L’anno scorso abbiamo lavorato la
terra del nostro orto e poi piantato le patate. Abbiamo visto come
nascono le piante, come crescono, poi le abbiamo assaggiate. Quando le patate
sono nate la maestra Sonia le ha fritte e ci siamo fatti un po’ di patatine
fritte. Buonissime. A cosa ci è servito? Noi non siamo contadini.
«Per capire come nascono le patate. Prima devi mettere un seme sotto terra. Le devi innaffiare. Le devi tenere d’occhio. Ti devi prendere cura di loro». «Poi quando stanno crescendo devi stare ancora più attento per controllare che crescano bene, se non crescono male e hai fatto tutto il lavoro per niente». «Devi stare attento a non esagerare con l’acqua. A non farle annegare». «Alla fine devi sapere che le patate non escono fuori dalla terra. Vedi un grande cespuglio di foglie e quando è folto folto devi tirarlo fuori e sotto c’è la patata».
Vi è piaciuta questa attività?
«Tantissimo. Perché lavoravamo tutti insieme». «Sì. A me è piaciuto piantare le patate. Ma non abbiamo piantato solo le patate. Anche i semi di piselli, di mais e tanti altri». «Ma le patate sono quelle venute meglio». «A me è piaciuta perché dovevamo anche andare fuori dalla scuola». «Mi è piaciuto perché non c’era solo da studiare e guardare sui libri». «A me è piaciuta perché dopo abbiamo mangiato quello che avevamo fatto».
Per crescere una pianta di cosa ha bisogno?
«Per crescere una pianta ha bisogno di acqua, poi deve stare sotto il sole e bisogna tenerla curata». «Di luce, di acqua». «Ha bisogno delle condizioni giuste, della temperatura giusta, perché se ghiaccia troppo può anche morire». «Ci si può mettere anche un telo, una plastica: si chiama serra. E’ come una coperta». «Maestro, lo sai che anche mio nonna a casa sua ha fatto un orto come il nostro?».
Cosa vuol dire che una pianta cresce?
«Che diventa più grande». «Che prima era un semino o una piantina e dopo diventa più alta». «Che dopo la puoi mangiare, prima invece no». «Crescere vuol dire che lei sta bene, che mangia, che vive bene». «Mangia?»
«Sì, perchè mangia anche la pianta. Lei mangia il sole, mangia l’acqua.…». «Crescere vuol dire avere più forza, più altezza». «Quando una pianta cresce lo capisci perché dopo nascono i frutti».
Ma quale è il frutto della patata?
«Beh, la patata. Ah, sì, perché è già un frutto. Cioè, no, una verdura, un ortaggio. Però cresciuta è più grande, più buona da mangiare, poi ce ne è di più da mangiare perché è più grossa». «Una patata la puoi mangiare anche cotta nell’acqua bollente, dopo la sbucci, poi col sale, non è che devi fare sempre le patatine fritte». «Però le patatine fritte sono le più buone». «Mia mamma mi fa sempre le patatine fritte con il checkup».
Che differenze ci sono tra far crescere una pianta e far crescere un bambino? «La differenza è che la pianta, quando l’hai piantata, devi buttarci sopra l’acqua. Invece al bambino non devi buttare in testa l’acqua, deve berla». «Un bambino ha bisogno di amore, di cura». «C’è molta differenza. La pianta ha le radici al posto della bocca». «Però c’è bisogno di cura anche per coltivare una pianta. Anche una pianta ha bisogno di bere, di attenzioni». «Bisogna toglierle le erbacce». «Bisogna starci attenti».
Altre differenze? «La differenza è che un bambino può andare a scuola, imparare. Invece una pianta sta sempre ferma in un punto, non si muove». Chi è la mamma della pianta? «La mamma? Boh». Pensateci… «Forse la mamma di una pianta è un’altra pianta». «Secondo me sei tu che hai messo il seme. Perché devi curarla, le devi dare da bere…». «No, è la terra che la fa crescere».
Giuseppe Caliceti, il manifesto, 29 gennaio 2014
«Per capire come nascono le patate. Prima devi mettere un seme sotto terra. Le devi innaffiare. Le devi tenere d’occhio. Ti devi prendere cura di loro». «Poi quando stanno crescendo devi stare ancora più attento per controllare che crescano bene, se non crescono male e hai fatto tutto il lavoro per niente». «Devi stare attento a non esagerare con l’acqua. A non farle annegare». «Alla fine devi sapere che le patate non escono fuori dalla terra. Vedi un grande cespuglio di foglie e quando è folto folto devi tirarlo fuori e sotto c’è la patata».
Vi è piaciuta questa attività?
«Tantissimo. Perché lavoravamo tutti insieme». «Sì. A me è piaciuto piantare le patate. Ma non abbiamo piantato solo le patate. Anche i semi di piselli, di mais e tanti altri». «Ma le patate sono quelle venute meglio». «A me è piaciuta perché dovevamo anche andare fuori dalla scuola». «Mi è piaciuto perché non c’era solo da studiare e guardare sui libri». «A me è piaciuta perché dopo abbiamo mangiato quello che avevamo fatto».
Per crescere una pianta di cosa ha bisogno?
«Per crescere una pianta ha bisogno di acqua, poi deve stare sotto il sole e bisogna tenerla curata». «Di luce, di acqua». «Ha bisogno delle condizioni giuste, della temperatura giusta, perché se ghiaccia troppo può anche morire». «Ci si può mettere anche un telo, una plastica: si chiama serra. E’ come una coperta». «Maestro, lo sai che anche mio nonna a casa sua ha fatto un orto come il nostro?».
Cosa vuol dire che una pianta cresce?
«Che diventa più grande». «Che prima era un semino o una piantina e dopo diventa più alta». «Che dopo la puoi mangiare, prima invece no». «Crescere vuol dire che lei sta bene, che mangia, che vive bene». «Mangia?»
«Sì, perchè mangia anche la pianta. Lei mangia il sole, mangia l’acqua.…». «Crescere vuol dire avere più forza, più altezza». «Quando una pianta cresce lo capisci perché dopo nascono i frutti».
Ma quale è il frutto della patata?
«Beh, la patata. Ah, sì, perché è già un frutto. Cioè, no, una verdura, un ortaggio. Però cresciuta è più grande, più buona da mangiare, poi ce ne è di più da mangiare perché è più grossa». «Una patata la puoi mangiare anche cotta nell’acqua bollente, dopo la sbucci, poi col sale, non è che devi fare sempre le patatine fritte». «Però le patatine fritte sono le più buone». «Mia mamma mi fa sempre le patatine fritte con il checkup».
Che differenze ci sono tra far crescere una pianta e far crescere un bambino? «La differenza è che la pianta, quando l’hai piantata, devi buttarci sopra l’acqua. Invece al bambino non devi buttare in testa l’acqua, deve berla». «Un bambino ha bisogno di amore, di cura». «C’è molta differenza. La pianta ha le radici al posto della bocca». «Però c’è bisogno di cura anche per coltivare una pianta. Anche una pianta ha bisogno di bere, di attenzioni». «Bisogna toglierle le erbacce». «Bisogna starci attenti».
Altre differenze? «La differenza è che un bambino può andare a scuola, imparare. Invece una pianta sta sempre ferma in un punto, non si muove». Chi è la mamma della pianta? «La mamma? Boh». Pensateci… «Forse la mamma di una pianta è un’altra pianta». «Secondo me sei tu che hai messo il seme. Perché devi curarla, le devi dare da bere…». «No, è la terra che la fa crescere».
Giuseppe Caliceti, il manifesto, 29 gennaio 2014
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