Il film racconta la Carlo Pisacane, una “scuola/scandalo” di Torpignattara quartiere storico di Roma oggi popolato da un numero crescente di famiglie immigrate.
La scuola era diventata famosa nel 2009 quando gli organi collegiali avevano deciso di cambiar nome all'istituto, da Carlo Pisacane a Tsunesaburo Makiguchi, educatore giapponese [leggi qui] [ e qui] (la scuola dovette poi fare marcia indietro per le numerose polemiche: [leggi]).
Un istituto definito un ghetto dalla stampa e dalla politica per l'elevatissimo numero di alunni di origine straniera (oltre l’80%). Insomma, un vero un vero e proprio caso nazionale.
Il film "Una scuola italiana" si svolge in un’aula della materna Pisacane dove è in corso un laboratorio teatrale. Le maestre raccontano il viaggio avventuroso di Dorothy nel magico mondo di Oz. Ad ascoltare ci sono bambini tra i tre e i cinque anni, tutti nati in Italia da genitori stranieri.
Le peripezie dei piccoli protagonisti nel magico mondo di Oz e le proteste organizzate davanti alla scuola, si fondono in un’unica storia che permette di vedere quanto sta accadendo da un’altra prospettiva: ad altezza di bambino.
Il documentario è un invito a riflettere senza paraocchi su un tema di stretta attualità, complesso, di interesse nazionale, che non può essere risolto a colpi di slogan o con affrettate scorciatoie ideologiche, senza interrogarsi a fondo sul tema della cittadinanza ai bambini nati in Italia.
- Il blog "Una scuola italiana": [link]
- Il trailer del film: [guarda].
- Il preoccupato appello dell'Associazione Genitori Scuola Carlo Pisacane di Roma del 23 feb 2010 per l’applicazione letterale della circolare Gelmini sul “tetto” agli studenti “stranieri” nelle scuole italiane: [leggi].
- L'appello per la cittadinanza ai bambini nati in Italia figli di genitori stranieri e per l'abolizione della norma sul tetto del 30% di bambini italiani nelle classi. E' possibile stampare l'appello e spedirlo firmato al seguente indirizzo: "Asinitas onlus, via Minturno 57, 00177 Roma" [leggi e scarica l'appello].
- Il sito di Asinitas, la onlus che ha prodotto il film: [link] in collaborazione con la Cineteca di Bologna e la Fondazione Lettera27.
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