Abbiamo
rivolto la domanda ad un istituto comprensivo della capitale con una
popolazione scolastica di circa mille alunni, distribuiti su tre plessi
(infanzia, primaria e I grado) con classi di primaria a tempo pieno.
Per l’esercizio finanziario 2013 l’istituto ha ricevuto un finanziamento statale onnicomprensivo di 6.122,66 euro e ha pagato per funzionamento 40.083,36 euro così ripartiti:
- Beni di consumo 27.653,32 euro di cui: Carta 1.783,19; Cancelleria (uso amministrativo, uso didattico per i tre plessi, toner stampanti per i tre plessi) 10.626,13; Stampati 3.560,31; Giornali e riviste 95,00; Vestiario (càmici dei collaboratori scolastici) 468,48; Facile consumo (uso amministrativo e uso didattico per i tre plessi) 5.705,50; Materiale informatico e software 2.414,97; Medicinali, materiale sanitario e igienico (materiale di pulizia) 2.999,74.
- Acquisto di servizi ed utilizzo di beni di terzi 9.359,61 euro di cui: Prestazioni professionali e specialistiche (contratti RSPP DL81 – Gestione sito web) 3.403,00; Manutenzione ordinaria hardware (contratti manutenzione fotocopiatrice, laboratori, aule, uffici dei plessi) 3.193,93; Manutenzione ordinaria software 1.401,18; Noleggio impianti e macchinari (canone annuale noleggio pianoforte) 435,50; Utenze e canoni: Telefonia fissa (telefonia e adsl ) 846,00; Telefonia mobile 80,00.
- Altre spese amministrative 3.070,43 euro di cui Oneri postali, telegrafici e bancari (Spese gestione cc bancario e spese postali) 3.005,43; Rimborsi spese per i Revisori 65,00.
La
differenza tra spese di funzionamento sostenute dall’istituto e
contributo finanziario erogato dal Miur è stata di quasi 34mila euro,
differenza colmata prevalentemente grazie al contributo delle famiglie
(…).
(da TuttoScuola.com, mercoledì 26 marzo 2014)
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