzae, morbillo, rosolia, parotite, meningococco C, pneumococco, influenza e papillomavirus.
Il comunicato del 5 ottobre 2015 del presidente dell’Istituto Superiore della Sanità [clicca qui].
Tabella vaccinazione in età pediatrica 2014 per regione:
http://www.salute.gov.it/imgs/
Infografica sulle coperture vaccinali:
http://www.epicentro.iss.it/
1 commento:
E' importante diffondere anche il link a una petizione online per chi raccoglie le firme CONTRO questa proposta. Se passasse, nostra figlia non potrebbe più andare a scuola, non ci pare questione di poco conto.
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