Milano soffoca, i nostri bambini ne soffrono quotidianamente.
La città ha già bruciato i 35 giorni di sforamenti del Pm10 concessi dall’Unione europea [leggi] per l’intero anno 2011 (dopo appena 40 giorni da inizio anno). Inutili i due blocchi domenicali del traffico. Pochi giorni fa i [Genitori antismog] hanno organizzato una manifestazione per chiedere azioni più incisive sui problemi legati all'inquinamento atmosferico. Ma le istituzioni non sembrano sensili. E non solo quelle cittadine.
Sono passati quasi sei mesi dall'approvazione del [Decreto di Legge n. 155] del 13/8/2010 con cui il Governo ha posticipato al 31 dicembre 2012 il divieto di superamento del livello soglia per il benzo(a)pirene.
Il Decreto svincola le aziende inquinanti dall'obbligo di abbattere le emissioni in eccesso del benzo(a)pirene che è un agente cangerogeno genotossico. Il che vuol dire che ancora per 2 anni i cittadini italiani saranno esposti al rischio di esposizione a livelli elevati di questo pericoloso inquinante.
Come recita la [direttiva 2004/107/CE] del Parlamento europeo, il benzo(a)pirene è un agente cancerogeno genotossico. La letteratura scientifica dimostra che l’esposizione in gravidanza ad elevati livelli di benzo(a)pirene comporti il rischio di ridurre il Quoziente Intellettivo del neonato, aumenti il rischio di malattie respiratorie del bambino e, poiché il feto può essere fino a 10 volte più suscettibile al danno del DNA, possa tramite esposizione prenatale incrementare molto il rischio cancerogeno.
[PeaceLink] ha lanciato una campagna nazionale, a cui ha aderito la comunità medico-scientifica che ha posto all'attenzione del Governo i costi umani dovuti all'esposizione al benzo(a)pirene. La campagna è sostenuta dalle tre importanti associazioni italiane di pediatria - Associazione Culturale Pediatri (ACP), Società Italiana di Pediatria (SIP), Federazione Italiana Medici Pediatri - che hanno firmato un Appello al Governo italiano perché la normativa venga modificata con la massima urgenza [leggi].
Martedì 1. febbraio 2011 alla Camera dei Deputati (Commissione Ambiente) è stata bocciata una risoluzione volta a modificare la normativa vigente. Contemporaneamente una delegazione di PeaceLink ha incontrato la [Commissione Bicamerale Infanzia] per spiegare l'impatto che questo potente cancerogeno ha sui bambini, chiedendo di avviare un'indagine conoscitiva.
La richiesta è semplice e va sostenuta da tutti i cittadini: in considerazione dei rischi per la salute sproporzionati ed inaccettabili derivanti dall’esposizione a livelli elevati di tale agente cancerogeno, il Governo deve rivedere le sue decisioni con la massima urgenza e ripristinare integralmente la precedente normativa sul benzo(a)pirene.
Il video della conferenza stampa nella sala stampa di Montecitorio: [guarda]
Il testo del dossier di Peacelink consegnato l'1 febbraio alla Commissione Bicamerale per l'Infanzia e l'adolescenza: [scarica].
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