13 nov 2008



LA SCUOLA CONTRO LA MOZIONE COTA

A tutte/i coloro che ci leggono: Vi chiediamo di fare propria questa mozione, di portarla nei vostri Collegi e nei Consigli, nelle assemblee di classe e di Istituto di ogni ordine e grado, nei consigli di Zona e nelle Municipalità, nei consigli comunali perché venga assunta dal maggior numero di istanze raggiungibili e inviata al Ministero, alle direzioni regionali e agli organi di stampa e informazione.

Docenti e genitori riuniti nella Assemblea delle Scuole del Milanese il giorno 5 Novembre 2008 esprimono la loro indignazione per l’approvazione della Mozione Cota, da parte della Camera dei Deputati il 14 ottobre 2008.
La Mozione Cota, che vede come quinta firmataria l’on. Valentina Aprea, impegna il Governo a istituire nelle Scuole classi differenziali per soli alunni stranieri.

Questa Mozione:

  • rappresenta un grave atto discriminatorio nei confronti degli alunni stranieri che studiano e convivono con gli alunni italiani nelle nostre aule, contribuendo ad arricchire le relazioni e la crescita di tutti;
  • prevede che gli alunni migranti possano transitare nella classi “normali” non solo superando test linguistici, ma anche ambigui test sul rispetto delle tradizioni locali, la diversa morale e la cultura religiosa, test che potrebbero dare luogo a ulteriori discriminazioni e a un acculturamento forzato e non rispettoso delle diversità culturali;
  • rappresenta un tentativo di capovolgere la natura della nostra scuola che è inclusiva delle differenze;
  • è un errore pedagogico perché presume di favorire l’apprendimento della lingua italiana costituendo classi di alunni che non parlano la lingua italiana;
  • è lontanissima da una realtà scolastica che vede alunni italiani e di origine straniera aiutarsi nell’apprendimento attraverso la motivazione al gioco, alla relazione spontanea, alla condivisione del quotidiano;
L’Assemblea delle Scuole del Milanese:
  • riconosce come strategie efficaci nell’apprendimento della lingua italiana di alunni non italofoni l’inserimento in classi normali e l’attivazione di laboratori linguistici (con poche ore al di fuori della classe e una durata limitata nel tempo) gestiti da quei facilitatori linguistici che, preziosa risorsa nell’insegnamento della lingua italiana ai migranti, sono stati pressoché cancellati dal Ministro Moratti;
  • considera la Mozione Cota pretestuosa e fallimentare perché non realizzerà il risultato dichiarato di promuovere l’apprendimento della lingua agli alunni migranti ma solo quello, non dichiarato, di rinchiuderli in un ghetto;
  • riconosce che la Mozione Cota farà irrompere nella scuola le contrapposizioni tra cittadini italiani e migranti che sono estranee al mondo dei bambini ed al mondo della scuola tutto;
  • richiede che la scuola pubblica si attrezzi per la presenza sempre più significativa degli alunni migranti mediante:
    - la moltiplicazione di docenti facilitatori linguistici;
    - progetti interculturali che permettano l’arricchimento reciproco di alunni italiani e stranieri;
    - revisione interculturale dei curricoli di studio;
    - coinvolgimento di mediatori e associazioni degli stranieri.
I docenti e genitori che si riconoscono nell’Assemblea delle Scuole del Milanese:
  • si impegnano a contrastare ogni tentativo di istituire le classi differenziali per gli alunni migranti;
  • si impegnano a far approvare da Collegi Docenti e Consigli di Circolo/Istituto documenti analoghi a questo;
  • comunicheranno alle famiglie degli alunni il loro impegno in questo senso, mediante una lettera multilingue che li inviterà a costruire insieme la manifestazione del 29 novembre, manifestazione che avrà nelle prime fila i genitori di origine straniera e i loro figli.

Nessun commento: