3 feb 2015

le inchieste antimafia degli studenti di cortocircuito

Gli studenti di Cortocircuito sono quelli che hanno fatto scoppiare il caso del sindaco di Brescello, ripreso mentre passeggia con Francesco Grande Aracri, condannato per mafia, e dice di lui: uno “composto, educato”. Ma non solo. Due anni avevano raccontato dei 40 roghi dolosi a Reggio Emilia. E nel 2013 di Gaetano Blasco, mafioso, recentemente agli oneri della cronaca perché intercettato mentre se la ride del terremoto nell’ambito dell’inchiesta sulle cosche calabresi in Emilia Romagna.
Ma chi sono questi ragazzi? Cortocircuito è un’associazione culturale antimafia di Reggio Emilia, nata nel giugno 2009 dall’impegno di una ventina di studenti delle scuole superiori, con l’intento di fare informazione su temi spesso taciuti e trascurati dai media tradizionali.
Uno degli obbiettivi iniziali era essere un luogo di scambio di opinioni e di idee tra tutti gli studenti: dai licei ai professionali. Infatti fin dai primi mesi i lettori sono stati invitati ad esprimere le loro opinioni commentando gli articoli e inviando pareri. Già dall’inizio hanno partecipato al giornalino ragazzi di ben dodici scuole superiori di Reggio Emilia.
Dopo pochi mesi di vita, all’originario giornale cartaceo, si è aggiunta la versione online, un sito-blog dove si possono leggere tutti gli articoli e conoscere i progetti (www.cortocircuito.re.it). Nell’estate 2010 il giornale studentesco Cortocircuito è diventata anche una web-tv, realizzando cortometraggi, inchieste, interviste, videomessaggi e anche alcuni collegamenti tv a livello nazionale.
Dall’autunno 2010 l’attività è mutata progressivamente, incentrandosi sempre di più nella realizzazione di video-inchieste e nell’organizzazione di incontri pubblici con magistrati, giornalisti ed esperti, ricoprendo anche un ruolo da protagonista nei festival contro le mafie di Reggio Emilia. Oltre a iniziative in altre città dell’Emilia-Romagna.
Nel 2013 Cortocircuito ha ricevuto il premio, consegnato all’Università di Bologna, come migliore web-tv di denuncia d’Italia per “il coraggio nel raccontare attraverso video - inchieste e cortometraggi la criminalità organizzata in Emilia”.
L’associazione si impegna particolarmente nell’organizzazione di incontri antimafia e iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla criminalità organizzata. Gli incontri si svolgono sia all’interno delle scuole superiori, con specifici progetti e laboratori sulle mafie, sia in luoghi pubblici, come Palazzo Allende, l’Università di Modena e Reggio Emilia, la Gabella, parco Cervi, piazza Casotti e la Sala del Tricolore (sede del Consiglio Comunale di Reggio Emilia dove Cortocircuito ha organizzato un intenso ciclo di incontri antimafia).

Dal sito di Cortocircuito (clicca sul testo):

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