E' morto Franco Bomprezzi, presidente di Ledha-Lega per i diritti delle persone con disabilità, punto di riferimento per tutte le persone con disabilità e per tutti coloro che lottano per i diritti. Scrittore e giornalista, ha condotto un'intensa attività sui temi della disabilità:
ha fondato e diretto alcuni importanti portali d'informazione come
"Superabile.it" e "Superando.it"; è stato animatore del blog "InVIsibili" sul
Corriere della Sera e autore del blog "FrancaMente" sul sito di Vita.it.
Più volte nel corso di questi anni abbiamo segnalato nel nostro blog le attività dell'Associazione Ledha a sostegno di quei genitori di studenti disabili a cui l'amministrazione scolastica sia statale che regionale ha tagliato, pur di fare cassa, fondi ed opportunità [clicca qui oppure clicca qui]. Certamente uno dei momenti più biechi e volgari di una manovra tutta politica volta a demolire la scuola pubblica statale, senza riguardo né rispetto alcuno per la categoria più debole, che ha costretto le famiglie a rivolgersi ai tribunali della Repubblica.
Dal numero doppio di dicembre 2014-gennaio 2015 della rivista stampata mensile SuperAbile Magazine l'ultimo articolo di Franco Bomprezzi.
A caccia di parole
Ci vorrebbe un concorso per creativi.
Lo dico sinceramente. Sarei davvero ricco
se avessi voluto o potuto chiedere royalties su almeno due titoli che sono scaturiti
dalla mia mente malata, in condizioni differenti, ma con il medesimo desiderio di
individuare parole comprensibili a tutti, e capaci di svegliare chi dorme, anche
nel mondo della comunicazione.
"SuperAbile" e "Invisibili":
ebbene sì, in tempi diversi e in contesti editoriali lontani, sono definizioni approvate
in altrettanti brainstorming, ma scaturite da mie elucubrazioni mentali, stanco
come ero, e come sono, delle banalità riferite al mondo delle persone con disabilità.
SuperAbile nacque sulla scia dell'epopea sfortunata di Christopher Reeve, Superman
divenuto negli anni terminali della sua esistenza un grande protagonista delle battaglie
statunitensi per la ricerca e per i diritti delle persone paratetraplegiche e non
solo. Da quell'accostamento onirico nacque la testata del portale Inail e di questo
magazine.
Ne sono felice e orgoglioso.
"Invisibili" è figlio di una constatazione personale, ossia la capacità della gente,
per strada, nei negozi, nei luoghi pubblici, di non vedere - nel senso letterale
- una persona con disabilità motoria, sensoriale o intellettiva. Ne è nato un blog
molto seguito su Corriere.it e anche di questo sono felice e orgoglioso.
Ma mi domando: è possibile
che il nostro mondo non riesca a elaborare con fantasia, ironia, leggerezza, coraggio,
incoscienza, qualche altra chiave di comunicazione? Possibile che l'alternativa,
orrenda, sia stato solo quel "diversamente abile" che tuttora invade e inquina ogni
ragionamento sensato sulla pari dignità, sui diritti, sull'inclusione sociale? Forza
giovani, scatenatevi. Io vorrei riposarmi.
(Franco Bomprezzi, 18 dicembre 2014)
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